SCHIAVITU'
1. La vera passione del ventesimo secolo è la servitù. Albert Camus 1913 – 1960
2.La schiavitù invilisce gli uomini a tal punto che se ne fa amare. Luc de Clapiers, marchese di Vauvenargues 1715 – 1747
3.L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi. Bertrand Russell 1872-1970
4.vuoi ottenere la vera libertà?renditi schiavo della filosofia. Seneca 4 a.C. – 65 d.C
5.Nel mondo attuale per libertà s'intende la licenza, mentre la vera libertà consiste in un calmo dominio di se stessi. La licenza conduce soltanto alla schiavitù. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
6.Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro. George Bernard Shaw 1856-1950
7.Lo schiavo ha un solo padrone; l'ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna. Jean de La Bruyère
1645 – 1696
8.Chi comunica i suoi segreti ad un altro ne diventa schiavo. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
x.Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte. Benjamin Franklin 1706 – 1790
9.La ragione é, e deve solo essere, schiava delle passioni, e non può rivendicare in nessun caso una funzione diversa da quella di obbedire e di servire ad esse. Hume
10.La ragione é, e deve solo essere, schiava delle passioni, e non può rivendicare in nessun caso una funzione diversa da quella di obbedire e di servire ad esse. Hume
11.Lo schiavo comincia col reclamare giustizia e finisce per volere la sovranità. Ha bisogno di dominare a sua volta.
Albert Camus 1913 – 1960
17.Un'anima meschina, sottrattasi all'oppressione, opprimerà a sua volta. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
12.Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora. Ignazio Silone 1900 – 1978
13.… credo sia fuori dubbio che se vivessimo secondo i diritti che la natura ci ha dato e conformemente ai suoi insegnamenti, saremmo naturalmente sottomessi ai nostri genitori, soggetti alla ragione, e servi di nessuno […] come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù [...] Ne consegue quindi che la libertà è un diritto naturale, e a mio avviso bisogna aggiungere che siamo nati non solo padroni della nostra libertà, ma anche inclini a difenderla. Étienne de La Boétie 1530 – 1563
14.La prigione è l'unico posto che si convenga a un cittadino onesto in uno stato in cui è legalizzata e tutelata la schiavitù.
Henry David Thoreau 1817 – 1862
15.La schiavitù, sempre soggetta al potere, poiché non osava dire quello che voleva, trasferì i propri sentimenti in favolette, e inventando storielle scherzose, evitò di essere falsamente incriminata. Fedro (20/15 a.C. circa – 51 d.C. ca
16. Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. [...] Il potere acquistato con la violenza è mera usurpazione e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che obbediscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità la distrugge; è la legge del più forte. Diderot 1713 – 1784
18. Siamo tutti schiavi del destino: qualcuno é legato con una lunga catena d'oro, altri con una catena corta e di vile metallo. Ma che importanza ha? La medesima prigione rinchiude tutti e sono incatenati anche coloro che tengono incatenati gli altri... Tutt................ Seneca (4 a.C. – 65
x.Con piacere ho saputo da coloro che vengono da te che tu vivi familiarmente con i tuoi schiavi: questo si addice alla tua saggezza, questo alla tua educazione. "Sono schiavi." Anzi,uomini. "Sono schiavi". Anzi, compagni di vita. "Sono schiavi."Anzi, umili amici. "Sono schiavi." Anzi, compagni di schiavitù, se terrai presente che altrettanto è concesso alla sorte nei confronti di entrambi. Seneca 4 a.C. – 65
19.Una grande fortuna è una grande schiavitù. Seneca 4 a.C. – 65
20.
« Ricordati dunque che, se credi che le cose che sono per natura in uno stato di schiavitù siano libere e che le cose che ti sono estranee siano tue, sarai ostacolato nell'agire, ti troverai in uno stato di tristezza e di inquietudine, e rimprovererai dio................ epitteto 50 – 125 d.C.????????????????
21.La schiavitù invilisce gli uomini a tal punto che se ne fa amare.Vauvenargues 1715 – 1747
22. In tutti i centri industriali e commerciali dell'Inghilterra vi è adesso una classe operaia divisa in due campi ostili, proletari inglesi e proletari irlandesi. L'operaio comune inglese odia l'operaio irlandese come un concorrente che comprime il tenore di vita. Egli si sente di fronte a quest'ultimo come parte della nazione dominante e proprio per questo si trasforma in strumento dei suoi aristocratici e capitalisti contro l'Irlanda, consolidando in tal modo il loro do-minio su se stesso. L'operaio inglese nutre pregiudizi religiosi, sociali e nazionali verso quello irlandese. Egli si comporta all'incirca come i bianchi poveri verso i negri negli Stati un tempo schiavisti dell'unione americana. L'irlandese lo ripaga con gli interessi della stessa moneta. Egli vede nell'operaio inglese il corresponsabile e lo strumento idiota del dominio inglese sull'Irlanda.
Questo antagonismo viene alimentato artificialmente e accresciuto dalla stampa, dal pulpito, dai giornali umoristici, insomma con tutti i mezzi a disposizione delle classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. Esso è il segreto della conservazione del potere da parte della classe capitalistica. E quest'ultima lo sa benissimo. Marx
2.La schiavitù invilisce gli uomini a tal punto che se ne fa amare. Luc de Clapiers, marchese di Vauvenargues 1715 – 1747
3.L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi. Bertrand Russell 1872-1970
4.vuoi ottenere la vera libertà?renditi schiavo della filosofia. Seneca 4 a.C. – 65 d.C
5.Nel mondo attuale per libertà s'intende la licenza, mentre la vera libertà consiste in un calmo dominio di se stessi. La licenza conduce soltanto alla schiavitù. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
6.Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro. George Bernard Shaw 1856-1950
7.Lo schiavo ha un solo padrone; l'ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna. Jean de La Bruyère
1645 – 1696
8.Chi comunica i suoi segreti ad un altro ne diventa schiavo. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
x.Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte. Benjamin Franklin 1706 – 1790
9.La ragione é, e deve solo essere, schiava delle passioni, e non può rivendicare in nessun caso una funzione diversa da quella di obbedire e di servire ad esse. Hume
10.La ragione é, e deve solo essere, schiava delle passioni, e non può rivendicare in nessun caso una funzione diversa da quella di obbedire e di servire ad esse. Hume
11.Lo schiavo comincia col reclamare giustizia e finisce per volere la sovranità. Ha bisogno di dominare a sua volta.
Albert Camus 1913 – 1960
17.Un'anima meschina, sottrattasi all'oppressione, opprimerà a sua volta. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
12.Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora. Ignazio Silone 1900 – 1978
13.… credo sia fuori dubbio che se vivessimo secondo i diritti che la natura ci ha dato e conformemente ai suoi insegnamenti, saremmo naturalmente sottomessi ai nostri genitori, soggetti alla ragione, e servi di nessuno […] come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù [...] Ne consegue quindi che la libertà è un diritto naturale, e a mio avviso bisogna aggiungere che siamo nati non solo padroni della nostra libertà, ma anche inclini a difenderla. Étienne de La Boétie 1530 – 1563
14.La prigione è l'unico posto che si convenga a un cittadino onesto in uno stato in cui è legalizzata e tutelata la schiavitù.
Henry David Thoreau 1817 – 1862
15.La schiavitù, sempre soggetta al potere, poiché non osava dire quello che voleva, trasferì i propri sentimenti in favolette, e inventando storielle scherzose, evitò di essere falsamente incriminata. Fedro (20/15 a.C. circa – 51 d.C. ca
16. Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare sugli altri. La libertà è un dono del cielo e ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. [...] Il potere acquistato con la violenza è mera usurpazione e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che obbediscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità la distrugge; è la legge del più forte. Diderot 1713 – 1784
18. Siamo tutti schiavi del destino: qualcuno é legato con una lunga catena d'oro, altri con una catena corta e di vile metallo. Ma che importanza ha? La medesima prigione rinchiude tutti e sono incatenati anche coloro che tengono incatenati gli altri... Tutt................ Seneca (4 a.C. – 65
x.Con piacere ho saputo da coloro che vengono da te che tu vivi familiarmente con i tuoi schiavi: questo si addice alla tua saggezza, questo alla tua educazione. "Sono schiavi." Anzi,uomini. "Sono schiavi". Anzi, compagni di vita. "Sono schiavi."Anzi, umili amici. "Sono schiavi." Anzi, compagni di schiavitù, se terrai presente che altrettanto è concesso alla sorte nei confronti di entrambi. Seneca 4 a.C. – 65
19.Una grande fortuna è una grande schiavitù. Seneca 4 a.C. – 65
20.
« Ricordati dunque che, se credi che le cose che sono per natura in uno stato di schiavitù siano libere e che le cose che ti sono estranee siano tue, sarai ostacolato nell'agire, ti troverai in uno stato di tristezza e di inquietudine, e rimprovererai dio................ epitteto 50 – 125 d.C.????????????????
21.La schiavitù invilisce gli uomini a tal punto che se ne fa amare.Vauvenargues 1715 – 1747
22. In tutti i centri industriali e commerciali dell'Inghilterra vi è adesso una classe operaia divisa in due campi ostili, proletari inglesi e proletari irlandesi. L'operaio comune inglese odia l'operaio irlandese come un concorrente che comprime il tenore di vita. Egli si sente di fronte a quest'ultimo come parte della nazione dominante e proprio per questo si trasforma in strumento dei suoi aristocratici e capitalisti contro l'Irlanda, consolidando in tal modo il loro do-minio su se stesso. L'operaio inglese nutre pregiudizi religiosi, sociali e nazionali verso quello irlandese. Egli si comporta all'incirca come i bianchi poveri verso i negri negli Stati un tempo schiavisti dell'unione americana. L'irlandese lo ripaga con gli interessi della stessa moneta. Egli vede nell'operaio inglese il corresponsabile e lo strumento idiota del dominio inglese sull'Irlanda.
Questo antagonismo viene alimentato artificialmente e accresciuto dalla stampa, dal pulpito, dai giornali umoristici, insomma con tutti i mezzi a disposizione delle classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. Esso è il segreto della conservazione del potere da parte della classe capitalistica. E quest'ultima lo sa benissimo. Marx