DOLORE
x.Il dolore non va temuto.Infatti se é intenso é breve , se é lungo non é intenso. Epicuro 341 a.C. – 271 a.C.
7.Nessun dolore dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. Mark Twain 1835 – 1910
15.Un uomo che teme di soffrire soffre già quello che teme. Michel de Montaigne 1533 – 1592
8.I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo un bisogno costante e li inventiamo perché non c'è modo di farne a meno. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Le peggiori sofferenze dell'uomo sono quelle che egli teme. Etty Hillesum 1914 – 1943
4.La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza. Proust 1871 – 1922
x.In tutte le lacrime indugia una speranza . Simone de Beauvoir 1908 – 1986
x.Quando non c'è speranza, bisogna inventarsela. Albert Camus 1913-1960
x.Chi è più saggio? Colui che accetta tutto o colui che ha deciso di non accettare nulla? La rassegnazione è saggezza?” Eugen Ionescu 1912 – 1994
x.La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge. Marguerite Yourcenar 1903 – 1987
x.Non c'è uomo tanto accorto da rendersi conto di tutto il male che fa. François de La Rochefoucauld 1613-1680
18.La miseria e le preoccupazioni generano il dolore, la sicurezza, invece, l'abbondanza e la noia. Arthur Schopenhauer 1778-1860
16.Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura è scontento. Ennio Flaiano 1910-1972
6. sustine et abstine (sopporta il dolore e astieniti dai beni apparenti). Epitteto 50 – 125 d.C.
2.A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
x.Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità. Eugenio Montale 1896 – 1981
3.E perché voi siete cosí fermamente, cosí solennemente sicuri che soltanto quello che è normale e positivo, in una parola, soltanto la prosperità sia vantaggiosa all'uomo? La ragione non s'inganna nei vantaggi? Può darsi che l'uomo non ami la sola prosperità. Può darsi che ami esattamente altrettanto la sofferenza. Può darsi che proprio la sofferenza gli sia esattamente altrettanto vantaggiosa quanto la prosperità. E l'uomo a volte ama immensamente la sofferenza, fino alla passione, anche questo è un fatto. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
24.La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo. Marcel Proust 1871 – 1922
25.È spesso solo per mancanza di spirito creativo che non si va abbastanza lontano nella sofferenza. Marcel Proust 1871 – 1922
26.Le opere, come nei pozzi artesiani, salgono tanto più alte quanto più a fondo la sofferenza ha scavato il cuore. Marcel Proust 1871 – 1922
x.Là dove cresce il dolore è terra benedetta. Oscar Wilde 1854 – 1900
x.Non mi lasciare, resta, sofferenza! Giuseppe Ungaretti 1888 – 1970
x.Avidamente allargo la mia mano: | dammi dolore cibo cotidiano. Salvatore Quasimodo 1901 − 1968
27.Se non c'è che la felicità di davvero salutare al corpo, è il dolore a sviluppare le forza dello spirito. Marcel Proust 1871 – 1922
33.Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la croce, strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. Arthur Schopenhauer 1778-1860
1. La sofferenza, questa è l'unica causa della consapevolezza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
38. "La sofferenza è la causa unica e sola della coscienza" (Dostoevskij). Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Io sono grato alla Provvidenza dei miei malanni: la sofferenza è un acido che avvelena i muscoli e le ossa, ma ripulisce l'anima e si vede tutto con altri occhi. Giovannino Guareschi 1908 – 1968
47.Fra il dolore e il nulla io scelgo il dolore. John Steinbeck 1902 – 1968
48.Molto spesso un uomo è la somma delle sue disgrazie. William Faulkner 1897 – 1962
56.Più si è sofferto, meno si rivendica. Protestare è segno che non si è attraversato alcun inferno. Emil Cioran 1911 – 1995
x.da al tuo dolore le parole che egli esige. il dolore che non parla,sussurra bensì a un cuore troppo affranto l'ordine di schiantarsi. William Shakespeare 1564 – 1616
x.Il dolore allorché è profondo e vero è un peso che non si sgrava mai dal cuore
William Shakespeare 1564 – 1616
x.E, beninteso, il dolore inflitto a quegli innocenti non aveva mai finito di sembrargli quello che in verità era, ossia uno scandalo. Albert Camus 1913-1960
57.È semplice chiacchiera ogni conversazione con chi non ha sofferto. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Dopo un grande dolore viene un senso solenne, | i nervi stan composti, come tombe. | Il Cuore irrigidito chiede se proprio lui | soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa? || I piedi vanno attorno come automi | per un'arida via | di terra o d'aria o di qualsiasi cosa, | indifferenti ormai; | una pace di quarzo come un sasso. || Questa è l'ora di piombo, e chi le sopravvive | la ricorda come gli assiderati rammentano la neve; | prima il freddo, poi lo stupore, infine | l'inerzia. Emily Dickinson 1830 − 1886
5.Al principio dei flagelli e quando sono terminati, si fa sempre un po' di retorica. Nel primo caso l'abitudine non è ancora perduta, e nel secondo è ormai tornata. Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio. Albert Camus 1913 – 1960
36. Si vive nel falso fino a che non si è sofferto. Ma quando si comincia a soffrire, si entra nel vero soltanto per rimpiangere il falso. Emil Cioran 1911 – 1995
17.la miglior prova che la morte è una cosa da temere ce la offre la pena che si danno i filosofi per convincerci che la si deve disprezzare. La Rochefoucauld 1613-1680
x.Non c'è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti. William Shakespeare 1564 – 1616
x.Ci si fotte allegramente
Come se fosse niente
Darei fuoco a casa tua
Se passasse il mal di dente. Vasco Rossi 1952
7.l'unione con quel che non si ama è dolore, la separazione da quel che si ama è dolore, il non ottenere ciò che si desidera è dolore. Budda 566-486a.C.
20.Soffrire per l'assenza di chi si ama è un bene in confronto a vivere con chi si odia. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
1. La sofferenza, questa è l'unica causa della consapevolezza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
12.La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo. Marcel Proust 1871 – 1922
9. La sofferenza apre gli occhi, aiuta a vedere le cose che non si sarebbero percepite altrimenti. Quindi non è utile che alla conoscenza, e, all'infuori di essa, serve solo ad avvelenare l'esistenza. Il che, sia detto di sfuggita, favorisce ancora la conoscenza. "Ha sofferto, dunque ha capito". È tutto quello che si può dire di una vittima della malattia, dell'ingiustizia, o di qualunque altra varietà di sventura. La sofferenza non migliora nessuno (tranne quelli che erano già buoni), e viene dimenticata come viene dimenticata ogni cosa, non entra nel "patrimonio dell'umanità", né si conserva in alcun modo, ma si perde come si perde ogni altra cosa. Ancora una volta, serve solo ad aprire gli occhi. Emil Cioran 1911 – 1995
11.Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni. Marcel Proust 1871 – 1922
10.non confondere l'amore col delirio del possesso, che causa le sofferenze più atroci. Perché contrariamente a quanto comunemente si pensa,l'amore non fa soffrire. Quello che fa soffrire è l'istinto della proprietà, che è il contrario dell'amore. Antoine de Saint Exupéry 1900-1944
13.C'è nell'amore una sofferenza permanente, che la gioia neutralizza, rende virtuale, rinvia, ma che può in ogni momento diventare quel che sarebbe da molto tempo se non si fosse ottenuto ciò che si sperava: atroce. Marcel Proust 1871 – 1922
14.Quanto è più propinquo l'uomo a uno suo desiderio più lo desidera, e non lo avendo, maggiore dolore sente. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
x.Il desiderio è l'essenza dell'uomo. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
x.Gli uomini sono ben lungi dal poter essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nessun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
x.La cagione è, perché la natura ha creati gli uomini in modo che possono desiderare ogni cosa, e non possono conseguire ogni cosa: talché, essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza dello acquistare, ne risulta la mala contentezza di quello che si possiede, e la poca sodisfazione d'esso. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
10.Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica. Arthur Schopenhauer 1778-1860
19.Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la croce, strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. Arthur Schopenhauer 1778-1860
58.Che non ci sia abbastanza sofferenza, quaggiù? Così si direbbe, a giudicare dallo zelo dei santi, esperti nell'arte dell'autoflagellazione. Non vi è santità senza una voluttà della sofferenza e senza una raffinatezza sospetta. La santità è una perversione. Emil Cioran 1911 – 1995
21.Piuttosto soffrire che morire, è il motto degli uomini. Jean de La Fontaine 1621 – 1695
22.Chi sa tutto soffrire può tutto osare. Vauvenargues 1715 – 1747
x.So che niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui. William Somerset Maugham 1874 – 1965
28.In questo mondo, dove tutto si consuma, tutto perisce, c'è una cosa che cade in rovina e si distrugge ancor più della Bellezza. Il Dolore. Marcel Proust 1871 – 1922
29.Tu non cedere alle disgrazie, ma va' loro incontro con più coraggio. Publio Virgilio Marone 70 a.C. – 19 a.C
x.L'irresoluzione è peggio della disperazione. Giacomo Leopardi 1798-1837
x.Mi diedi tutto alla gioia barbara e fremebonda della disperazione. Giacomo Leopardi 1798-1837
30.Il parto dell'uomo è doloroso, specialmente quando egli mette al mondo se stesso in età adulta. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
32.Il diritto che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli animali ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore (...) In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le vivisezioni in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. Arthur Schopenhauer 1778-1860
34.Gli uomini sentono più il peso delle loro sofferenze presenti che delle paure future. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
35.Le avversità ricordano agli uomini i doveri religiosi. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
39. Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. Giacomo Leopardi 1798-1837
40. Ne' guai non ci vuol pianto ma consiglio. Giacomo Leopardi 1798-1837
41. Il dolore o la disperazione che nasce dalle grandi passioni o illusioni o da qualunque sventura della vita non è paragonabile all'affogamento che nasce dalla certezza e dal sentimento vivo della nullità di tutte le cose, e dell'impossibilità di essere felice in questo mondo, e dalla immensità del vuoto che si sente nell'anima. Giacomo Leopardi 1798-1837
42.Spinoza diceva ciò che direbbe un cristiano, ed anche qualcosa di più. Per lui ogni peccato è dovuto all'ignoranza; voleva cioè «perdonare loro perché non sanno quello che fanno». Ma Spinoza indicava come evitare i limitati orizzonti da cui, secondo lui, nasce il peccato, e spingeva, anche dopo le peggiori disgrazie, a non chiudersi nel mondo del proprio dolore. Lo faceva capire mostrando le cose in rapporto alle loro cause e come parti dell'intero ordine della natura. Come abbiamo visto, Spinoza credeva che l'odio potesse essere superato dall'amore. Bertrand Russell 1872 – 1970
43. È evidente che la simpatia, ovvero il comunicarsi delle passioni, si riscontra tra gli animali non meno che tra gli uomini. Frequentemente gli animali si comunicano l'un l'altro la paura, la collera, il coraggio (…). Ed è degno di attenzione il fatto che sebbene quasi tutti gli animali adoperino, giocando, la stessa parte del corpo che usano per combattere (…), pur tuttavia essi evitano con la massima attenzione di fare del male ai propri compagni, anche quando non abbiano nulla da temere dal loro rancore; tutto ciò rappresenta una chiara prova della sensibilità che le bestie possiedono per il dolore e il piacere reciproco.
David Hume 1711 – 1776
44.
5 Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6 I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
7 Ricordati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene.
Una nube svanisce e se ne va,
così chi scende agl'inferi più non risale;
10 non tornerà più nella sua casa,
mai più lo rivedrà la sua dimora.
11 Ma io non terrò chiusa la mia bocca,
parlerò nell'angoscia del mio spirito,
mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore!
Quando io dico: «Il mio giaciglio mi darà sollievo,
il mio letto allevierà la mia sofferenza»,
14 tu allora mi spaventi con sogni
e con fantasmi tu mi atterrisci.
15 Preferirei essere soffocato,
la morte piuttosto che questi miei dolori!
16 Io mi disfaccio, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
Perché m'hai preso a bersaglio e ti son diventato di peso?
21 Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giacerò nella polvere, mi cercherai, ma più non sarò!
libro di giobbe 7
45.
Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
Perché tu mi hai tratto dal seno materno? Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
19 Sarei come se non fossi mai esistito; dal ventre sarei stato portato alla tomba!
20 E non son poca cosa i giorni della mia vita? Lasciami, sì ch'io possa respirare un poco
21 prima che me ne vada, senza ritornare, verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte,
22 terra di caligine e di disordine, dove la luce è come le tenebre.
libro di giobbe 10
46.La salvezza del mondo sta nella sofferenza dell'uomo. William Faulkner 1897 – 1962
49.L'uomo fa molto più di ciò che può o deve sopportare. E così finisce col credere di poter sopportare qualunque cosa. E questo è il terribile. Che possa sopportare qualunque cosa, qualunque cosa.
William Faulkner 1897 – 1962
x.Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo! Fëdor Dostoevskij 1821-1881
x.Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta. Noam Chomsky 1928
50.La cosa più dolorosa che possa accadere a un profeta è che qualcuno dimostri che ha torto. Al di là di questo, il peggio che possa capitargli è che qualcuno dimostri che ha ragione. Aldous Huxley 1894 – 1963
51.Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo. Pietro Verri 1728 – 1797
52. Il bisogno, cioè la sensazione del dolore, è il pungolo col quale la natura scuote l'uomo, e lo desta da quell'indolente stato di vegetazione, in cui senza questo giacerebbe. Pietro Verri 1728 – 1797
64.Gli anni felici sono perduti, si aspetta la sofferenza per lavorare. Marcel Proust 1871 – 1922
53. Spinoza diceva ciò che direbbe un cristiano, ed anche qualcosa di più. Per lui ogni peccato è dovuto all'ignoranza; voleva cioè «perdonare loro perché non sanno quello che fanno». Ma Spinoza indicava come evitare i limitati orizzonti da cui, secondo lui, nasce il peccato, e spingeva, anche dopo le peggiori disgrazie, a non chiudersi nel mondo del proprio dolore. Lo faceva capire mostrando le cose in rapporto alle loro cause e come parti dell'intero ordine della natura. Come abbiamo visto, Spinoza credeva che l'odio potesse essere superato dall'amore. Friedrich Hegel 1770 – 1831
54. Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo. William Shakespeare 1564 - 1616
55. Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani. William Shakespeare 1564 - 1616
59.Le sofferenze degli animali ci sembrano dei mali perché, essendo anche noi animali, pensiamo che saremmo molto da compiangere se a noi si facesse altrettanto. Sentiremmo la stessa pietà per una pianta o per una pietra se sapessimo che, quando viene tagliata, essa soffre, ma la compiangeremmo molto meno di un animale, perché la pianta e la pietra ci somigliano meno. voltaire 1694-1778
60.Se un uomo parla delle proprie disgrazie,in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole. Samuel Johnson 1709-1784
61.Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta. Ennio Flaiano 1910-1972
62. Le cose che più cerchiamo di sfuggire sono quelle che non si riesce ad evitare. Marcel Proust 1871 – 1922
63.Si guarisce da una sofferenza solo a condizione di provarla pienamente. Marcel Proust 1871 – 1922
68.La lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette. Samuel Beckett 1906 – 1989
70 É forse più nobile soffrire,
nell'intimo del proprio spirito,
o imbracciar l'armi, invece, contro il mare delle afflizioni,
e, combattendo contro di esse, metter loro una fine? William Shakespeare 1564 - 1616
7.Nessun dolore dal quale siamo afflitti può essere definito infimo: in base alle leggi eterne della proporzione, un bambino che smarrisce la sua bambola e un re che smarrisce la sua corona sono eventi delle stesse dimensioni. Mark Twain 1835 – 1910
15.Un uomo che teme di soffrire soffre già quello che teme. Michel de Montaigne 1533 – 1592
8.I dolori immaginari sono di gran lunga i più reali, dato che ne abbiamo un bisogno costante e li inventiamo perché non c'è modo di farne a meno. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Le peggiori sofferenze dell'uomo sono quelle che egli teme. Etty Hillesum 1914 – 1943
4.La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza. Proust 1871 – 1922
x.In tutte le lacrime indugia una speranza . Simone de Beauvoir 1908 – 1986
x.Quando non c'è speranza, bisogna inventarsela. Albert Camus 1913-1960
x.Chi è più saggio? Colui che accetta tutto o colui che ha deciso di non accettare nulla? La rassegnazione è saggezza?” Eugen Ionescu 1912 – 1994
x.La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge. Marguerite Yourcenar 1903 – 1987
x.Non c'è uomo tanto accorto da rendersi conto di tutto il male che fa. François de La Rochefoucauld 1613-1680
18.La miseria e le preoccupazioni generano il dolore, la sicurezza, invece, l'abbondanza e la noia. Arthur Schopenhauer 1778-1860
16.Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura è scontento. Ennio Flaiano 1910-1972
6. sustine et abstine (sopporta il dolore e astieniti dai beni apparenti). Epitteto 50 – 125 d.C.
2.A volte l'uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
x.Ormai sono abituato a soffrire, e forse ne ho la necessità. Eugenio Montale 1896 – 1981
3.E perché voi siete cosí fermamente, cosí solennemente sicuri che soltanto quello che è normale e positivo, in una parola, soltanto la prosperità sia vantaggiosa all'uomo? La ragione non s'inganna nei vantaggi? Può darsi che l'uomo non ami la sola prosperità. Può darsi che ami esattamente altrettanto la sofferenza. Può darsi che proprio la sofferenza gli sia esattamente altrettanto vantaggiosa quanto la prosperità. E l'uomo a volte ama immensamente la sofferenza, fino alla passione, anche questo è un fatto. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
24.La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo. Marcel Proust 1871 – 1922
25.È spesso solo per mancanza di spirito creativo che non si va abbastanza lontano nella sofferenza. Marcel Proust 1871 – 1922
26.Le opere, come nei pozzi artesiani, salgono tanto più alte quanto più a fondo la sofferenza ha scavato il cuore. Marcel Proust 1871 – 1922
x.Là dove cresce il dolore è terra benedetta. Oscar Wilde 1854 – 1900
x.Non mi lasciare, resta, sofferenza! Giuseppe Ungaretti 1888 – 1970
x.Avidamente allargo la mia mano: | dammi dolore cibo cotidiano. Salvatore Quasimodo 1901 − 1968
27.Se non c'è che la felicità di davvero salutare al corpo, è il dolore a sviluppare le forza dello spirito. Marcel Proust 1871 – 1922
33.Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la croce, strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. Arthur Schopenhauer 1778-1860
1. La sofferenza, questa è l'unica causa della consapevolezza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
38. "La sofferenza è la causa unica e sola della coscienza" (Dostoevskij). Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Io sono grato alla Provvidenza dei miei malanni: la sofferenza è un acido che avvelena i muscoli e le ossa, ma ripulisce l'anima e si vede tutto con altri occhi. Giovannino Guareschi 1908 – 1968
47.Fra il dolore e il nulla io scelgo il dolore. John Steinbeck 1902 – 1968
48.Molto spesso un uomo è la somma delle sue disgrazie. William Faulkner 1897 – 1962
56.Più si è sofferto, meno si rivendica. Protestare è segno che non si è attraversato alcun inferno. Emil Cioran 1911 – 1995
x.da al tuo dolore le parole che egli esige. il dolore che non parla,sussurra bensì a un cuore troppo affranto l'ordine di schiantarsi. William Shakespeare 1564 – 1616
x.Il dolore allorché è profondo e vero è un peso che non si sgrava mai dal cuore
William Shakespeare 1564 – 1616
x.E, beninteso, il dolore inflitto a quegli innocenti non aveva mai finito di sembrargli quello che in verità era, ossia uno scandalo. Albert Camus 1913-1960
57.È semplice chiacchiera ogni conversazione con chi non ha sofferto. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Dopo un grande dolore viene un senso solenne, | i nervi stan composti, come tombe. | Il Cuore irrigidito chiede se proprio lui | soffrì tanto? Fu ieri o qualche secolo fa? || I piedi vanno attorno come automi | per un'arida via | di terra o d'aria o di qualsiasi cosa, | indifferenti ormai; | una pace di quarzo come un sasso. || Questa è l'ora di piombo, e chi le sopravvive | la ricorda come gli assiderati rammentano la neve; | prima il freddo, poi lo stupore, infine | l'inerzia. Emily Dickinson 1830 − 1886
5.Al principio dei flagelli e quando sono terminati, si fa sempre un po' di retorica. Nel primo caso l'abitudine non è ancora perduta, e nel secondo è ormai tornata. Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio. Albert Camus 1913 – 1960
36. Si vive nel falso fino a che non si è sofferto. Ma quando si comincia a soffrire, si entra nel vero soltanto per rimpiangere il falso. Emil Cioran 1911 – 1995
17.la miglior prova che la morte è una cosa da temere ce la offre la pena che si danno i filosofi per convincerci che la si deve disprezzare. La Rochefoucauld 1613-1680
x.Non c'è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti. William Shakespeare 1564 – 1616
x.Ci si fotte allegramente
Come se fosse niente
Darei fuoco a casa tua
Se passasse il mal di dente. Vasco Rossi 1952
7.l'unione con quel che non si ama è dolore, la separazione da quel che si ama è dolore, il non ottenere ciò che si desidera è dolore. Budda 566-486a.C.
20.Soffrire per l'assenza di chi si ama è un bene in confronto a vivere con chi si odia. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
1. La sofferenza, questa è l'unica causa della consapevolezza. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
12.La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo. Marcel Proust 1871 – 1922
9. La sofferenza apre gli occhi, aiuta a vedere le cose che non si sarebbero percepite altrimenti. Quindi non è utile che alla conoscenza, e, all'infuori di essa, serve solo ad avvelenare l'esistenza. Il che, sia detto di sfuggita, favorisce ancora la conoscenza. "Ha sofferto, dunque ha capito". È tutto quello che si può dire di una vittima della malattia, dell'ingiustizia, o di qualunque altra varietà di sventura. La sofferenza non migliora nessuno (tranne quelli che erano già buoni), e viene dimenticata come viene dimenticata ogni cosa, non entra nel "patrimonio dell'umanità", né si conserva in alcun modo, ma si perde come si perde ogni altra cosa. Ancora una volta, serve solo ad aprire gli occhi. Emil Cioran 1911 – 1995
11.Tutte le cose più grandi che conosciamo ci sono venute dai nevrotici. Sono loro e solo loro che hanno fondato religioni e hanno creato magnifiche opere d'arte. Mai il mondo sarà conscio di quanto deve loro, e nemmeno di quanto essi abbiano sofferto per poter elargire i loro doni. Marcel Proust 1871 – 1922
10.non confondere l'amore col delirio del possesso, che causa le sofferenze più atroci. Perché contrariamente a quanto comunemente si pensa,l'amore non fa soffrire. Quello che fa soffrire è l'istinto della proprietà, che è il contrario dell'amore. Antoine de Saint Exupéry 1900-1944
13.C'è nell'amore una sofferenza permanente, che la gioia neutralizza, rende virtuale, rinvia, ma che può in ogni momento diventare quel che sarebbe da molto tempo se non si fosse ottenuto ciò che si sperava: atroce. Marcel Proust 1871 – 1922
14.Quanto è più propinquo l'uomo a uno suo desiderio più lo desidera, e non lo avendo, maggiore dolore sente. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
x.Il desiderio è l'essenza dell'uomo. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
x.Gli uomini sono ben lungi dal poter essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nessun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare. Benedetto Spinoza 1632 – 1677
x.La cagione è, perché la natura ha creati gli uomini in modo che possono desiderare ogni cosa, e non possono conseguire ogni cosa: talché, essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza dello acquistare, ne risulta la mala contentezza di quello che si possiede, e la poca sodisfazione d'esso. Niccolò Machiavelli 1469 – 1527
10.Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica. Arthur Schopenhauer 1778-1860
19.Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la croce, strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. Arthur Schopenhauer 1778-1860
58.Che non ci sia abbastanza sofferenza, quaggiù? Così si direbbe, a giudicare dallo zelo dei santi, esperti nell'arte dell'autoflagellazione. Non vi è santità senza una voluttà della sofferenza e senza una raffinatezza sospetta. La santità è una perversione. Emil Cioran 1911 – 1995
21.Piuttosto soffrire che morire, è il motto degli uomini. Jean de La Fontaine 1621 – 1695
22.Chi sa tutto soffrire può tutto osare. Vauvenargues 1715 – 1747
x.So che niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui. William Somerset Maugham 1874 – 1965
28.In questo mondo, dove tutto si consuma, tutto perisce, c'è una cosa che cade in rovina e si distrugge ancor più della Bellezza. Il Dolore. Marcel Proust 1871 – 1922
29.Tu non cedere alle disgrazie, ma va' loro incontro con più coraggio. Publio Virgilio Marone 70 a.C. – 19 a.C
x.L'irresoluzione è peggio della disperazione. Giacomo Leopardi 1798-1837
x.Mi diedi tutto alla gioia barbara e fremebonda della disperazione. Giacomo Leopardi 1798-1837
30.Il parto dell'uomo è doloroso, specialmente quando egli mette al mondo se stesso in età adulta. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
32.Il diritto che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli animali ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore (...) In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le vivisezioni in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. Arthur Schopenhauer 1778-1860
34.Gli uomini sentono più il peso delle loro sofferenze presenti che delle paure future. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
35.Le avversità ricordano agli uomini i doveri religiosi. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
39. Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. Giacomo Leopardi 1798-1837
40. Ne' guai non ci vuol pianto ma consiglio. Giacomo Leopardi 1798-1837
41. Il dolore o la disperazione che nasce dalle grandi passioni o illusioni o da qualunque sventura della vita non è paragonabile all'affogamento che nasce dalla certezza e dal sentimento vivo della nullità di tutte le cose, e dell'impossibilità di essere felice in questo mondo, e dalla immensità del vuoto che si sente nell'anima. Giacomo Leopardi 1798-1837
42.Spinoza diceva ciò che direbbe un cristiano, ed anche qualcosa di più. Per lui ogni peccato è dovuto all'ignoranza; voleva cioè «perdonare loro perché non sanno quello che fanno». Ma Spinoza indicava come evitare i limitati orizzonti da cui, secondo lui, nasce il peccato, e spingeva, anche dopo le peggiori disgrazie, a non chiudersi nel mondo del proprio dolore. Lo faceva capire mostrando le cose in rapporto alle loro cause e come parti dell'intero ordine della natura. Come abbiamo visto, Spinoza credeva che l'odio potesse essere superato dall'amore. Bertrand Russell 1872 – 1970
43. È evidente che la simpatia, ovvero il comunicarsi delle passioni, si riscontra tra gli animali non meno che tra gli uomini. Frequentemente gli animali si comunicano l'un l'altro la paura, la collera, il coraggio (…). Ed è degno di attenzione il fatto che sebbene quasi tutti gli animali adoperino, giocando, la stessa parte del corpo che usano per combattere (…), pur tuttavia essi evitano con la massima attenzione di fare del male ai propri compagni, anche quando non abbiano nulla da temere dal loro rancore; tutto ciò rappresenta una chiara prova della sensibilità che le bestie possiedono per il dolore e il piacere reciproco.
David Hume 1711 – 1776
44.
5 Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6 I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
7 Ricordati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene.
Una nube svanisce e se ne va,
così chi scende agl'inferi più non risale;
10 non tornerà più nella sua casa,
mai più lo rivedrà la sua dimora.
11 Ma io non terrò chiusa la mia bocca,
parlerò nell'angoscia del mio spirito,
mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore!
Quando io dico: «Il mio giaciglio mi darà sollievo,
il mio letto allevierà la mia sofferenza»,
14 tu allora mi spaventi con sogni
e con fantasmi tu mi atterrisci.
15 Preferirei essere soffocato,
la morte piuttosto che questi miei dolori!
16 Io mi disfaccio, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
Perché m'hai preso a bersaglio e ti son diventato di peso?
21 Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giacerò nella polvere, mi cercherai, ma più non sarò!
libro di giobbe 7
45.
Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
Perché tu mi hai tratto dal seno materno? Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
19 Sarei come se non fossi mai esistito; dal ventre sarei stato portato alla tomba!
20 E non son poca cosa i giorni della mia vita? Lasciami, sì ch'io possa respirare un poco
21 prima che me ne vada, senza ritornare, verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte,
22 terra di caligine e di disordine, dove la luce è come le tenebre.
libro di giobbe 10
46.La salvezza del mondo sta nella sofferenza dell'uomo. William Faulkner 1897 – 1962
49.L'uomo fa molto più di ciò che può o deve sopportare. E così finisce col credere di poter sopportare qualunque cosa. E questo è il terribile. Che possa sopportare qualunque cosa, qualunque cosa.
William Faulkner 1897 – 1962
x.Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo! Fëdor Dostoevskij 1821-1881
x.Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. È in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta. Noam Chomsky 1928
50.La cosa più dolorosa che possa accadere a un profeta è che qualcuno dimostri che ha torto. Al di là di questo, il peggio che possa capitargli è che qualcuno dimostri che ha ragione. Aldous Huxley 1894 – 1963
51.Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo. Pietro Verri 1728 – 1797
52. Il bisogno, cioè la sensazione del dolore, è il pungolo col quale la natura scuote l'uomo, e lo desta da quell'indolente stato di vegetazione, in cui senza questo giacerebbe. Pietro Verri 1728 – 1797
64.Gli anni felici sono perduti, si aspetta la sofferenza per lavorare. Marcel Proust 1871 – 1922
53. Spinoza diceva ciò che direbbe un cristiano, ed anche qualcosa di più. Per lui ogni peccato è dovuto all'ignoranza; voleva cioè «perdonare loro perché non sanno quello che fanno». Ma Spinoza indicava come evitare i limitati orizzonti da cui, secondo lui, nasce il peccato, e spingeva, anche dopo le peggiori disgrazie, a non chiudersi nel mondo del proprio dolore. Lo faceva capire mostrando le cose in rapporto alle loro cause e come parti dell'intero ordine della natura. Come abbiamo visto, Spinoza credeva che l'odio potesse essere superato dall'amore. Friedrich Hegel 1770 – 1831
54. Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo. William Shakespeare 1564 - 1616
55. Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani. William Shakespeare 1564 - 1616
59.Le sofferenze degli animali ci sembrano dei mali perché, essendo anche noi animali, pensiamo che saremmo molto da compiangere se a noi si facesse altrettanto. Sentiremmo la stessa pietà per una pianta o per una pietra se sapessimo che, quando viene tagliata, essa soffre, ma la compiangeremmo molto meno di un animale, perché la pianta e la pietra ci somigliano meno. voltaire 1694-1778
60.Se un uomo parla delle proprie disgrazie,in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole. Samuel Johnson 1709-1784
61.Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta. Ennio Flaiano 1910-1972
62. Le cose che più cerchiamo di sfuggire sono quelle che non si riesce ad evitare. Marcel Proust 1871 – 1922
63.Si guarisce da una sofferenza solo a condizione di provarla pienamente. Marcel Proust 1871 – 1922
68.La lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette. Samuel Beckett 1906 – 1989
70 É forse più nobile soffrire,
nell'intimo del proprio spirito,
o imbracciar l'armi, invece, contro il mare delle afflizioni,
e, combattendo contro di esse, metter loro una fine? William Shakespeare 1564 - 1616