SOCIETA'
55.Gli uomini non nascono civili, lo diventano. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
x."Preferisco esser approvato da un solo uomo onesto, che da molti malvagi. Pittaco di Mitilene 650 a.C.
1.Ciò che non giova all'alveare non giova neppure all'ape. Marco Aurelio 121 – 180
Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'.Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
1.la società è composta di due grandi classi: quelli che hanno più roba da mangiare che appetito, e quelli che hanno più appetito che roba da mangiare. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Oggi tutto non basta più. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Si è sempre meridionali di qualcuno. Luciano De Crescenzo 1928
2.la società,che già rimpicciolisce gli uomini, riduce letteralmente a zero le donne. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile. Adam Smith 1723 – 1790
3.Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perché è sufficiente a se stesso, deve essere o una bestia o un dio.
Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C.
x.Chi crede di poter trovare in sé stesso di che che fare a meno di tutti si sbaglia di grosso; ma chi crede che non si possa fare a meno di lui si sbaglia ancora di più. La Rochefoucauld
x.La società spesso perdona il criminale ma non perdona mai il sognatore. Oscar Wilde 1854 – 1900
4.Acquisire un’immunità all’eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia. Bertrand Russell 1872 – 1970
x.Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.Edgar Allan Poe 1809 – 1849
x.Non fare ad altri ciò che vorresti essi facessero a te. Potrebbero avere gusti diversi dai tuoi. George Bernard Shaw 1856-1950
x.Zi Gong chiese: "C'è un solo concetto che si possa mettere in pratica tutta la vita?" Confucio disse:"Dovrebbe essere la magnanimità: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te." Confucio 551 a.C. – 479 a.C.
5.Senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, la società, anche se fosse perfetta, sarebbe una giungla. Ecco perché ogni autentica creazione è in realtà un regalo per il futuro. Albert Camus 1913 – 1960
6.Cosa rarissima nella società, un uomo veramente sopportabile. Giacomo Leopardi 1798-1837
x.Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch'io. Marcello Marchesi 1912 – 1978
6.Il grado di socievolezza di ciascuno sta in rapporto inverso al suo valore intellettuale. Arthur Schopenhauer 1778-1860
7.Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi. Arthur Schopenhauer 1778-1860
8.Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomo intelligente. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili. Marcello Marchesi 1912 – 1978
9.L'egoismo è sempre stata la peste della società, e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.
Giacomo Leopardi 1798-1837
10.Quasi tutte le principali scoperte che servono alla vita civile sono state opere del caso. Giacomo Leopardi 1798-1837
11.Ho un'ultima lezione da dare: essi mi devono uccidere perché sappiano quello che hanno fatto. La città dovrà affrontare la propria colpevolezza. Socrate 470 a.C. – 399 a.C.
x.Si ha così l'impressione che la civiltà sia qualcosa che fu imposto a una maggioranza recalcitrante da una minoranza che aveva capito come impossessarsi del potere e dei mezzi di coercizione. Sigmund Freud 1856 – 1939
La maggioranza della gente ha una visione del mondo definita. Dalla minoranza. Stanisław Jerzy Lec 1909-1961
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere,perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti. Mt 23,1-12
12.Occupa una posizione sociale. Contro chi? Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
x.Chi rompe, non paga e siede al governo. Leo Longanesi
x.(La burocratizzazione) ha mutato le classi politiche in classi sociali, in modo che, come i cristiani sono eguali in cielo e ineguali in terra, così i singoli membri del popolo sono eguali nel cielo del loro mondo politico e ineguali nell'esistenza terrestre della società. Karl Marx 1818 – 1883
x. Non vanno combattuti i borghesi, vanno combattuti tutti coloro che campano alle spalle del proletariato senza svolgere alcuna attività. Henri di Saint-Simon 1760 – 1825
x.Quando si vedono migliaia di campagnuoli costretti a vivere di maiz guasto, senza che per molto tempo si sia pensato al mezzo di difenderneli: e, pensatovi, non si trovi chi in Parlamento lo sostenga; quando si vedono nelle regioni alpine il gozzo ed il cretinismo deformare intere popolazioni, oltre che produrre altre infermità, come sordità, sordomutismo, albinismo, ecc., solo perchè non si spende una centesima parte di quelle somme, che si perdono in inutili monumenti, per il trasporto d'acque sane; quando si pensa che in tante pianure d'Italia - alle porte delle due maggiori città - abbiamo la malaria che decima le popolazioni, si deve pur convenire che se il contadino protesta colle dimostrazioni e cogli scioperi, come non è guari tra noi nel Pavese, nel Mantovano, nel Polesine, la responsabilità ricade su chi non ha saputo mai provvedervi. Cesare Lombroso 1835 – 1909
x. Dove son troppi a comandare, nasce la confusione. Luigi Einaudi 1874 - 1961
x.Il governo viene inteso, non come un comitato di cittadini scelti per portare avanti gli affari comuni dell'intera popolazione, ma come una corporazione separata ed autonoma, dedicata principalmente allo sfruttamento della popolazione a beneficio dei suoi stessi membri.
Henry Louis Mencken 1880 – 1956
x.Ho avuto un incubo: l'ipertrofia della burocrazia in uno Stato che ha appena liquidato l'analfabetismo. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
x.Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo "H". Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando. Ennio Flaiano 1910-1972
x.Burocrazia: bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.La burocrazia è un gigantesco meccanismo azionato da pigmei. Honoré de Balzac 1799 – 1850
x.La burocrazia si espande per soddisfare i bisogni di una burocrazia in espansione. (Anonimo)
x.La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere. Max Weber 1864 – 1920
x.Se vogliamo avere dei funzionari abili e efficienti – soprattutto capaci di generare innovazioni e disposti a accettarle –, se non vogliamo che la nostra burocrazia degeneri in una pedantocrazia, l'entità burocratica non deve inglobare tutte le occupazioni che formano e sviluppano le facoltà necessarie al governo degli uomini. John Stuart Mill 1806 – 1873
x.La tendenza generale del mondo è quella di fare della mediocrità la potenza dominante. John Stuart Mill 1806 – 1873
17.Una società democratica è tale se si riconosce che del potere spesso si abusa, e che quindi lo si può affidare ai funzionari solo in quantità limitata e per tempo limitato. Aldous Huxley 1894 – 1963
x.Non è necessario immaginare che saranno il fuoco o il ghiaccio a por fine al mondo. Ci sono altre due possibilità: una è la burocrazia, l'altra la nostalgia. Frank Zappa 1940 – 1993
13.Il fine supremo ed ultimo della società è la completa unità e l'intimo consentimento di tutti i suoi membri. Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
14.L'uomo ha la missione di vivere in società; se viene isolato, non è un uomo intero e completo, anzi contraddice se stesso.
Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
15.Chiamo società la relazione reciproca degli esseri razionali. Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
16.La libertà (...) è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica. Ignazio Silone 1900 – 1978
18.Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare, non contare. Cicerone 106 a.C. – 43 a.C
24.Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomo intelligente. Arthur Schopenhauer 1778-1860
19.La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi. Catone il censore 234 a.C. – 149 a.C.
x.C'è a Roma una genia di faccendoni, sempre in giro di corsa, piena di fretta, indaffarata senza vere occupazioni, affannata senza pro, fa mille cose e non ne fa nessuna, dannosa a se stessa e insopportabile agli altri. Fedro 20/15 a.C circa –51 d.C. ca
x.L'eccezione conferma la corruzione. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Il mondo è fatto a scale. Chi è furbo piglia l'ascensore. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Molti sono indaffarati a non fare nulla. Fedro 20/15 a.C circa –51 d.C. ca
x.I resistenti esitano. Gli esitanti resistono. EUGÈNE IONESCO
Qualcosa non funziona in una società in cui si va in palestra in macchina per usare una bicicletta statica.
Bill Nye 1955
x.Un contadino aveva scavato un pozzo e adoperava l'acqua per irrigare i suoi campi. Egli aveva una comune secchia per estrarre l'acqua dal pozzo , come fanno per lo più i popoli primitivi . Vedendo ciò, un passante chiese al contadino perché per il suo intento non usasse una pompa; è un congegno che fa risparmiare fatica e inoltre può compiere più lavoro del metodo primitivo . Il contadino disse :"Lo so che quel congegno fa risparmiare fatica, ed è proprio per questo che non lo adopero. Ciò che temo è che l'uso di un simile strumento ci Renda troppo inclini ad impiegare le macchine. E tale inclinazione conduce all'abitudine dell'indolenza e della pigrizia.
Chuang Tze 369 a.C. circa – 286 a.C. circa
20.Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente. Bertrand Russell 1872-1970
x.La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. Mark Twain 1835 – 1910
x.Il successo fa scandalo. Lo scandalo fa successo. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Night. Buone ragazze di cattiva famiglia con cattivi ragazzi di buona famiglia. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Un caso pietoso commuove, due anche, tre deprimono, dieci amareggiano, cento scocciano, mille rallegrano gli scampati. Marcello Marchesi 1912 – 1978
21.Diventa affar tuo, quando la parete del vicino va a fuoco. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
22.Una civiltà esordisce col mito e termina nel dubbio; dubbio teorico che diventa dubbio pratico, quando lo rivolge contro se stessa. Essa non può cominciare col mettere in questione valori che non ha ancora creato; una volta che li ha prodotti, se ne stanca e se ne distacca, li esamina e li soppesa con un'obiettività devastante. Emil Cioran 1911 – 1995
23.Perché la brava gente si somiglia dappertutto. Primo Levi 1919 – 1987
x.Per farsi un'idea della miseria dei nostri connazionali basta dare un'occhiata a come si divertono. George Eliot
25.Quello che la gente comunemente chiama destino è costituito per lo più dalle proprie stupide gesta. Arthur Schopenhauer 1778-1860
26.Non c'è civiltà senza stabilità sociale. Non c'è stabilità sociale senza stabilità individuale. Aldous Huxley 1894 – 1963
27.Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi. Aldous Huxley 1894 – 1963
28.Non si possono fare delle macchine senza acciaio, e non si possono fare delle tragedie senza instabilità sociale.
Aldous Huxley 1894 – 1963
29.La libertà, come tutti sappiamo, non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra, o che si prepara a combattere. Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale. Aldous Huxley 1894 – 1963
30.La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo. Aldous Huxley 1894 – 1963
x.x Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. Mark Twain 1835 – 1910
31.Uno dei punti deboli che l'esperienza scopre nelle teorie anarchiche è l'appoggiarsi che esse fanno sul progresso già compiuto da quella cosa che si chiama «Uomo». Questa cosa non esiste nel mondo. Esiste una moltitudine di uomini: alcuni sono gran furfanti, alcuni sono grandi uomini di Stato, alcuni sono l'uno e l'altro; c'è poi una grande maggioranza capace di sbrigare i propri affari personali, ma non di comprendere col pensiero l'organizzazione sociale, o di affrontare i problemi che nascono dalla convivenza dei loro simili in enormi agglomerazioni. Se per «Uomo» s'intende il tipo di questa maggioranza, l'«Uomo» allora non ha fatto nessun progresso; anzi non ha fatto che resistere al progresso. George Bernard Shaw 1856-1950
32.La libertà è una cosa ottima; ma non può cominciare se non dopo che la società ha pagato il suo debito alla Natura guadagnandosi da vivere. Fin che questo non è assicurato, non può esservi altra libertà che quella di vivere a spese degli altri; libertà, questa, molto apprezzata ai nostri giorni, tanto è vero che averla o non averla è ciò che distingue il signore dal volgo. Ma non è affatto salutare dal punto di vista del bene comune. George Bernard Shaw 1856-1950
33. L'individuo, nella nostra società, lavora per un profitto, ma lo scopo sociale del suo lavoro sta nella consumazione di ciò che egli produce. Bertrand Russell 1872-1970
34.Quando propongo che le ore lavorative siano ridotte a quattro, ciò non implica che il tempo libero rimanente debba essere impiegato in frivolezze. Intendo semplicemente dire che quattro ore di lavoro al giorno dovrebbero poter assicurare a un uomo il necessario per vivere con discreta comodità, e che per il resto egli potrebbe disporre del suo tempo come meglio crede. In un sistema sociale di questo genere è essenziale che l’istruzione sia più completa di quanto lo è ora e che miri, in parte, ad educare e raffinare il gusto in modo che un uomo possa sfruttare con intelligenza il proprio tempo libero. Non alludo qui a quel genere di occupazioni che si usano definire “intellettuali”. Le danze folcloristiche, ad esempio, sono praticate soltanto da pochi gruppi di volenterosi, ma gli impulsi che le fecero nascere debbono pur sempre esistere nella natura umana. I piaceri della popolazione urbana sono diventati soprattutto passivi: sedersi in un cinema, assistere a una partita di calcio, ascoltare la radio e cosi via. Questa e la conseguenza del fatto che tutte le energie attive si esauriscono nel lavoro. Se gli uomini lavorassero meno, ritroverebbero la capacita di godere i piaceri cui si partecipa attivamente. Bertrand Russell 1872-1970
35.La società si compone di due grandi classi: quelli che hanno più pranzi che appetito, e quelli che hanno più appetito che pranzi. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Nessuno è eroe per il suo cameriere. Anne-Marie Bigot de Cornuel 1605 – 1694
x.nessuno, si dice, è un eroe per il suo cameriere. Ma questo dipende semplicemente dal fatto che solo un eroe sa riconoscere un altro eroe. Il cameriere probabilmente saprà apprezzare i propri simili. Non c'è maggior consolazione per i mediocri del fatto che il genio no è immortale. I più grandi uomini sono legati al loro secolo da qualche debolezza. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832
x.Per il cameriere l'eroe non esiste: esiste per il mondo, per la realtà, per la storia. hegel
36.Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. John Donne 1572 – 1631
x.Indipendenza? libertà? illusione della borghesia. Tutti dipendiamo, inevitabilmente, l'uno dall'altro. Tutti al mondo, Eliza.
George Bernard Shaw 1856-1950
37.Ora dalla mattina presto a tarda notte, nei giorni di festa e di lavoro, tutto il popolo e i senatori, senza distinzione, si agitano per il fòro, e non se ne vanno mai; tutti si sono dedicati a un'unica attività, a un'unica arte: riuscire a imbrogliarsi senza darlo a vedere, combattersi con la frode, gareggiare in complimenti, fingersi galantuomini, tendersi trabocchetti, come se fossero tutti nemici l'uno dell'altro.Gaio Lucilio 180 a.C. – 103 a.C
xx. Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l'uno verso l'altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere. Arthur Schopenhauer 1778-1860
xx.A colui che non mantiene quella distanza, si dice in Inghilterra: keep your distance! − Con essa il bisogno del calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto, in compenso però non si soffre delle spine altrui. − Colui, però, che possiede molto calore interno preferisce rinunciare alla società, per non dare né ricevere sensazioni sgradevoli. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.Non c'è niente che faccia tanto prestigio in un'azienda quanto il numero dei propri subordinati. E non c'è niente di tanto gratificante quanto poter passare a dei subordinati la responsabilità di pensare. Ne derivano un potente impulso ad aumentare le schiere del personale e una marcata tendenza alla stasi burocratica. John Kenneth Galbraith 1908 – 2006
38.Ma, se non vide, o se non previde completamente la Rivoluzione industriale nella sua piena manifestazione capitalistica, Smith osservò con grande chiarezza le contraddizioni, l'obsolescenza e, soprattutto, l'angusto egoismo sociale del vecchio ordine. Se egli era un profeta del nuovo, ancor di più era un nemico del vecchio. John Kenneth Galbraith 1908 – 2006
39.La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo. Aldous Huxley 1894 – 1963
40.
Un uomo che si appropria, come ladro o bandito, il lavoro di un altro, sa di far male; mentre quello che si appropria il lavoro altrui con mezzi ritenuti legittimi dalla società non riconosce il male della propria vita; invece questo onorevole cittadino è senza paragone moralmente peggiore del più vile bandito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
41.I diritti civili sono in sostanza i diritti degli altri. Pasolini 1922 – 1975
x.I «diritti delle donne» sono doveri degli uomini. Karl Kraus
42.La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione. Carl Gustav Jung 1875 – 1961
43.Le forze eruttate dalla psiche collettiva portano confusione e cecità mentale. Carl Gustav Jung 1875 – 1961
44.In ogni società, o quasi, i nonconformisti sono di qualità probabilmente uguale e non migliore dei conformisti.
Margaret Mead 1901 – 1978
45.Se guardate attentamente vedrete che quasi tutto ciò che conta davvero per noi, tutto ciò che rappresenta il nostro impegno più profondo nel modo in cui la vita umana deve essere vissuta e curata, dipende da una qualche forma di volontariato. Margaret Mead 1901 – 1978
x.Nulla nell'Universo può resistere all'ardore convergente d'un numero sufficientemente grande d'intelligenze raggruppate ed organizzate. Pierre Teilhard de Chardin 1881 – 1955
x.Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta. Margaret Mead 1901 – 1978
x.Sono gli interessi (materiali e ideali), e non le idee, a dominare immediatamente l'agire dell'uomo. Ma le "concezioni del mondo", create dalle "idee", hanno spesso determinato ‐ come chi aziona uno scambio ferroviario ‐ i binari lungo i quali la dinamica degli interessi ha mosso tale attività. Max Weber 1864 – 1920
x.Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che dobbiamo aspettarci il nostro pranzo, ma dalla cura che essi hanno per il proprio interesse. Adam Smith 1723 – 1790
46.Se estendiamo una tolleranza illimitata anche nei confronti di chi è intollerante, se non siamo preparati a difendere una società tollerante contro l'assalto degli intolleranti , allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro.
Karl Raimund Popper 1902-1994
x.Il pacifismo moltiplica talvolta le guerre e l'indulgenza la criminalità. Marcel Proust 1871 – 1922
47.Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà. Alexis de Tocqueville 1805 – 1859
48.Al traguardo non arrivano tutti quelli che hanno preso il via alla partenza. Ma all'arrivo ce ne sono molti di più.
Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
49.Ogni classe sociale ha la sua piccola borghesia. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
50.L'irrazionalità della società borghese nella sua fase più tarda è restia a farsi comprendere: erano ancora bei tempi quelli in cui si poteva scrivere una critica dell'economia di questa società, cogliendola pienamente nella ratio a lei propria. Perché la società ha ormai gettata questa ratio tra i ferri vecchi sostituendola virtualmente con una disponibilità immediata su ogni cosa.
Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
x.la cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata. Nei giochi e con i giochi la vita sociale si riveste di forme sopra-biologiche che le conferiscono maggior valore. Con quei giochi la collettività esprime la sua interpretazione della vita e del mondo. Dunque ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco. Johan Huizinga 1872-1945
51.I movimento occultistici moderni, inclusa l'astrologia, sono ammodernamenti più o meno artificiali di vecchie e superate superstizioni, la sensibilità per le quali viene mantenuta viva da certe condizioni sociali e psicologiche, mentre le credenze riesumate restano fondamentalmente estranee all'universale situazione odierna di diffusione della cultura. L'assenza di una «serietà» di fondo che, per inciso, non rende affatto tali fenomeni meno seri per quanto riguarda le loro implicazioni sociali, è significativa del nostro tempo quanto l'emergere dell'occultismo secondario in sé. Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
52.Il cieco sviluppo della tecnica rafforza l'oppressione sociale, e ad ogni passo lo sfruttamento minaccia di trasformare il progresso nel suo contrario, la barbarie completa. Max Horkheimer 1895-1973
53.È questa la nostra nuova civiltà: come gli uomini una volta vivevano sugli alberi e nelle caverne adesso vivono in automobile e sull'autostrada. Charles Bukowski 1920 – 1994
x.Chi rompe paga. Chi corrompe paga di meno. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Impara l'arte, mettila da parte e fatti raccomandare. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Tra il dire e il fare c'è una busta da dare. Marcello Marchesi 1912 – 1978
54.Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
56.I vecchi sono degli esseri umani? A giudicare dal modo con cui sono trattati nella nostra società, è lecito dubitarne. Per questa società, essi non hanno le stesse esigenze e gli stessi diritti degli altri membri della collettività: a loro si rifiuta anche il minimo necessario. Per tranquillizzare la coscienza della collettività, gli ideologi hanno forgiato miti, del resto contraddittori, che incitano l'adulto a vedere nell'anziano non un suo simile, ma un "altro": il saggio venerabile che domina dall'alto il mondo terrestre, o il vecchio folle stravagante e vanesio. Che lo si ponga al di sopra o al di sotto della nostra specie, resterà in ogni caso un esiliato. Ma piuttosto di travisare la realtà, si preferisce ignorarla radicalmente: la vecchiaia resta un segreto vergognoso, un soggetto proibito. È proprio questo il motivo che mi ha indotto a scrivere queste pagine. Ho voluto descrivere la condizione di questi paria e il loro modo di vivere, ho voluto fare ascoltare la loro voce: saremo costretti a riconoscere che si tratta di una voce umana. Si comprenderà allora che la sorte infelice loro riservata denuncia il fallimento dell'intero nostro sistema sociale: è impossibile conciliarla con la morale umanista professata dalle classi egemoni... Ecco perché bisogna rompere una congiura del silenzio. Chiedo ai lettori di aiutarmi in questa battaglia. Simone de Beauvoir 1908 – 1986
57.Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza. Confucio 551 a.C. – 479 a.C
58. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capac..
frankfurt
60.Un uomo che si appropria, come ladro o bandito, il lavoro di un altro, sa di far male; mentre quello che si appropria il lavoro altrui con mezzi ritenuti legittimi dalla società non riconosce il male della propria vita; invece questo onorevole cittadino è senza paragone moralmente peggiore del più vile bandito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
61.Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
62.Il valore è una parola che indica la stima che fanno gli uomini d'una cosa; ma ogni uomo avendo le sue opinioni e i suoi bisogni isolati in una società ancor rozza, sarà variabilissima la idea del valore, la quale non si rende universale se non introdotta che sia la corrispondenza fra società e società, ed incessantemente mantenuta. Pietro Verri 1728 – 1797
63.I mezzi per isminuzzare e dividere i patrimonj troppo ammassati, e far circolare i beni di fortuna sopra un maggior numero di uomini, non possono mai essere mezzi diretti, poiché sarebbe questo un attentato contro la proprietà, che è la base della giustizia in ogni società incivilita. Pietro Verri 1728 – 1797
64.Guai all'uomo di studio che non appartiene a nessuna consorteria; gli saran rimproverati anche i più piccoli e incerti successi, e l'alta virtù trionferà derubandolo. Stendhal, nom de plume di Marie-Henri Beyle 1783 – 1842
65.L'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società preindividualistica, che al tempo stesso gli dava sicurezza e lo limitava, non ha raggiunto la libertà nel senso positivo di realizzazione del proprio essere: cioè di espressione delle sue potenzialità intellettuali emotive e sensuali. Pur avendogli portato indipendenza e razionalità, la libertà lo ha reso isolato e, pertanto, ansioso e impotente.
Eric Fromm 1900 – 1980
x.L'uomo d'oggi ha ereditato un sistema nervoso che non sopporta le attuali condizioni di vita. In attesa che si formi l'uomo di domani, l'uomo d'oggi reagisce alle mutate condizioni non opponendosi agli urti bensì facendo massa, massificandosi. Eugenio Montale 1896 – 1981
65.Ci sono bisogni imperativi che debbono venir soddisfatti prima di ogni altra cosa. Quando solo dopo la soddisfazione dei bisogni primari restano all'uomo tempo ed energia, la civiltà può svilupparsi e con essa quelle aspirazioni che accompagnano i fenomeni dell'abbondanza. Le azioni libere (o spontanee) sono sempre fenomeni di abbondanza. Eric Fromm 1900 – 1980
66.Nella nostra società le emozioni in generale vengono scoraggiate. Benché senza dubbio il pensiero creativo, come ogni altra attività creativa, sia inseparabilmente legato alle emozioni, è diventato un ideale pensare e vivere senza emozioni. Essere emotivo è diventato sinonimo di instabile e squilibrato. Eric Fromm 1900 – 1980
67.È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro. Eric Fromm 1900 – 1980
68.Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata. Eric Fromm 1900 – 1980
69.La nostra è una società composta da individui notoriamente infelici: isolati, ansiosi, in preda a stati depressivi e a impulsi distruttivi, incapaci di indipendenza, in una parola esseri umani ben lieti di poter ammazzare il tempo che con tanto accanimento cercano di risparmiare. Eric Fromm 1900 – 1980
70. Cosa ha prodotto dunque il sangue di tanti milioni di uomini, il saccheggio di tante città? Nulla di grande, nulla di considerevole (...) quasi tutta la Storia non è che una lunga sequenza di inutili atrocità. Voltaire 1694-1778
71.Come i caleidoscopi che di tanto in tanto girano, la società dispone successivamente in modo diverso elementi che si erano creduti immutabili. Marcel Proust 1871 – 1922
x.Noi siamo fieri del progredire della nostra civiltà, esaminiamo con soddisfazione ciò che consideriamo come suoi successi in tutte le branche della vita sociale, ma osserviamo pure che la nostra esistenza è spesso fondata sui principi più ingiusti e crudeli, e che l'umanità dell'avvenire ne parlerà con la stessa ripugnanza che noi proviamo oggi per la schiavitù e la tortura, come errori di altri tempi, che la civiltà ha abolito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
72.Di conseguenza, le opinioni degli uomini su ciò che sia degno di lode o di biasimo sono condizionate da tutte le molteplici cause che ne influenzano i desideri riguardanti l'altrui condotta (...). Dovunque vi sia una classe dominante, la morale del paese emana, in buona parte, dai suoi interessi di classe e dai suoi sentimenti di superiorità di classe. John Stuart Mill 1806 – 1873
x. Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. È superstizioso, vuole essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre. Ennio Flaiano
x.Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Primo Levi
73.Il valore di uno stato, a lungo andare, è il valore dei singoli che lo compongono. John Stuart Mill 1806 – 1873
74.È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro. Eric Fromm 1900 – 1980 Mt 23,1-12
x."Preferisco esser approvato da un solo uomo onesto, che da molti malvagi. Pittaco di Mitilene 650 a.C.
1.Ciò che non giova all'alveare non giova neppure all'ape. Marco Aurelio 121 – 180
Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'.Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
1.la società è composta di due grandi classi: quelli che hanno più roba da mangiare che appetito, e quelli che hanno più appetito che roba da mangiare. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Oggi tutto non basta più. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Si è sempre meridionali di qualcuno. Luciano De Crescenzo 1928
2.la società,che già rimpicciolisce gli uomini, riduce letteralmente a zero le donne. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Nessuna società può essere felice se la sua maggior parte è povera e miserabile. Adam Smith 1723 – 1790
3.Chi è incapace di vivere in società, o non ne ha bisogno perché è sufficiente a se stesso, deve essere o una bestia o un dio.
Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C.
x.Chi crede di poter trovare in sé stesso di che che fare a meno di tutti si sbaglia di grosso; ma chi crede che non si possa fare a meno di lui si sbaglia ancora di più. La Rochefoucauld
x.La società spesso perdona il criminale ma non perdona mai il sognatore. Oscar Wilde 1854 – 1900
4.Acquisire un’immunità all’eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia. Bertrand Russell 1872 – 1970
x.Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete.Edgar Allan Poe 1809 – 1849
x.Non fare ad altri ciò che vorresti essi facessero a te. Potrebbero avere gusti diversi dai tuoi. George Bernard Shaw 1856-1950
x.Zi Gong chiese: "C'è un solo concetto che si possa mettere in pratica tutta la vita?" Confucio disse:"Dovrebbe essere la magnanimità: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te." Confucio 551 a.C. – 479 a.C.
5.Senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, la società, anche se fosse perfetta, sarebbe una giungla. Ecco perché ogni autentica creazione è in realtà un regalo per il futuro. Albert Camus 1913 – 1960
6.Cosa rarissima nella società, un uomo veramente sopportabile. Giacomo Leopardi 1798-1837
x.Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch'io. Marcello Marchesi 1912 – 1978
6.Il grado di socievolezza di ciascuno sta in rapporto inverso al suo valore intellettuale. Arthur Schopenhauer 1778-1860
7.Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi. Arthur Schopenhauer 1778-1860
8.Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomo intelligente. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili. Marcello Marchesi 1912 – 1978
9.L'egoismo è sempre stata la peste della società, e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società.
Giacomo Leopardi 1798-1837
10.Quasi tutte le principali scoperte che servono alla vita civile sono state opere del caso. Giacomo Leopardi 1798-1837
11.Ho un'ultima lezione da dare: essi mi devono uccidere perché sappiano quello che hanno fatto. La città dovrà affrontare la propria colpevolezza. Socrate 470 a.C. – 399 a.C.
x.Si ha così l'impressione che la civiltà sia qualcosa che fu imposto a una maggioranza recalcitrante da una minoranza che aveva capito come impossessarsi del potere e dei mezzi di coercizione. Sigmund Freud 1856 – 1939
La maggioranza della gente ha una visione del mondo definita. Dalla minoranza. Stanisław Jerzy Lec 1909-1961
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere,perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti. Mt 23,1-12
12.Occupa una posizione sociale. Contro chi? Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
x.Chi rompe, non paga e siede al governo. Leo Longanesi
x.(La burocratizzazione) ha mutato le classi politiche in classi sociali, in modo che, come i cristiani sono eguali in cielo e ineguali in terra, così i singoli membri del popolo sono eguali nel cielo del loro mondo politico e ineguali nell'esistenza terrestre della società. Karl Marx 1818 – 1883
x. Non vanno combattuti i borghesi, vanno combattuti tutti coloro che campano alle spalle del proletariato senza svolgere alcuna attività. Henri di Saint-Simon 1760 – 1825
x.Quando si vedono migliaia di campagnuoli costretti a vivere di maiz guasto, senza che per molto tempo si sia pensato al mezzo di difenderneli: e, pensatovi, non si trovi chi in Parlamento lo sostenga; quando si vedono nelle regioni alpine il gozzo ed il cretinismo deformare intere popolazioni, oltre che produrre altre infermità, come sordità, sordomutismo, albinismo, ecc., solo perchè non si spende una centesima parte di quelle somme, che si perdono in inutili monumenti, per il trasporto d'acque sane; quando si pensa che in tante pianure d'Italia - alle porte delle due maggiori città - abbiamo la malaria che decima le popolazioni, si deve pur convenire che se il contadino protesta colle dimostrazioni e cogli scioperi, come non è guari tra noi nel Pavese, nel Mantovano, nel Polesine, la responsabilità ricade su chi non ha saputo mai provvedervi. Cesare Lombroso 1835 – 1909
x. Dove son troppi a comandare, nasce la confusione. Luigi Einaudi 1874 - 1961
x.Il governo viene inteso, non come un comitato di cittadini scelti per portare avanti gli affari comuni dell'intera popolazione, ma come una corporazione separata ed autonoma, dedicata principalmente allo sfruttamento della popolazione a beneficio dei suoi stessi membri.
Henry Louis Mencken 1880 – 1956
x.Ho avuto un incubo: l'ipertrofia della burocrazia in uno Stato che ha appena liquidato l'analfabetismo. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
x.Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia. Ringrazia vivamente. Deplora l'assenza del modulo "H". Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all'ufficio competente, che sta creando. Ennio Flaiano 1910-1972
x.Burocrazia: bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.La burocrazia è un gigantesco meccanismo azionato da pigmei. Honoré de Balzac 1799 – 1850
x.La burocrazia si espande per soddisfare i bisogni di una burocrazia in espansione. (Anonimo)
x.La burocrazia è tra le strutture sociali più difficili da distruggere. Max Weber 1864 – 1920
x.Se vogliamo avere dei funzionari abili e efficienti – soprattutto capaci di generare innovazioni e disposti a accettarle –, se non vogliamo che la nostra burocrazia degeneri in una pedantocrazia, l'entità burocratica non deve inglobare tutte le occupazioni che formano e sviluppano le facoltà necessarie al governo degli uomini. John Stuart Mill 1806 – 1873
x.La tendenza generale del mondo è quella di fare della mediocrità la potenza dominante. John Stuart Mill 1806 – 1873
17.Una società democratica è tale se si riconosce che del potere spesso si abusa, e che quindi lo si può affidare ai funzionari solo in quantità limitata e per tempo limitato. Aldous Huxley 1894 – 1963
x.Non è necessario immaginare che saranno il fuoco o il ghiaccio a por fine al mondo. Ci sono altre due possibilità: una è la burocrazia, l'altra la nostalgia. Frank Zappa 1940 – 1993
13.Il fine supremo ed ultimo della società è la completa unità e l'intimo consentimento di tutti i suoi membri. Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
14.L'uomo ha la missione di vivere in società; se viene isolato, non è un uomo intero e completo, anzi contraddice se stesso.
Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
15.Chiamo società la relazione reciproca degli esseri razionali. Johann Gottlieb Fichte 1762 – 1814
16.La libertà (...) è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica. Ignazio Silone 1900 – 1978
18.Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare, non contare. Cicerone 106 a.C. – 43 a.C
24.Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomo intelligente. Arthur Schopenhauer 1778-1860
19.La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi. Catone il censore 234 a.C. – 149 a.C.
x.C'è a Roma una genia di faccendoni, sempre in giro di corsa, piena di fretta, indaffarata senza vere occupazioni, affannata senza pro, fa mille cose e non ne fa nessuna, dannosa a se stessa e insopportabile agli altri. Fedro 20/15 a.C circa –51 d.C. ca
x.L'eccezione conferma la corruzione. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Il mondo è fatto a scale. Chi è furbo piglia l'ascensore. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Molti sono indaffarati a non fare nulla. Fedro 20/15 a.C circa –51 d.C. ca
x.I resistenti esitano. Gli esitanti resistono. EUGÈNE IONESCO
Qualcosa non funziona in una società in cui si va in palestra in macchina per usare una bicicletta statica.
Bill Nye 1955
x.Un contadino aveva scavato un pozzo e adoperava l'acqua per irrigare i suoi campi. Egli aveva una comune secchia per estrarre l'acqua dal pozzo , come fanno per lo più i popoli primitivi . Vedendo ciò, un passante chiese al contadino perché per il suo intento non usasse una pompa; è un congegno che fa risparmiare fatica e inoltre può compiere più lavoro del metodo primitivo . Il contadino disse :"Lo so che quel congegno fa risparmiare fatica, ed è proprio per questo che non lo adopero. Ciò che temo è che l'uso di un simile strumento ci Renda troppo inclini ad impiegare le macchine. E tale inclinazione conduce all'abitudine dell'indolenza e della pigrizia.
Chuang Tze 369 a.C. circa – 286 a.C. circa
20.Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente. Bertrand Russell 1872-1970
x.La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità. Mark Twain 1835 – 1910
x.Il successo fa scandalo. Lo scandalo fa successo. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Night. Buone ragazze di cattiva famiglia con cattivi ragazzi di buona famiglia. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Un caso pietoso commuove, due anche, tre deprimono, dieci amareggiano, cento scocciano, mille rallegrano gli scampati. Marcello Marchesi 1912 – 1978
21.Diventa affar tuo, quando la parete del vicino va a fuoco. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
22.Una civiltà esordisce col mito e termina nel dubbio; dubbio teorico che diventa dubbio pratico, quando lo rivolge contro se stessa. Essa non può cominciare col mettere in questione valori che non ha ancora creato; una volta che li ha prodotti, se ne stanca e se ne distacca, li esamina e li soppesa con un'obiettività devastante. Emil Cioran 1911 – 1995
23.Perché la brava gente si somiglia dappertutto. Primo Levi 1919 – 1987
x.Per farsi un'idea della miseria dei nostri connazionali basta dare un'occhiata a come si divertono. George Eliot
25.Quello che la gente comunemente chiama destino è costituito per lo più dalle proprie stupide gesta. Arthur Schopenhauer 1778-1860
26.Non c'è civiltà senza stabilità sociale. Non c'è stabilità sociale senza stabilità individuale. Aldous Huxley 1894 – 1963
27.Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi. Aldous Huxley 1894 – 1963
28.Non si possono fare delle macchine senza acciaio, e non si possono fare delle tragedie senza instabilità sociale.
Aldous Huxley 1894 – 1963
29.La libertà, come tutti sappiamo, non fiorisce in un paese che sta sempre sul piede di guerra, o che si prepara a combattere. Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale. Aldous Huxley 1894 – 1963
30.La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo. Aldous Huxley 1894 – 1963
x.x Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare. Mark Twain 1835 – 1910
31.Uno dei punti deboli che l'esperienza scopre nelle teorie anarchiche è l'appoggiarsi che esse fanno sul progresso già compiuto da quella cosa che si chiama «Uomo». Questa cosa non esiste nel mondo. Esiste una moltitudine di uomini: alcuni sono gran furfanti, alcuni sono grandi uomini di Stato, alcuni sono l'uno e l'altro; c'è poi una grande maggioranza capace di sbrigare i propri affari personali, ma non di comprendere col pensiero l'organizzazione sociale, o di affrontare i problemi che nascono dalla convivenza dei loro simili in enormi agglomerazioni. Se per «Uomo» s'intende il tipo di questa maggioranza, l'«Uomo» allora non ha fatto nessun progresso; anzi non ha fatto che resistere al progresso. George Bernard Shaw 1856-1950
32.La libertà è una cosa ottima; ma non può cominciare se non dopo che la società ha pagato il suo debito alla Natura guadagnandosi da vivere. Fin che questo non è assicurato, non può esservi altra libertà che quella di vivere a spese degli altri; libertà, questa, molto apprezzata ai nostri giorni, tanto è vero che averla o non averla è ciò che distingue il signore dal volgo. Ma non è affatto salutare dal punto di vista del bene comune. George Bernard Shaw 1856-1950
33. L'individuo, nella nostra società, lavora per un profitto, ma lo scopo sociale del suo lavoro sta nella consumazione di ciò che egli produce. Bertrand Russell 1872-1970
34.Quando propongo che le ore lavorative siano ridotte a quattro, ciò non implica che il tempo libero rimanente debba essere impiegato in frivolezze. Intendo semplicemente dire che quattro ore di lavoro al giorno dovrebbero poter assicurare a un uomo il necessario per vivere con discreta comodità, e che per il resto egli potrebbe disporre del suo tempo come meglio crede. In un sistema sociale di questo genere è essenziale che l’istruzione sia più completa di quanto lo è ora e che miri, in parte, ad educare e raffinare il gusto in modo che un uomo possa sfruttare con intelligenza il proprio tempo libero. Non alludo qui a quel genere di occupazioni che si usano definire “intellettuali”. Le danze folcloristiche, ad esempio, sono praticate soltanto da pochi gruppi di volenterosi, ma gli impulsi che le fecero nascere debbono pur sempre esistere nella natura umana. I piaceri della popolazione urbana sono diventati soprattutto passivi: sedersi in un cinema, assistere a una partita di calcio, ascoltare la radio e cosi via. Questa e la conseguenza del fatto che tutte le energie attive si esauriscono nel lavoro. Se gli uomini lavorassero meno, ritroverebbero la capacita di godere i piaceri cui si partecipa attivamente. Bertrand Russell 1872-1970
35.La società si compone di due grandi classi: quelli che hanno più pranzi che appetito, e quelli che hanno più appetito che pranzi. Nicolas Chamfort 1741 – 1794
x.Nessuno è eroe per il suo cameriere. Anne-Marie Bigot de Cornuel 1605 – 1694
x.nessuno, si dice, è un eroe per il suo cameriere. Ma questo dipende semplicemente dal fatto che solo un eroe sa riconoscere un altro eroe. Il cameriere probabilmente saprà apprezzare i propri simili. Non c'è maggior consolazione per i mediocri del fatto che il genio no è immortale. I più grandi uomini sono legati al loro secolo da qualche debolezza. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832
x.Per il cameriere l'eroe non esiste: esiste per il mondo, per la realtà, per la storia. hegel
36.Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. John Donne 1572 – 1631
x.Indipendenza? libertà? illusione della borghesia. Tutti dipendiamo, inevitabilmente, l'uno dall'altro. Tutti al mondo, Eliza.
George Bernard Shaw 1856-1950
37.Ora dalla mattina presto a tarda notte, nei giorni di festa e di lavoro, tutto il popolo e i senatori, senza distinzione, si agitano per il fòro, e non se ne vanno mai; tutti si sono dedicati a un'unica attività, a un'unica arte: riuscire a imbrogliarsi senza darlo a vedere, combattersi con la frode, gareggiare in complimenti, fingersi galantuomini, tendersi trabocchetti, come se fossero tutti nemici l'uno dell'altro.Gaio Lucilio 180 a.C. – 103 a.C
xx. Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità, spinge gli uomini l'uno verso l'altro; le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili, però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro. La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere. Arthur Schopenhauer 1778-1860
xx.A colui che non mantiene quella distanza, si dice in Inghilterra: keep your distance! − Con essa il bisogno del calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto, in compenso però non si soffre delle spine altrui. − Colui, però, che possiede molto calore interno preferisce rinunciare alla società, per non dare né ricevere sensazioni sgradevoli. Arthur Schopenhauer 1778-1860
x.Non c'è niente che faccia tanto prestigio in un'azienda quanto il numero dei propri subordinati. E non c'è niente di tanto gratificante quanto poter passare a dei subordinati la responsabilità di pensare. Ne derivano un potente impulso ad aumentare le schiere del personale e una marcata tendenza alla stasi burocratica. John Kenneth Galbraith 1908 – 2006
38.Ma, se non vide, o se non previde completamente la Rivoluzione industriale nella sua piena manifestazione capitalistica, Smith osservò con grande chiarezza le contraddizioni, l'obsolescenza e, soprattutto, l'angusto egoismo sociale del vecchio ordine. Se egli era un profeta del nuovo, ancor di più era un nemico del vecchio. John Kenneth Galbraith 1908 – 2006
39.La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo. Aldous Huxley 1894 – 1963
40.
Un uomo che si appropria, come ladro o bandito, il lavoro di un altro, sa di far male; mentre quello che si appropria il lavoro altrui con mezzi ritenuti legittimi dalla società non riconosce il male della propria vita; invece questo onorevole cittadino è senza paragone moralmente peggiore del più vile bandito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
41.I diritti civili sono in sostanza i diritti degli altri. Pasolini 1922 – 1975
x.I «diritti delle donne» sono doveri degli uomini. Karl Kraus
42.La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione. Carl Gustav Jung 1875 – 1961
43.Le forze eruttate dalla psiche collettiva portano confusione e cecità mentale. Carl Gustav Jung 1875 – 1961
44.In ogni società, o quasi, i nonconformisti sono di qualità probabilmente uguale e non migliore dei conformisti.
Margaret Mead 1901 – 1978
45.Se guardate attentamente vedrete che quasi tutto ciò che conta davvero per noi, tutto ciò che rappresenta il nostro impegno più profondo nel modo in cui la vita umana deve essere vissuta e curata, dipende da una qualche forma di volontariato. Margaret Mead 1901 – 1978
x.Nulla nell'Universo può resistere all'ardore convergente d'un numero sufficientemente grande d'intelligenze raggruppate ed organizzate. Pierre Teilhard de Chardin 1881 – 1955
x.Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta. Margaret Mead 1901 – 1978
x.Sono gli interessi (materiali e ideali), e non le idee, a dominare immediatamente l'agire dell'uomo. Ma le "concezioni del mondo", create dalle "idee", hanno spesso determinato ‐ come chi aziona uno scambio ferroviario ‐ i binari lungo i quali la dinamica degli interessi ha mosso tale attività. Max Weber 1864 – 1920
x.Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che dobbiamo aspettarci il nostro pranzo, ma dalla cura che essi hanno per il proprio interesse. Adam Smith 1723 – 1790
46.Se estendiamo una tolleranza illimitata anche nei confronti di chi è intollerante, se non siamo preparati a difendere una società tollerante contro l'assalto degli intolleranti , allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con loro.
Karl Raimund Popper 1902-1994
x.Il pacifismo moltiplica talvolta le guerre e l'indulgenza la criminalità. Marcel Proust 1871 – 1922
47.Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà. Alexis de Tocqueville 1805 – 1859
48.Al traguardo non arrivano tutti quelli che hanno preso il via alla partenza. Ma all'arrivo ce ne sono molti di più.
Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
49.Ogni classe sociale ha la sua piccola borghesia. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
50.L'irrazionalità della società borghese nella sua fase più tarda è restia a farsi comprendere: erano ancora bei tempi quelli in cui si poteva scrivere una critica dell'economia di questa società, cogliendola pienamente nella ratio a lei propria. Perché la società ha ormai gettata questa ratio tra i ferri vecchi sostituendola virtualmente con una disponibilità immediata su ogni cosa.
Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
x.la cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata. Nei giochi e con i giochi la vita sociale si riveste di forme sopra-biologiche che le conferiscono maggior valore. Con quei giochi la collettività esprime la sua interpretazione della vita e del mondo. Dunque ciò non significa che il gioco muta o si converte in cultura, ma piuttosto che la cultura nelle sue fasi originarie, porta il carattere di un gioco. Johan Huizinga 1872-1945
51.I movimento occultistici moderni, inclusa l'astrologia, sono ammodernamenti più o meno artificiali di vecchie e superate superstizioni, la sensibilità per le quali viene mantenuta viva da certe condizioni sociali e psicologiche, mentre le credenze riesumate restano fondamentalmente estranee all'universale situazione odierna di diffusione della cultura. L'assenza di una «serietà» di fondo che, per inciso, non rende affatto tali fenomeni meno seri per quanto riguarda le loro implicazioni sociali, è significativa del nostro tempo quanto l'emergere dell'occultismo secondario in sé. Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
52.Il cieco sviluppo della tecnica rafforza l'oppressione sociale, e ad ogni passo lo sfruttamento minaccia di trasformare il progresso nel suo contrario, la barbarie completa. Max Horkheimer 1895-1973
53.È questa la nostra nuova civiltà: come gli uomini una volta vivevano sugli alberi e nelle caverne adesso vivono in automobile e sull'autostrada. Charles Bukowski 1920 – 1994
x.Chi rompe paga. Chi corrompe paga di meno. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Impara l'arte, mettila da parte e fatti raccomandare. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Tra il dire e il fare c'è una busta da dare. Marcello Marchesi 1912 – 1978
54.Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
56.I vecchi sono degli esseri umani? A giudicare dal modo con cui sono trattati nella nostra società, è lecito dubitarne. Per questa società, essi non hanno le stesse esigenze e gli stessi diritti degli altri membri della collettività: a loro si rifiuta anche il minimo necessario. Per tranquillizzare la coscienza della collettività, gli ideologi hanno forgiato miti, del resto contraddittori, che incitano l'adulto a vedere nell'anziano non un suo simile, ma un "altro": il saggio venerabile che domina dall'alto il mondo terrestre, o il vecchio folle stravagante e vanesio. Che lo si ponga al di sopra o al di sotto della nostra specie, resterà in ogni caso un esiliato. Ma piuttosto di travisare la realtà, si preferisce ignorarla radicalmente: la vecchiaia resta un segreto vergognoso, un soggetto proibito. È proprio questo il motivo che mi ha indotto a scrivere queste pagine. Ho voluto descrivere la condizione di questi paria e il loro modo di vivere, ho voluto fare ascoltare la loro voce: saremo costretti a riconoscere che si tratta di una voce umana. Si comprenderà allora che la sorte infelice loro riservata denuncia il fallimento dell'intero nostro sistema sociale: è impossibile conciliarla con la morale umanista professata dalle classi egemoni... Ecco perché bisogna rompere una congiura del silenzio. Chiedo ai lettori di aiutarmi in questa battaglia. Simone de Beauvoir 1908 – 1986
57.Guardatevi bene soprattutto dal cercare o disprezzare l'approvazione degli uomini, ma accogliete lodi e disprezzi con la medesima indifferenza. Confucio 551 a.C. – 479 a.C
58. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capac..
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60.Un uomo che si appropria, come ladro o bandito, il lavoro di un altro, sa di far male; mentre quello che si appropria il lavoro altrui con mezzi ritenuti legittimi dalla società non riconosce il male della propria vita; invece questo onorevole cittadino è senza paragone moralmente peggiore del più vile bandito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
61.Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
62.Il valore è una parola che indica la stima che fanno gli uomini d'una cosa; ma ogni uomo avendo le sue opinioni e i suoi bisogni isolati in una società ancor rozza, sarà variabilissima la idea del valore, la quale non si rende universale se non introdotta che sia la corrispondenza fra società e società, ed incessantemente mantenuta. Pietro Verri 1728 – 1797
63.I mezzi per isminuzzare e dividere i patrimonj troppo ammassati, e far circolare i beni di fortuna sopra un maggior numero di uomini, non possono mai essere mezzi diretti, poiché sarebbe questo un attentato contro la proprietà, che è la base della giustizia in ogni società incivilita. Pietro Verri 1728 – 1797
64.Guai all'uomo di studio che non appartiene a nessuna consorteria; gli saran rimproverati anche i più piccoli e incerti successi, e l'alta virtù trionferà derubandolo. Stendhal, nom de plume di Marie-Henri Beyle 1783 – 1842
65.L'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società preindividualistica, che al tempo stesso gli dava sicurezza e lo limitava, non ha raggiunto la libertà nel senso positivo di realizzazione del proprio essere: cioè di espressione delle sue potenzialità intellettuali emotive e sensuali. Pur avendogli portato indipendenza e razionalità, la libertà lo ha reso isolato e, pertanto, ansioso e impotente.
Eric Fromm 1900 – 1980
x.L'uomo d'oggi ha ereditato un sistema nervoso che non sopporta le attuali condizioni di vita. In attesa che si formi l'uomo di domani, l'uomo d'oggi reagisce alle mutate condizioni non opponendosi agli urti bensì facendo massa, massificandosi. Eugenio Montale 1896 – 1981
65.Ci sono bisogni imperativi che debbono venir soddisfatti prima di ogni altra cosa. Quando solo dopo la soddisfazione dei bisogni primari restano all'uomo tempo ed energia, la civiltà può svilupparsi e con essa quelle aspirazioni che accompagnano i fenomeni dell'abbondanza. Le azioni libere (o spontanee) sono sempre fenomeni di abbondanza. Eric Fromm 1900 – 1980
66.Nella nostra società le emozioni in generale vengono scoraggiate. Benché senza dubbio il pensiero creativo, come ogni altra attività creativa, sia inseparabilmente legato alle emozioni, è diventato un ideale pensare e vivere senza emozioni. Essere emotivo è diventato sinonimo di instabile e squilibrato. Eric Fromm 1900 – 1980
67.È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro. Eric Fromm 1900 – 1980
68.Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata. Eric Fromm 1900 – 1980
69.La nostra è una società composta da individui notoriamente infelici: isolati, ansiosi, in preda a stati depressivi e a impulsi distruttivi, incapaci di indipendenza, in una parola esseri umani ben lieti di poter ammazzare il tempo che con tanto accanimento cercano di risparmiare. Eric Fromm 1900 – 1980
70. Cosa ha prodotto dunque il sangue di tanti milioni di uomini, il saccheggio di tante città? Nulla di grande, nulla di considerevole (...) quasi tutta la Storia non è che una lunga sequenza di inutili atrocità. Voltaire 1694-1778
71.Come i caleidoscopi che di tanto in tanto girano, la società dispone successivamente in modo diverso elementi che si erano creduti immutabili. Marcel Proust 1871 – 1922
x.Noi siamo fieri del progredire della nostra civiltà, esaminiamo con soddisfazione ciò che consideriamo come suoi successi in tutte le branche della vita sociale, ma osserviamo pure che la nostra esistenza è spesso fondata sui principi più ingiusti e crudeli, e che l'umanità dell'avvenire ne parlerà con la stessa ripugnanza che noi proviamo oggi per la schiavitù e la tortura, come errori di altri tempi, che la civiltà ha abolito. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
72.Di conseguenza, le opinioni degli uomini su ciò che sia degno di lode o di biasimo sono condizionate da tutte le molteplici cause che ne influenzano i desideri riguardanti l'altrui condotta (...). Dovunque vi sia una classe dominante, la morale del paese emana, in buona parte, dai suoi interessi di classe e dai suoi sentimenti di superiorità di classe. John Stuart Mill 1806 – 1873
x. Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. È superstizioso, vuole essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre. Ennio Flaiano
x.Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Primo Levi
73.Il valore di uno stato, a lungo andare, è il valore dei singoli che lo compongono. John Stuart Mill 1806 – 1873
74.È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro. Eric Fromm 1900 – 1980 Mt 23,1-12