Gossip Filosofico x.A conversare con gli uomini del passato accade quasi lo stesso che col viaggiare. Cartesio 1596 – 1650 x."Il terreno di prova per la distruzione del mondo": con queste parole Karl Kraus sintetizza la fragilità e le contraddizioni che fra la fine dell'Ottocento e il primo conflitto mondiale caratterizzano Vienna, la capitale dell'Impero asburgico. Federico Zeri 1921 – 1998 x.Ha mai letto le Massime di La Rochefoucauld? Suonano piuttosto amare e malinconiche, ma attraverso la loro oggettivazione della natura umana suscitano nel lettore uno strano senso di liberazione. Nella persona di la Rochefoucauld vediamo un uomo che è riuscito a emanciparsi, anche se ha faticato molto per togliersi di dosso il pesante fardello delle passioni che la natura gli accollò durante il cammino della vita. Einstein 1879-1955 x.Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto . Albert Einstein 1879-1955 x.Cosa dovrei dire riguardo al lavoro di una vita di Bach? Ascoltalo, suonalo, amalo, adoralo – e stai zitto! Albert Einstein 1879-1955 x.(Su Gandhi) Una guida del suo popolo, privo di aiuto da parte di qualsiasi altra autorità esterna; un uomo politico i cui successi non si basano sull'artificio o sulla padronanza di formule tecniche, ma semplicemente sull'autorità morale che emanava dalla sua personalità; un combattente vittorioso che ha sempre disdegnato l'uso della forza; un uomo saggio e umile, armato di decisione e di inflessibile coerenza, che ha dedicato ogni energia alla rinascita del suo popolo e al miglioramento delle sue fortune; un uomo che ha affrontato la brutalità dell'Europa con la semplice dignità di un essere umano, dimostrandosi superiore in ogni occasione. Einstein 1879-1955 x. Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincaré chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte. Einstein 1879-1955 x.La fisica è come il sesso: non c'è dubbio che facendola si ottengano dei risultati pratici, ma non è per quello che la si fa. Richard Feynman 1918 – 1988 x.(a proposito di Einstein)Ciò che che ricordo più chiaramente è che quando suggerivo qualcosa che mi sembrava valido e ragionevole, egli non lo contestava affatto, ma diceva solo:”Oh, che brutto!” E se un'equazione gli sembrava brutta, il suo interesse veniva meno e non riusciva a capire perchè qualcun'altro fosse disposto a dedicarvi molto tempo. Era del tutto convinto che la bellezza fosse il principio guida della ricerca di importanti risultati nella fisica teoretica. Hermann Bondi 1919 – 2005 x.Einstein era indiscutibilmente uno dei più grandi uomini del nostro tempo. Aveva in altissimo grado la caratteristica semplicità degli scienziati migliori – una semplicità che viene dal fermo desiderio di capire cose che sono del tutto impersonali. Bertrand Russell 1872 – 1970 44.(Su Albert Einstein) Svelò il mistero della gravitazione che da Newton in poi, tutti avevano considerato, sebbene con una certa riluttanza, inintelligibile. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.Einstein parlava di Dio così spesso che mi è venuto il sospetto che fosse un teologo clandestino. Friedrich Dürrenmatt1921 – 1990 x.Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo. Albert Einstein 1879-1955 x.Il mio grande Albert è diventato un fisico famoso molto rispettato e ammirato nel mondo scientifico. Lavora instancabilmente ai suoi problemi e si può dire che viva soltanto per essi. Mileva Maric-Einstein 1878-1948 x.Come sarò felice e orgoglioso quando avremo terminato con successo il nostro lavoro sul moto relativo! Quando osservo le altre persone, apprezzo sempre più le tue qualità! Albert Einstein 1879-1955 in una lettera a Mileva Maric-Einstein x. Ho bisogno di mia moglie. Lei risolve tutti i miei problemi matematici. Albert Einstein 1879-1955 x. I manoscritti originali che vennero poi pubblicati nel 1905 negli "Annali della Fisica" portavano il nome Einstein-Maric. Dopo la pubblicazione lo stesso Einstein avrebbe distrutto questi documenti, che contenevano anche l'opera sulla teoria della relatività specifica e la ricerca per la quale ottenne il Premio Nobel per la fisica nel 1921. Albert Einstein diede tutto il denaro del premio a Mileva Maric e qualcuno ritiene che questo fosse il riconoscimento privato per la sua collaborazione. Quel denaro permise a Mileva di sopravvivere e di provvedere alle spese per le cure del figlio (schizofrenico)che non fu mai in grado di avere una vita autonoma. Dopo quella donazione Einstein si disinteressò completamente dei figli e Mileva se ne fece carico fino alla propria morte. x. Quanto più penso agli aspetti fisici della teoria di Schrödinger, tanto più repellenti li trovo. Quel che Schrödinger scrive della visualizzabilità della sua teoria "non è probabilmente del tutto esatto", in altri termini sono cretinate. Werner Karl Heisenberg 1901 – 1976 x.(Romain Rolland)l'uomo più sincero e onesto in Europa dopo Tolstoj. Gandhi x.La concezione socialista del processo rivoluzionario è caratterizzata da due note fondamentali, che Romain Rolland ha riassunto nel suo motto d'ordine: - Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà. Antonio Gramsci 1891-1937 x. Stalin aveva rotto con Tito e non aveva mai manifestato particolare simpatia per Nehru e la sua linea neutralista. Pare che una volta abbia espresso un giudizio su Nehru estremamente aspro e sprezzante, avrebbe detto che si trattava di un " lacchè dell 'imperialismo". Luciano Canfora x. John Locke, tornato in patria dopo l'esilio volontario nei Paesi Bassi, divenne esponente del nuovo regime liberale, : ricoprì vari incarichi importanti tra cui quello di consigliere per il commercio nelle colonie. In questo incarico tenne un atteggiamento tollerante rispetto alla schiavitù in America e nel contempo trasse ingenti profitti dalle azioni della "Royal African Company", impegnata nella tratta degli schiavi. 9.Newton disse, in una lettera a Hooke datata 5 febbraio 1676, « Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti » benché questa frase, coniata nel Medioevo dalla Scuola di Chartres, appaia come segno di modestia, alcuni ritengono che fu pungente: Hooke infatti era un uomo di bassa statura. Isaac Newton 1643 – 1727 x.Considerando la matematica dal principio ai tempi di Newton, ciò che costui ha fatto è ben più che la migliore metà. Leibniz 1646 – 1716 x.Tra le personalità note, provo una grande ammirazione per Bertrand Russell, sia come intellettuale che come personaggio pubblico… È interessante vedere come la percezione di Russell sia diversa da quella di Einstein. Avevano in circa le stesse idee, in fondo erano entrambi molto preoccupati per la bomba atomica ed erano entrambi socialisti. Einstein è un idolo, Russell non lo è per niente. La differenza sta nel fatto che Einstein firmava appelli e poi tornava alla scrivania ad occuparsi di fisica, mentre Russell firmava appelli e poi scendeva in strada a manifestare. Chomsky 1928 – vivente x.Alla manutenzione, l'Italia preferisce l'inaugurazione. Leo Longanesi 1905 – 1957 x.Piangi, che ben hai donde, Italia mia. Giacomo Leopardi 1798-1837 x.L'Italia è una donna di facili consumi. Marcello Marchesi 1912 – 1978 x.In Italia, tutti sono estremisti per prudenza. Leo Longanesi 1905 – 1957 x.Gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona. Gino Bartali1914 – 2000 x.L'Eldorado è sulla terra. Con l'Italia si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la Germania invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore. Arthur Schopenhauer 1778-1860 x.Sì, io posso dire che solamente a Roma ho sentito che cosa voglia dire essere un uomo. Non sono mai più ritornato ad uno stato d'animo così elevato, né a una tale felicità di sentire. Confrontando il mio stato d'animo di quando ero in Roma, non sono stato, da allora, mai più felice. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832 x.ma di nostro paese e de la vita ci 'nchiese; e 'l dolce duca incominciava «Mantüa . . . », e l'ombra, tutta in sé romita, surse ver' lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!»; e l'un l'altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! Dante Alighieri x.L'Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri. Flaiano 1910-1972 x.E Dante, che sviene ogni momento! Jules Renard 1864 – 1910 x.Se Madame Bovary avesse letto Madame Bovary non avrebbe frenato le sue fantasticherie? I veri libri immorali sono dunque quelli che trattano la vita in rosa e non quelli che ne dipingono gli errori e gli eccessi. Ovvero, non c'è peggior pornografia di quella sentimentale. Ennio Flaiano 1910-1972 x.Ma vuoi tu essere concitato? vuoi tu sapere sin dove l'affetto del dolore può stendersi? vuoi tu conoscere la poesia dei tormenti, e gl'inni della carne e del sangue? scendi nell'Inferno di Dante. François- René de Chateaubriand 1768 – 1848 x.Ognuno ha la sua droga. La droga di Dante è l'Allegoria. Marcello Marchesi 1912 – 1978 x.Non si vive di Ricordi. Solo Giuseppe Verdi c'è riuscito. Marcello Marchesi 1912 – 1978 x.Picasso è un genio. Come me. Picasso è un comunista. Io no. Salvador Dalí 1904 – 1989 x.Che genio era quel Picasso... un vero peccato che non abbia dipinto nulla. Marc Chagall 1887 – 1985 x.Un critico d'arte chiese a Giorgio Morandi se era mai stato all'estero. Intendeva controllare le fonti della sua ispirazione. «Sì,» disse Morandi «ma non ci ho mai dormito.» Ennio Flaiano 1910-1972 x.Chiederò in prestito a Epicuro questa massima: «Per molti le ricchezze acquistate non hanno rappresentato la fine, ma solo un mutamento delle loro miserie».Lucio Anneo Seneca 4 a.C. – 65 1.Spinoza è un punto talmente importante della filosofia moderna, che in realtà si può dire: o tu sei spinoziano, o non sei affatto filosofo. Hegel 1770 – 1831 x.Il27 luglio 1656 fu letto un documento di cherem (bando o scomunica), di fronte alla sinagoga di Amsterdam : "Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti i nostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamo Baruch Spinoza. Pronunciamo questo herem nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico. Lo malediciamo nel modo in cui Eliseo ha maledetto i ragazzi e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge. Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l'Eterno non lo perdoni mai. Che l'Eterno accenda contro quest'uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge. E quanto a voi che restate devoti all'Eterno, vostro Dio, che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere con Spinoza alcun rapporto né scritto né orale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno si avvicini a lui più di quattro gomiti. Che nessuno dimori sotto il suo stesso tetto e che nessuno legga alcuno dei suoi scritti." Nel 1656, a ventiquattr'anni, Spinoza fu costretto a lasciare la casa del padre e, dopo un breve periodo passato a casa di Franciscus Van den Enden, dovette lasciare anche Amsterdam. Spinoza affetto da congeniti disturbi respiratori, aggravati dalla polvere di vetro inalata a lungo nell'intaglio delle lenti morì di tubercolosi a 44 anni nel 1677. Secondo alcuni studiosi l'eresia che portò alla scomunica di Spinoza sarebbe stata il non credere all'immortalità dell'anima mentre i principali studiosi di Spinoza individuano la causa dell'inconciliabilità del suo pensiero con l'ebraismo nella sua identificazione di Dio con la natura (Deus, sive Natura: Dio, ovvero la Natura) e nel rifiuto di un Dio-persona come quello biblico. Spinoza inoltre asseriva apertamente di ritenere la Bibbia una fonte di insegnamenti morali, ma non della verità. x.Copernico (...) ha rovinato l'umanità, irrimediabilmente. Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell'infinita nostra piccolezza, a considerarci anzi men che niente nell'Universo... Storie di vermucci ormai, le nostre. Luigi Pirandello (1867 – 1936) x.La repubblica non ha bisogno di dotti. attribuita a Jean-Baptiste Coffinhal, presidente del tribunale rivoluzionario che condannò a morte Antoine-Laurent de Lavoisier 1743 – 1794 x.Alla folla è bastato un solo istante per tagliare la sua testa; ma alla Francia potrebbe non bastare un secolo per produrne una simile. (a proposito di Lavoisier) Giuseppe Lodovico Lagrange 1736 – 1813
19.(La filosofia) Risposte incomprensibili a problemi insolubili. Henry Adams 1838 – 1918 20.Essere spinoziani è l'inizio essenziale del filosofare. Friedrich Hegel 1770-1831 22.Spinoza: È il più nobile ed il più degno di amore dei grandi filosofi. Se qualcun altro lo ha superato per intelletto, dal punto di vista etico è superiore a tutti. Di conseguenza fu considerato, durante la sua vita e per un secolo dopo la sua morte, un uomo di spaventosa malvagità. Era nato ebreo, ma gli ebrei lo sconfessarono. Nello stesso modo lo respinsero i cristiani: benché tutta la sua filosofia sia dominata dall'idea di Dio, gli ortodossi lo accusarono di ateismo. Bertrand Russell 1872 – 1970 23.Spinoza diceva ciò che direbbe un cristiano, ed anche qualcosa di più. Per lui ogni peccato è dovuto all'ignoranza; voleva cioè «perdonare loro perché non sanno quello che fanno». Ma Spinoza indicava come evitare i limitati orizzonti da cui, secondo lui, nasce il peccato, e spingeva, anche dopo le peggiori disgrazie, a non chiudersi nel mondo del proprio dolore. Lo faceva capire mostrando le cose in rapporto alle loro cause e come parti dell'intero ordine della natura. Come abbiamo visto, Spinoza credeva che l'odio potesse essere superato dall'amore. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.L'Etica è esposta nello stile di Euclide, con definizioni, assiomi e teoremi: si suppone che quanto viene dopo l'assioma sia rigorosamente dimostrato attraverso un ragionamento deduttivo. Tutto ciò rende difficile la lettura di Spinoza. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.Spinoza intende liberare gli uomini della tirannide della paura. «Un uomo libero pensa alla morte meno che a qualsiasi altra cosa; e la sua saggezza è una meditazione non sulla morte, ma sulla vita.» Spinoza visse completamente in accordo con il suo precetto. L'ultimo giorno della sua vita era del tutto calmo, non esaltato come Socrate nel Fedone, ma conversava, come avrebbe fatto in qualsiasi altro giorno, intorno a questioni che interessavano il suo interlocutore. A differenza di altri filosofi, non solo credeva alle proprie dottrine, ma le metteva in pratica; non so di nessuna occasione in cui, malgrado le più forti provocazioni, Spinoza si sia abbandonato a quell'animosità o a quell'ira che la sua etica condannava. Nelle controversie era cortese e ragionevole, non insultava mai, e faceva del suo meglio per persuadere. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.Machiavelli sa troppo bene che un Marco Aurelio è un fenomeno raro, anzi unico, che è un'eccezione di cui è inutile tenere conto. I Tiberio, i Nerone, i Caligola, ecco la materia della storia. Ogni principe degno di questo nome si avvicina più o meno a loro; ogni principe che conosca il proprio mestiere è un mostro dichiarato o attenuato e corretto. I suoi sudditi lo meritano. Per questo Machiavelli lo mette in guardia contro i pericoli della bontà. Uno Stato non si compone né di angeli, né di agnelli: è la giungla organizzata. Tale è l'idea, talora espressa, talora sottintesa, del Principe. Emil Cioran 1911 – 1995 x.Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate. Steve Jobs 1955 – 2011 x.Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un'aria sul flauto. "A cosa ti servirà?" gli fu chiesto. "A sapere quest'aria prima di morire". Cioran 1911 – 1995 x.„Molto più vicino mi è Marco Aurelio. Nessuna esitazione da parte mia fra il lirismo della frenesia e la prosa dell'accentazione: trovo più conforto, e perfino più speranza, in un imperatore stanco che in un profeta folgorante. Cioran 1911 – 1995 x.Conosco una sola visione della poesia che sia pienamente soddisfacente: quella di Emily Dickinson quando dice che in presenza di una vera poesia è colta da un tale freddo da avere la sensazione che nessun fuoco potrà scaldarla. Emil Cioran 1911-1995 35. (Riferendosi ad Hegel) Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. Arthur Schopenhauer 1778-1860 x.C'è in Rousseau qualcosa di malsano, qualcosa che sa di dente marcio e latte acido. Henry de Montherlant 1896 – 1972 x. Mentre filosofavo sui doveri dell’uomo, un avvenimento sopraggiunse a farmi riflettere più a fondo sui miei. Thérèse rimase incinta per la terza volta. Troppo sincero con me stesso, troppo intimamente fiero per smentire i miei principi con le mie azioni, presi a esaminare il destino dei miei figli, e i miei vincoli con la loro madre, sulla base delle leggi naturali, della giustizia e della ragione, e su quelle della religione pura, santa eterna come il suo autore, che gli uomini hanno insozzato fingendo di volerla purificare […]. Mai un solo istante nella sua vita Jean-Jacques poté essere un uomo insensibile, spietato, un padre snaturato. Se esponessi le mie ragioni, ne direi troppe. E, poiché esse hanno avuto il potere di sedurmi, potrebbero sedurre tanti altri: non voglio esporre i giovani, che potrebbero leggermi, a lasciarsi sedurre dal medesimo errore. Mi contenterò di dire che esso fu tale, che, affidando i miei figli alla pubblica educazione, non potendoli allevare io stesso, destinandoli a un destino di operai e di contadini, piuttosto che di avventurieri e di cacciatori di doti, ritenni di compiere un atto di cittadino e di padre, e mi considerai un membro della repubblica di Platone. Più di una volta, da quel tempo, i rimpianti del mio cuore m’insegnarono che mi ero sbagliato. Ma siccome la ragione non è mai stata dello stesso parere, spesso ho benedetto il cielo di avere, in quel modo, scongiurato a essi la sorte del loro padre, e quella che li minacciava quando sarei stato costretto ad abbandonarli. Se li avessi affidati alla signora d’Épinay o alla signora di Luxembourg che, per amicizia, generosità o altri motivi, cercarono in seguito di prenderne cura, sarebbero forse stati più felici o, almeno, sarebbero stati allevati come persone oneste? Non so; ma sono sicuro che li avrebbero costretti ad odiare, forse a tradire, i loro genitori. È cento volte meglio che non li abbiano conosciuti. Rousseau. x.Riconosciamo con dolore e rossore che v’è un uomo che porta ancora su di sé il marchio funesto delle sue gozzoviglie e che, travestito da saltimbanco, trascina con sé di villaggio in villaggio e di montagna in montagna l’infelice donna di cui ha fatto morire la madre e di cui ha esposto i figli alla porta di un ospizio”. x.“La decisione da me presa nei riguardi dei miei figli, per meditata che mi fosse parsa, non sempre mi aveva lasciato tranquillo il cuore. Meditando il mio Trattato sull’educazione, mi resi conto d’aver trascurato doveri da cui nulla mi poteva dispensare. Il rimorso divenne finalmente così vivo, che mi strappò quasi la pubblica confessione della mia colpa, all’inizio dell’Emilio, e, anzi, l’allusione è così chiara che, dopo un tal passo, è stupefacente che si sia avuto il coraggio di rimproverarmela. 36. Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di Kant (...). Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. Bertrand Russell 1872 – 1970 37. Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «Obit anus, abit onus». È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. bertrand russell 1872 – 1970 38. I Bacone, gli Spinoza, gli Hume, gli Schelling, i Kant e chiunque altro vi proponga una filosofia della mente, sono soltanto traduttori più o meno adeguati di cose che esistono nella vostra coscienza, che anche voi avete modo di vedere, e forse anche di esprimere. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882 39. Mi sono messo a leggere Spinoza da un paio di mesi circa. Non capirò forse tutto, ma mi dà una grande esaltazione. È come atterrare con un aeroplano su un grande altipiano in montagna. Solitudine, un'aria così pura che sale al cervello come il vino; un completo benessere. William Somerset Maugham 1874 – 1965 x.(di Goethe) Uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra. George Elliot x.Il tedesco è una persona che non può dire una bugia senza crederci. Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969 x.Quelle non sono cassette per lettere, sono nidi di uccelli. Bisogna capire questo paese. Il tedesco ama gli uccelli, ma li vuole ordinati. Un uccello lasciato a se stesso fabbrica il proprio nido dove capita. Non è un oggetto estetico secondo il concetto tedesco. Non è verniciato, non ha un ornamento di stucco, nemmeno una bandierina. Una volta terminato il nido, l'uccello finisce per vivere fuori. Lascia cadere tante cosette sull'erba: fuscelli, pezzetti di vermi e altro. È indelicato. Fa all'amore con sua moglie e ciba i suoi piccoli in pubblico. Qualunque padre di famiglia tedesco ha diritto di scandalizzarsi. Egli dice all'uccellino: "Per molte cose mi piaci. Mi piace guardarti e mi piace udire il tuo canto. Però non mi piacciono le tue abitudini. Prendi questa cassettina e mettici dentro le tue lordure, in modo che io non possa vederle. Esci quando vuoi cantare, ma sbriga le tue cose intime là dentro. Rimani nella tua cassetta e non insudiciarmi il giardino". Jerome Klapka Jerome 1859 – 1927 x.Potsdam, la Versailles di Berlino, è un'incantevole cittadina, situata tra laghi e boschi. Là, negli ombrosi sentieri dell'ampio e tranquillo parco di Sans-Souci, è facile immaginare il grande Federico, allampanato e tabaccone, che vagabonda piacevolmente con lo stridulo Voltaire. Jerome Klapka Jerome 1859 – 1927 x.Gita a Fernet col principe di Craon. Abbiamo visitato il salotto e la stanza da letto di Voltaire. In essa tutto è rimasto come quando Voltaire vi abitava. I mobili sono molto semplici. Il salotto è pieno di quadri indecenti. Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour 1810 – 1861 x.(Jane Austen) Aveva una lingua tagliente e un prodigioso senso dell'umorismo. Amava ridere e amava far ridere. È chiedere troppo a un umorista aspettarsi che lui, o lei, quando pensa qualcosa di buono, lo tenga per sé. E, lo sa il cielo, è difficile essere divertenti senza essere, a volte, un poco maliziosi. Non c'è molto di eccitante nel latte della benevolenza. Jane aveva un acuto senso dell'assurdità degli altri, della loro pretenziosità, delle loro affettazioni e della loro insincerità; solo per proprio merito ella ne veniva divertita e non annoiata. Era troppo educata per dire alle persone cose che le avrebbero ferite, ma certo non vide alcun male nel divertirsi con Cassandra a loro spese. Non vedo una natura malevola nemmeno nella più pungente e arguta delle sue osservazioni; il suo umorismo si basava, come sempre dovrebbe essere, sull'osservazione meticolosa e sulla franchezza. William Somerset Maugham 1874 – 1965 x.Ad Oriana Fallaci, che le chiedeva se essere donna è più difficile che essere uomo, Golda Meir, rispondeva “ più difficile, più faticoso, più penoso. Ma non necessariamente per colpa degli uomini: per ragioni biologiche, direi. A partorire infatti è una donna. Ad allevare i figli è la donna. E quando una donna non vuole solo partorire figli, allevare figli... quando una donna vuole anche lavorare, essere qualcuno... beh, è duro. duro, duro. Lo so per esperienza personale. Sei al lavoro e pensi ai figli. Sei a casa e pensi al lavoro che non stai facendo. Si scatena una tale lotta dentro di te. Il tuo cuore va in pezzi ..." 40. Spinoza è contro coloro che dicono che Dio fa tutto sub ratione boni. Sembra che costoro ammettano qualcosa al di fuori di Dio, che non sia dipendente da Dio, e su cui Dio si regoli nel suo agire come su un modello, o a cui Dio miri come a un fine. Ciò significa in effetti assoggettare Dio al destino, che è la più grande assurdità. Friedrich Nietzsche 1844 – 1900 40.Vivere al di là del bene e del male, considerare una cosa al di là del bene e del male, come voleva Nietzche, non è possibile. Egli stesso è diventato pazzo di pietà, vedendo un vecchio cavallo cadere a terra e morire.Eugen Ionescu1912 – 1994 41. Spinoza: è il filosofo assoluto, e l'Etica è il grande libro del concetto. Ma nello stesso tempo il più puro dei filosofi è quello che si rivolge rigorosamente a tutti: chiunque può leggere l' Etica, purché si lasci sufficentemente trasportare dal suo vento, dal suo fuoco. Gilles Deleuze 1925 – 1995 42. Spinoza si distingue nettamente da tutti i filosofi di cui si occupa la storia della filosofia: è senza uguali il modo in cui fa tremare il cuore a quelli che si avventurano nei suoi testi. Gilles Deleuze 1925 – 1995 43. In tutta la sua opera Spinoza non cessa di denunciare tre generi di personaggi: l'uomo dalle passioni tristi; l'uomo che sfrutta queste passioni tristi, che ha bisogno di esse per stabilire il suo potere; infine, l'uomo che si rattrista per la condizione umana e per le passioni dell'uomo in generale. Gilles Deleuze1925 – 1995
x.2. Ero un cannibale. Fu Shelley ad aprirmi gli occhi per la prima volta sulla barbarie della mia dieta.George Bernard Shaw 1856-1950 x.43.Epicuro crede che esistano gli dèi, perché è necessario che esista una natura eccellente, della quale nulla possa essere migliore. Cicerone 106 a.C. – 43 a.C. x.Egregio signore, non ignoro il valore del vostro prezioso dono di Foglie d'erba. Le trovo la più straordinaria manifestazione d'intelligenza e sapienza, che l'America abbia fin ora prodotto. La loro lettura mi ha procurato viva gioia... Mi rallegro con voi per i vostri liberi e audaci pensieri... Nel vostro libro ho trovato cose incomparabili, dette incomparabilmente bene... Vi saluto all'inizio di una gloriosa carriera...Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882 x.(Su Walt Whitman) Con il suo vigore e con il grande respiro dei suoi versi, mi mette in uno stato mentale di libertà, pronto a vedere meraviglie; mi porta per così dire, in cima a una collina o al centro di una piana; mi scuote e poi mi getta addosso migliaia di mattoni.Henry David Thoreau 1817 – 1862 x.Per meglio capire la dottrina di Pierre Joseph Proudhon è utile sapere che era figlio di un piccolo contadino in rovina, sopraffatto dalle ipoteche accese sul suo terreno. Proudhon stesso lo ha ammesso una volta: «Chissà, se fosse esistita una buona istituzione di credito fondiario, forse sarei rimasto tutta la vita contadino e conservatore». Werner Hofmann 1922 – 1969 45.Sono attratto dalla filosofia indù, il cui proposito essenziale è il superamento dell'io; eppure tutto quello che faccio e tutto quello che penso è solo io e disgrazie dell'io. EmilCioran 1911 – 1995 x.10.Se la gandhiana strategia della resistenza non violenta, così potente ed efficace, si fosse scontrata con un diverso avversario – la Russia di Stalin , la Germania di Hitler, oppure il Giappone di prima della guerra, anziché l'Inghilterra – il risultato non sarebbe stato la decolonizzazione, ma il massacro e la sottomissione. Hannah Arendt 1906 – 1975 x.Leibniz, servendosi d'un foglio, riportava sull'albero il piccolo verme, su cui aveva compiuto le sue osservazioni, affinché per sua colpa non gliene venisse alcun danno. Immanuel Kant 1724 – 1804 x.Leibniz, che era certamente (...) un profondo metafisico, rese al genere umano il servigio di mostrargli che dobbiamo essere tutti molto soddisfatti e che Dio non poteva fare per noi di piú, poiché scelse necessariamente, tra tutti i mondi possibili, quello incontestabilmente migliore. “Che ne sarà allora del peccato originale?” gli fu obiettato. “Ne faremo quel che potremo”, rispondevano Leibniz e i suoi amici. Ma, in pubblico, egli scriveva che anche il peccato originale fa parte di necessità del migliore dei mondi possibili. Come! Essere cacciati da un luogo di delizie, dove si sarebbe potuti vivere sempre se non si fosse mangiata una mela; generare nella miseria dei figli infelici, destinati a soffrire ogni male e a farlo soffrire agli altri; subire tutte le malattie, provare tutte le afflizioni, morire nel dolore e, come rinfresco, venir bruciati per l’eternità: tutto questo era proprio la sorte migliore? Per noi, non è certo una sorte molto buona; in che può esser tale per Dio? Leibniz si rendeva conto che non si poteva risponder nulla: ragion per cui scrisse grossi libri di cui lui stesso non capiva un bel niente. Negare che esista il male potrà esser detto per scherzo da un Lucullo, mentre, in ottima salute, se ne sta a tavola con gli amici e l’amante nel salone di Apollo. Ma basta che egli si affacci alla finestra, e vedrà degl’infelici; o che gli venga la febbre, e sarà tale lui stesso (...). Il sistema del “Tutto è bene” rappresenta l’autore dell’universa natura come un re potente e malefico il quale non si dà nessun pensiero che quattro o cinquecentomila uomini debban perire e gli altri trascinare la loro vita nella penuria e nelle lagrime purché egli possa venire a capo dei suoi disegni. Nonché consolarci, la teoria del migliore dei mondi possibili è disperante per i filosofi che l’accolgono. Il problema del bene e del male resta, per coloro che cercano in buona fede di chiarirlo, un caos insondabile; per coloro che amano disputare è un gioco intellettuale: sono dei forzati che giocano con le loro catene. Quanto alle persone del volgo, che non pensano, esse sono abbastanza simili a quei pesci che vengon fatti passare da un fiume in un vivaio: non sospettano di trovarsi là soltanto per esser mangiati in quaresima. Cosí noi, con le nostre sole forze, nulla sappiamo intorno alle cause del nostro destino. Mettiamo dunque alla fine di quasi tutti i capitoli della nostra metafisica le due lettere dei giudici romani, quando non riuscivano a intendere una causa: N. L., “non liquet”, la cosa non è chiara. Voltaire 1694-1778 x.L'imperatore Costantino era uno scellerato, lo ammetto, un parricida che aveva soffocato la moglie in un bagno, sgozzato il figlio, assassinato il suocero, il cognato e il nipote non lo nego; un uomo gonfio d'orgoglio è Immerso nei piaceri, lo concedo; un odioso tiranno, come i suoi figli, transeat, ma non era privo di buon senso. Non si arriva all'impero, non si sottomettono tutti i rivali se non si sa ragionare. Quando vide accendersi quella guerra civile di cervelli scolastici egli invio', alle due parti belligeranti, il celebre vescovo Osio con lettere dissuasorie: " Siete dei gran pazzi, " dice loro senza ambagi nella sua lettera, " a litigare per cose che non capite. È indegno della gravità dei vostri ministeri fare tanto chiasso per una questione così poco importante. " per "questione così poco importante" Costantino non intendeva alludere al tema della Divinità, ma al modo incomprensibile con cui ci si sforzava di spiegarne la natura . Voltaire ( a proposito dell ' eresia di Ario )
x.Voltaire è stato il più accanito sostenitore del plagio che Milton avrebbe commesso con il suo Paradiso ai danni de L'Adamo di Giovan Battista Andreini ( 1578 ca- 1654) che l'inglese avrebbe letto durante il suo viaggio in Italia nel 1638. 56.Venga dunque alla sbarra Aristotele, il peggiore dei Sofisti, stordito da un'inutile sottigliezza, spregevole ludibrio delle parole. Ha osato persino, se la mente umana si fermasse per caso e quasi spinta da un buon vento sulla spiaggia di qualche verità, stringerle attorno durissimi ceppi, e mettere insieme una specie di arte fatta di pazzia per asservirci alle parole. Nel suo seno si sono generati e di lui si sono nutriti quegli astutissimi spacciatori di nuvole [i peripatetici] i quali, tenendosi ben lontani dalla luce della storia e delle singole cose e senza curarsi di intraprendere la descrizione del mondo, ci hanno propinato le innumerevoli sciocchezze delle Scuole, ricavandole con l'irrequieto agitarsi della loro mente dalla duttile materia dei precetti e delle affermazioni di Aristotele. Ma il loro dittatore è da riprovare più di loro, perché, pur essendosi rivolto alle libere ricerche della storia, ha conservato intatti gli idoli più oscuri di qualche caverna sotterranea, e ha costruito sopra la sua storia delle cose particolari una specie di tela di ragno, che vuol far apparire come la trama delle cause, mentre è affatto priva di forza e di pregio.Francis Bacon1561 – 1626 67.Un solo scrittore conosco che per sincerità posso mettere allo stesso livello se non addirittura più in alto di Schopenhauer: Montaigne. Il solo fatto che un uomo simile abbia scritto, ha aumentato, in verità, la gioia di vivere su questa terra. Nietzsche 1844 – 1900 x.Francesco Bacone, un uomo che salì alla più alta fama tradendo i suoi amici, asseriva, senza dubbio in base a personali esperienze, che «sapere è potere». Ciò tuttavia non vale per tutto il sapere. Sir Thomas Browne avrebbe voluto scoprire che cosa cantano le sirene, ma anche se fosse riuscito a scoprirlo, ciò non gli avrebbe permesso di assurgere dalla posizione di magistrato a quella di alto sceriffo della sua contea. La categoria del sapere che Bacone aveva in mente era quella che noi chiamiamo scientifica. Bertrand Russell 1872 – 1970 x. All'inizio dell'undicesimo secolo, papa Silvestro II fu universalmente creduto un mago in combutta col diavolo soltanto perché leggeva molti libri. Bertrand Russell 1872 – 1970 39.Confucio è un esempio tipico della nostra mente, è l'esempio tipico per antonomasia. Pensa continuamente in termini di bene e di male, di quel che dovrebbe essere fatto e di quello che non dovrebbe essere fatto. È un legalista, il più grande legalista mai nato. Osho Rajneesh x.E alcuni affermano che l'anima è mescolata proprio nell'universo, per cui – forse – anche Talete ritenne che tutte le cose sono piene di dei. Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C. x.E sembra che anche Talete – secondo quanto tramandato – abbia supposto che l'anima sia qualcosa di motore, se davvero egli disse che il magnete possiede anima, dato che muove il ferro. Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C. x.Talete: siccome, povero com'era, gli rinfacciavano l'inutilità della filosofia, avendo previsto in base a calcoli astronomici un'abbondante raccolta di olive, ancora in pieno inverno, pur disponendo di poco denaro, si accaparrò tutti i frantoi di Mileto e di Chio per una cifra irrisoria, dal momento che non ve n'era alcuna richiesta; quando giunse il tempo della raccolta, cercando in tanti urgentemente tutti i frantoi disponibili, egli li affittò al prezzo che volle imporre, raccogliendo così molte ricchezze e dimostrando che per i filosofi è molto facile arricchirsi, ma tuttavia non si preoccupano di questo.Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C. x.A un allievo, che dopo aver imparato il primo teorema, gli chiese: "Ma che cosa ne ricaverò quando avrò imparato tutto ciò?" Euclide, per tutta risposta, ordinò al suo schiavo: "Dagli una monetina perché ha bisogno di ricavare qualcosa da ciò che impara." x.La sofferenza è la causa unica e sola della coscienza" (Dostoevskij). Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che lo hanno capito, e gli altri. Emil Cioran 1911 – 1995 x.Oh, Dostoevskij a me ha dato più cose di quante me ne abbia date Gauss. Albert Einstein 1879-1955 x.Se voi mi domandaste qual è il più bel romanzo ch’io conosca, sarei senz’altro assai in difficoltà a rispondervi. Forse darei il primo posto a L’idiota di Dostoevskij. Ora, io ignoro le qualità e i difetti del suo stile, avendolo letto solo in delle terribili traduzioni, so solo (...) che è un romanzo scritto in profondità, laddove le leggi generali comandano sui fenomeni particolari. Marcel Proust1871 – 1922 x. Tolstoj l'ha molto imitato. In Dostoevskij c'è, concentrato, ancora contratto e scontroso, molto di ciò che troverà sviluppo in Tolstoj. C'è in Dostoevskij quella tetraggine anticipata dei primitivi che i discepoli rischiareranno. Marcel Proust1871 – 1922 31.Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni di questo mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, tanto che alla superficie della felicità salgano solo bollicine, come sul pelo dell'acqua; gli si dia di che vivere, al punto che non gli rimanga altro da fare che dormire, divorare dolci e pensare alla sopravvivenza dell'umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano vi giocherà un brutto tiro, per pura ingratitudine, solo per insultare. Egli metterà in gioco persino i dolci e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e fantastico elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità..." Queste parole uscirono dalla penna dell'uomo che Friedrich Nietzsche considerava il più grande psicologo di tutti i tempi: Fëdor Mikhailovič Dostoevskij. E tuttavia esse esprimono, anche se in forma piacevole e convincente, ciò che la saggezza popolare conosce da sempre: nulla è più difficile da sopportare di una serie di giorni felici. Paul Watzlawick1921 − 2007
x.M'accingevo a dare più minuti particolari, quando il padrone m'ingiunse di tacere. "Chiunque conosce" egli disse "l'indole degli yahoo può agevolmente capire che un animale così abietto diventi capace di commettere tutte le orribili azioni da voi menzionate, sol che forza ed accortezza eguaglino la tristizia. Poiché il vostro discorso ha fatto aumentare il mio aborrimento per l'intera razza yahoo, provo, a sentirvi parlare, un turbamento mentale affatto nuovo. Non è escluso che col tempo le mie orecchie si abituino alle parole detestabili che vi escono dalla bocca, e imparino poco per volta ad accoglierle con minore ripugnanza. Odio, sì, gli yahoo di questo paese, ma non li biasimo per i loro abominevoli difetti più di un gnnayh (uccello rapace) per la sua crudeltà, o d'una pietra acuminata per la sua qualità di ferirmi lo zoccolo. Ma quando un essere che si vanta ragionevole può essere capace di tutte le atrocità cui avete accennato, comincio allora a temere che la ragione male adoperata sia qualche cosa di peggio della stessa naturale bestialità. Voglio, dunque, credere che voi siate dotati, non già di ragione, ma d'una facoltà atta ad accrescere i vostri difetti naturali; quale un torbido ruscello che riflette l'immagine d'un corpo deforme, non soltanto ingrandita, ma più stravolta che mai". Jonathan Swift 1667 – 1745 x.La Rivoluzione francese ha dimostrato che restano sconfitti coloro che perdono la testa. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966 x.Si può morire a Sant'Elena senza essere Napoleone. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966 x.Manzoni dice:"Tra il primo pensiero di un'impresa terribile e l'esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno) tutto ciò che sta in mezzo, è come un fantasma od un odioso sogno". riferendosi al Giulio Cesare di Shakespeare. Il Manzoni era un ammiratore di Shakespeare e la battuta è ironicamente rivolta a Voltaire, che aveva definito il grande drammaturgo inglese «un sauvage avec des ètincelles de génie» (Un selvaggio con qualche scintilla di genio). Il traduttore inglese del romanzo, Charles Swan non afferrò l’ironia manzoniana e pensò, incollerito, che lo scrittore italiano volesse offendere il grande Shakespeare. Manzoni dovette chiarirgli in una lettera il senso di quelle parole. Alessandro Manzoni 1785 – 1873 x.Non si deve amare Shakespeare che molto tardi, quando si ha il disgusto della perfezione. Jules Renard 1864 – 1910 x.Quando, ad esempio, sento le espressioni ammirate che per secoli sono state dedicate a Shakespeare da grandi uomini, non posso sottrarmi al sospetto che quelle lodi siano state solo convenzionali. Ludwig Wittgenstein x.Ludwig Wittgenstein riteneva che La villa del caprifoglio (Honeysuckle Cottage), un racconto dello scrittore inglese P. G. Wodehouse, fosse la cosa più divertente che avesse mai letto e che avesse influenzato il suo pensiero filosofico. Ludwig Wittgenstein x.George Orwell era un ammiratore di P.G.Wodehouse e nel 1945 scrisse un saggio, "In Defense of P.G. Wodehouse", nel quale tentò di spiegare il comportamento di Wodehouse così: "È importante rendersi conto che gli eventi del 1941 non rendono colpevole Wodehouse di qualcosa di peggio della stupidità." x.Vista in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi all'incirca così. Su in alto i grandi magnati dei trust dei diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi – suddivise in singoli strati – le masse dei liberi professionisti e degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti gli altri, poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati. Solo sotto tutto questo comincia quello che è il vero e proprio fondamento della miseria, sul quale si innalza questa costruzione, giacché finora abbiamo parlato solo dei paesi capitalistici sviluppati, e tutta la loro vita è sorretta dall'orribile apparato di sfruttamento che funziona nei territori semi-coloniali e coloniali, ossia in quella che è di gran lunga la parte più grande del mondo. Larghi territori dei Balcani sono una camera di tortura, in India, in Cina, in Africa la miseria di massa supera ogni immaginazione. Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra, andrebbe poi rappresentata l'indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l'inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali... Questo edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista sul cielo stellato. Max Horkheimer 1895-1973 x.Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comincità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati. George Orwell 1903 – 1950 x.A nulla vale cambiare le istituzioni se non c'è un «cambiamento del cuore»: in definitiva è questo che Dickens continua a ripetere. George Orwell 1903 – 1950 x.Su Dickens: Vi è una fondamentale spietatezza dietro il suo stile traboccante di sentimentalismo. Franz Kafka1883 − 1924 x.Prendo tutti i giorni il rimedio che l'incomparabile Dickens prescriveva contro il suicidio. Consiste in un bicchiere di vino, un boccone di pane e di formaggio e una pipa di tabacco. VincentVan Gogh 1853-1890 x.Mentre saliva i gradini del patibolo dove sarebbe stato ucciso, notando come le guardie che lo seguivano fossero turbate e tremassero, con tono scherzoso disse al tenente della Torre: " Vi prego,signor tenente, me la sbrigo da solo a salire....mentre, quando poi tornerò giù, non potrò cavarmela altrettanto bene". E dopo che ebbe posto la testa sul ceppo, disse: "Permettetemi di scansare la barba...perchè almeno la mia barba, capite, non si è macchiata di alcun tradimento". Charles Dickens 1812 – 1870 x.Ogni volta che leggo nel mio Plutarco le storie dei grandi uomini, questo secolo di imbrattacarte mi ripugna. Schiller 1759 – 1805
x.Grattate il pacifista medio e troverete il nazionalista fanatico. Il borghese membro dell'Independent Labour Party e il barbuto bevitore di succhi di frutta sono anima e corpo per una società senza classi fino a quando vedano il proletario attraverso un telescopio alla rovescia; costringeteli a un reale contatto con un proletario – fate che si prendano a pugno con un pescaiolo ubriaco, un sabato sera, per esempio saranno capaci di ripiegare sul più banale snobismo borghese. George Orwell 1903 – 1950 x.La fedeltà partigiana è socialmente disastrosa; ma per gli individui essa può essere molto redditizia, piú redditizia sotto molti aspetti, anche della concupiscenza e dell'avarizia. Libertini e accumulatori di danaro difficilmente riescono a sentirsi orgogliosi della loro attività, ma la partigianeria è una passione complessa la quale permette a coloro che vi si abbandonano di ricavare il massimo vantaggio da entrambi i mondi. Dato che fanno queste cose per amore di un gruppo il quale è per definizione buono ed anche sacro, essi possono ammirarsi e disprezzare i vicini, possono cercare il potere e il danaro, possono godere i piaceri dell'aggressione e della crudeltà, non soltanto senza sentirsi colpevoli, ma con una luce positiva di virtú conscia. La fedeltà al gruppo trasforma questi piacevoli vizi in atti di eroismo. I partigiani sono consapevoli di sé, non come peccatori o criminali, ma come altruisti ed idealisti. E con qualche riserva, lo sono. L'unico guaio è che il loro altruismo è meramente egotismo promosso di grado, e che l'ideale, per cui essi sono pronti spesso a dare la vita, non è altro che la razionalizzazione di interessi corporati e passioni di parte. Aldous Huxley 1894 – 1963 x.E Montaigne conclude con una delle sue sentenze che merita di esser scolpita sull'altare di ogni chiesa, sul banco di ogni magistrato, sulle mura di ogni sala di conferenze, di ogni senato o parlamento, di ogni ufficio governativo e camera di consiglio. «Dopo tutto» (meglio se le parole figureranno al neon, o in lettere cubitali!) «dopo tutto significa dare alle proprie congetture una ben alta valutazione, arrostire un uomo vivo sulla base di esse.» Aldous Huxley 1894 – 1963 x.Dante (1265-1321), pur essendo, come poeta, un grande innovatore, fu, come pensatore, alquanto indietro sui tempi. (...) Il pensiero di Dante è interessante, non solo per sé, ma perché è il pensiero d'un laico; ma non ebbe ripercussioni, ed era inoltre disperatamente fuori moda.Bertrand Russell 1872 – 1970 x.Marsilio da Padova (1270-1342), al contrario, iniziò la nuova forma di opposizione al papa, in cui l'imperatore svolgeva per lo più un ruolo di dignitosa decorazione. Fu amico intimo di Guglielmo di Occam, di cui influenzò le opinioni politiche. Dal punto di vista politico è più importante di Occam. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.Col ribadire la possibilità di studiare la logica e la conoscenza umana senza far riferimenti alla metafisica e alla teologia, l'opera di Occam incoraggiò la ricerca scientifica. Bertrand Russell 1872 – 1970 x.L'alcool non è che una delle molte droghe impiegate dagli esseri umani come vie d'uscita dall'io isolato. Dei narcotici, stimolanti e stupefacenti naturali non ve n'è uno, credo, le cui proprietà non siano state conosciute da tempo immemorabile. L'indagine moderna ci ha dato una schiera di nuovi ritrovati sintetici; ma circa i veleni naturali ha soltanto sviluppato metodi migliori per estrarre, concentrare e ricombinare quelli già conosciuti. Dal papavero al curaro, dalla coca andeana alla canapa indiana e all'agarico siberiano, ogni pianta o erba o fungo capace, se ingerito, di intorpidire o eccitare o provocare visioni, sono stati da lungo tempo scoperti e sistematicamente impiegati. Il fatto è molto significativo poiché sembra provare che, sempre e dovunque, gli esseri umani hanno sentito la radicale insufficienza della loro esistenza personale, l'infelicità di essere il loro io isolato e non qualcosa di diverso, qualcosa di piú grande, qualcosa per dirla con Wordsworth «molto piú profondamente diffusa». Aldous Huxley 1894 – 1963
x.Neppure le conoscenze che fanno epoca, quelle di cui siamo debitori a un Giordano Bruno o a un Galileo Galilei, hanno avuto un profondo influsso sulla nostra concezione del mondo... Con troppa facilità gli uomini si considerano il centro dell'universo, qualcosa di estraneo e di superiore alla natura... Questo atteggiamento ci preclude quella forma di riflessione su noi stessi di cui oggi avremmo tanto bisogno. Le grandi scoperte delle scienze naturali inducono l'uomo a un senso di umiltà: proprio per questo vengono a volte avversate. Da Galilei l'uomo ha appreso suo malgrado che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa; e sempre suo malgrado ha appreso da Giordano Bruno che il Sole non è che un granello di polvere tra innumerevoli altri granelli di polvere. Ma la cosa per lui più detestabile è sapere di non essere altro che un'escrescenza del grande albero della vita. Konrad Lorenz1903 – 1989 x.I naturalisti non hanno davvero nessuna colpa se gli uomini mancano di auto comprensione. Giordano Bruno è stato bruciato perché diceva che gli uomini sono, insieme al loro pianeta, solo un granello di polvere fra innumerevoli altre nuvolette di polvere. Konrad Lorenz1903 – 1989 x. Quando Sigmund Freud tentò di analizzare i motivi del comportamento sociale umano e di renderne comprensibili le sue cause (…) fu accusato di mancanza di rispetto, materialismo cieco e persino di tendenze pornografiche. L'umanità difende il concetto che ha di sé con tutti i mezzi ed è davvero opportuno predicare l'humilitas e cercare seriamente di far saltare per aria tutti gli ostacoli che si oppongono all'autoconoscenza. Konrad Lorenz1903 – 1989 x.Franz Kreuzer: Professor Lorenz, Lei ha affermato che niente è più insensato della frase di Ben Akiba: «Tutto è già stato». Lorenz: Sì. Quel che io sostengo è che: niente è già stato. Popper: Giustissimo. x.Sulla critica alla meccanica quantistica Einstein (...) sbagliò quando disse: «Dio non gioca a dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere. Stephen William Hawking 1942 x.Einstein parlava di Dio così spesso che mi è venuto il sospetto che fosse un teologo clandestino. Friedrich Dürrenmatt1921 – 1990
x.« Si può ritenere che, in mani criminali, il radio possa diventare molto pericoloso; ci si può chiedere se l'umanità saprà trarre vantaggi dalla conoscenza dei segreti della Natura, se è matura per approfittarne o se questa conoscenza potrà invece essere nociva. Pierre Curie 1859-1906 x.Una volta mostrarono a Lombroso una foto di detenuti e gli chiesero chi fosse quello che mostrava più nettamente i caratteri del criminale. Lombroso mise il dito su una testa che stava al centro della foto, dietro agli altri. Era il cappellano. Lombroso si giustificò poi affermando che non tutti realizzano le proprie inclinazioni... «Astra inclinant, non necessitant.» Mario Canciani1928 – 2007 x.x. John Montagu, conte di Sandwich, dichiarò "Signore, non so proprio se voi morirete sulla forca o per la sifilide." Wilkes replicò: "Questo, signore, dipenderà dal fatto che io abbracci i vostri principi oppure la vostra donna." John Wilkes 1725 – 1797 38.Le donne avranno pur diritto di salire alla tribuna, se hanno quello di salire al patibolo. Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze (1748 – 1793) ultime parole che ella pronunciò sul carro che la condusse alla ghigliottina, ribadendo così le proprie idee in favore dell'uguaglianza sociale tra uomini e donne. 39. Platone, uomo sapiente, capiva chiaramente che l'equa distribuzione dei beni è la condizione sine qua non perché un paese sia ben governato ed è evidente che ciò non si può realizzare in uno Stato in cui i beni sono proprietà di singole persone. Thomas More 1478 – 1535 40.I santi Leone, Antonio, Bernardo, Crisostomo ed altri dicono che il mondo è il libro di Dio che dobbiamo indagare con maggior cura. Tommaso Campanella 1568 – 1639 41.Col ribadire la possibilità di studiare la logica e la conoscenza umana senza far riferimenti alla metafisica e alla teologia, l'opera di Occam incoraggiò la ricerca scientifica. Gli agostiniani, diceva, errano quando suppongono che all'inizio le cose fossero inintelligibili e gli uomini inintelligenti e che poi si sia aggiunta una luce proveniente dall'Infinito per mezzo della quale diveniva possibile la conoscenza. Concordava in questo con l'Aquinate, ma ne differiva in quelli che sono gli interessi fondamentali, in quanto che l'Aquinate era prima di tutto un teologo, e Occam era prima di tutto un filosofo secolare, almeno per quel che riguarda la logica. Bertrand Russell 1872 – 1970 42.Spinoza (1637-77) è il più nobile ed il più degno di amore dei grandi filosofi. Se qualcun altro lo ha superato per intelletto, dal punto di vista etico è superiore a tutti. Di conseguenza fu considerato, durante la sua vita e per un secolo dopo la sua morte, un uomo di spaventosa malvagità. Era nato ebreo, ma gli ebrei lo sconfessarono. Nello stesso modo lo respinsero i cristiani: benché tutta la sua filosofia sia dominata dall'idea di Dio, gli ortodossi lo accusarono di ateismo. Bertrand Russell 1872 – 1970 L'Etica è esposta nello stile di Euclide, con definizioni, assiomi e teoremi: si suppone che quanto viene dopo l'assioma sia rigorosamente dimostrato attraverso un ragionamento deduttivo. Tutto ciò rende difficile la lettura di Spinoza. Bertrand Russell 1872 – 1970
45.(Sul suo discepolo Ludwig Wittgenstein) Una certa aria di misticismo l'avevo già sentita nel suo libro, ma sono rimasto sconcertato nello scoprire che è diventato un mistico, nel senso pieno del termine. Legge autori come Kierkegaard e Angelus Silesius e sta valutando seriamente l'idea di farsi monaco. Bertrand Russell 1872 – 1970 46.Pitagora ed Empedocle avvertono che tutti gli esseri viventi hanno eguali diritti, e proclamano che pene inespiabili sovrastano a coloro che rechino offesa a un vivente. Cicerone 106 a.C. – 43 a.C. 47. In questo mondo capriccioso, nulla è più capriccioso della fama presso i posteri. Una delle più notevoli vittime della mancanza di senno nella posterità è Zenone di Elea. Malgrado che abbia inventato quattro argomentazioni tutte smisuratamente sottili e profonde, la stupidità dei filosofi venuti dopo di lui proclamò che Zenone era null'altro che un ingegnoso giocoliere e le sue argomentazioni erano tutte sofismi. Dopo duemila anni di continua confutazione questi sofismi vennero nuovamente enunciati, e formarono la base della rinascita della matematica . Bertrand Russell 1872 – 1970 48.Secondo Plutarco, Zenone tentò di uccidere il tiranno Demilo e, avendo fallito, per non rivelare l'identità dei suoi complici, "con i suoi stessi denti si strappò la lingua e la sputò in faccia al tiranno" x. Periandro aveva sposato Liside, la figlia del tiranno di Epidauro, Procle; l'aveva ribattezza per la sua dolcezza Melissa. Con Melissa ebbe due figli, Cipsele (ritenuto indegno del potere) e Licofrone, simile al padre. La moglie era incinta per la terza volta quando, istigato da donne di Corinto, la uccise insieme al bambino. 49.Democrito, che 'l mondo a caso pone. Dante Alighieri (1265 – 1321 50.Beniamino Franklin era una di quelle persone che chiamiamo filosofi.Le sue massime erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi. Mark Twain 1835 – 1910 51.Adamo era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente, perché allora avrebbe mangiato il serpente. Mark Twain 1835 – 1910 52.Chiunque abbia vissuto abbastanza da capire cosa sia la vita, sa quale profondo debito di gratitudine dobbiamo ad Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Egli portò la morte nel mondo.Mark Twain 1835 – 1910 53.Montesquieu, il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a Adam Smith, e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe possedere) supera di cento cubiti i fisiocratici. John Maynard Keynes 1883 – 1946 x.De Maistre ed Edgar Poe mi hanno insegnato a ragionare. Baudelaire 1821 – 1867 x.Ma che importa l'eternità della dannazione a chi ha provato, in un secondo, l'infinito della gioia? Baudelaire 1821 – 1867 x. Quando si pensa a cos'era la poesia francese prima della sua (di Victor Hugo) comparsa, e quale ringiovanimento essa abbia avuto dopo di lui, quando si ponga mente un poco a quello che sarebbe stata senza la sua venuta; quanti sentimenti misteriosi e profondi che sono stati espressi sarebbero rimasti muti... Nessun artista è più adatto a mettersi in contatto con le forze della vita universale, più disposto a prendere incessantemente un bagno di natura. Baudelaire 1821 – 1867 x.Ipazia rappresentava il simbolo dell'amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio cominciò quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tentò di soffocare la ragione. Margherita Hack1922 – 2013 x. (su Ipazia)Tutte le conoscenze accessibili allo spirito umano, riunite in questa donna dall'eloquenza incantatrice, ne fecero un fenomeno sorprendente, e non dico tanto per il popolo, che si meraviglia di tutto, quanto per i filosofi stessi, che è difficile stupire. Denis Diderot 1713 – 1784
x. (su Ipazia)s'incontrava alquanto di frequente con Oreste, l'invidia mise in giro una calunnia su di lei presso il popolo della chiesa, e cioè che fosse lei a non permettere che Oreste si riconciliasse con il vescovo». Era il mese di marzo del 415, e correva la quaresima: un gruppo di cristiani «dall'animo surriscaldato, guidati da un predicatore di nome Pietro, si misero d'accordo e si appostarono per sorprendere la donna mentre faceva ritorno a casa. Tiratala giù dal carro, la trascinarono fino alla chiesa che prendeva il nome da Cesario; qui, strappatale la veste, la uccisero usando dei cocci. Dopo che l'ebbero fatta a pezzi membro a membro, trasportati i brandelli del suo corpo nel cosiddetto Cinerone, cancellarono ogni traccia bruciandoli. Questo procurò non poco biasimo a Cirillo e alla chiesa di Alessandria. Infatti stragi, lotte e azioni simili a queste sono del tutto estranee a coloro che meditano le parole di Cristo . Socrate Scolastico 380 circa – 440 circa
x.(Su Annibale) Ma in un uomo di tali qualità e valore, la contropartita era data da vizi immensi: una crudeltà mai vista in altra persona, una slealtà che lo rendeva peggiore della sua stessa origine cartaginese, disprezzo per le cose più vere e più sacre, spregio assoluto per gli dèi, per i giuramenti, per i vincoli religiosi. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C. x.Quando William Gladstone, politico britannico poi cancelliere dello Scacchiere (ministro delle finanze), chiese a Michael Faraday qual era il valore pratico di energia elettrica (1850) sembra che Faraday rispose: "Perché, signore, è probabile che presto lei sarà in grado di tassarla." x.Beniamino Franklin era una di quelle persone che chiamiamo filosofi. Fin dalla giovane età prostituì il suo talento per inventare massime e aforismi destinati ad affliggere i giovani di tutte le generazioni future. Le sue massime erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi. Mark Twain x.Dice Berto Wooster:"Jeeves, chi era quel tale che guardava qualche cosa, e questo gli ricordava un altro tale che guardava qualche cosa d'altro? Ho imparato quel passo a scuola ma non me lo ricordo più.» "Suppongo che il personaggio che lei ha in mente, signore, sia il poeta Keats il quale paragonava le sue emozioni quando aveva letto la versione di Omero redatta da Chapman con quelle del vigoroso Cortés quando con i suoi occhi d'aquila contemplò per la prima volta l'Oceano Pacifico."P. G. Wodehouse1881 – 1975 x.Dice Berto Wooster: "Avrei volentieri continuato la nostra conversazione (con Jeeves), ma sapevo che doveva voler tornare dal suo Spinoza.Senza dubbio lo avevo interrotto proprio mentre Spinoza stava per risolvere il mistero del corpo senza testa sul pavimento della biblioteca." P. G. Wodehouse1881 – 1975 x.Il ritratto di Winston Churchill dipinto da Graham Sutherland nel 1954 era stato pensato per essere esposto nel parlamento dopo la morte di Churchill, ma gli fu donato come un regalo personale ed egli lo portò a Chartwell, dove non fu mai esposto.Churchill o descrisse come "lurido" e "malevolo". Nel 1978 è stato riferito che Lady Churchill aveva distrutto il quadro dopo meno di un anno dal suo arrivo a Chartwell, per evitare di causare ulteriore dispiacere al marito. Lady Churchill distrusse anche precedenti ritratti che il marito non amava. Lady Churchill nascose il ritratto nelle cantine di Chartwell, e incaricò la sua segretaria e il fratello di lei di eliminarlo nel cuore della notte e bruciarlo in un luogo lontano. Molti commentatori si stupirono della distruzione di un'opera d'arte e Sutherland lo condannò come atto di vandalismo; altri difesero il diritto di Churchill di disporre degli oggetti di sua proprietà come meglio credesse. x.Cicerone, comunque, sbarcò e, recatosi nella sua villa, si coricò per riposare. Ma i corvi si appollaiarono qua e là sulla finestra in gran numero, con grande frastuono; uno di essi, poi, volò giù sul letto, afferrò col becco la veste con cui Cicerone si era coperto il volto, e a poco a poco la sfilò via. I servi, assistendo a uno spettacolo del genere, si rimproverarono di restare impotenti a guardare l'assassinio del loro padrone, senza difenderlo, mentre persino una bestiola cercava di soccorrerlo, prendendosi cura di lui, vittima di una sorte avversa: per questo, un po' con le preghiere, un po' con la forza, lo sollevarono di peso e lo trasportarono in lettiga fino al mare. Nel frattempo, sopraggiunsero i sicari: Erennio, un centurione, e Popillio, tribuno militare che, a suo tempo, Cicerone aveva difeso dall'accusa di parricidio. Con loro, un gruppetto di soldati. Trovando le porte serrate, le abbatterono a spallate, ma dentro Cicerone non c'era e i servi di casa ripetevano di non sapere dove fosse finito. Si racconta, però, che un giovinetto, a cui Cicerone aveva fatto da maestro negli studi letterari e scientifici, che formano l'uomo di condizione libera, liberto del fratello Quinto, di nome Filologo, rivelò al tribuno che l'oratore era diretto in lettiga verso il mare attraverso un percorso ombreggiato, segnato da alberi. Il tribuno, allora, presi con sé pochi uomini, fece di corsa il giro della casa, dirigendosi verso l'uscita; Erennio, invece, si lanciò in gran fretta lungo i viali. Cicerone se ne accorse e ordinò ai suoi servi di depositare la portantina a terra. Con un gesto che era solito fare, appoggiò il mento sulla mano sinistra e fissò lo sguardo in quello dei suoi assassini. I capelli erano sporchi e e arruffati, il volto segnato dalle preoccupazioni di quei giorni: quasi tutti i presenti preferirono coprirsi gli occhi, quando Erennio lo colpì a morte. Fu ucciso mentre protendeva il collo dalla lettiga. Aveva sessantaquattro anni. Quando il corpo scempiato di Cicerone venne portato a Roma, Antonio era casualmente impegnato nell'elezione di alcuni magistrati. Appena ne ebbe notizia e vide con i suoi occhi, levò un grido e disse che ora le proscrizioni erano finite davvero. 2. Comandò poi di porre testa e mani sopra i rostri che si trovano sulla tribuna degli oratori: uno spettacolo raccapricciante per i Romani, i quali credettero di vedere in quei tratti non il volto di Cicerone, ma l'immagine dell'animo di Antonio. Plutarco 46 circa – 120 d.C
x. Cassio Dione155-235 d.C. (autore di "Storia romana" in 80 libri) dice che, per vedersi attribuito con certezza il merito dell’efferato assassinio, Popillio «pose accanto alla testa dell’ucciso un ritratto che lo raffigurava cinto di corona, con un’iscrizione che ne ricordava il nome e il delitto compiuto» x.inoltre Cassio Dione riferisce che Fulvia, la moglie di Antonio, prese la testa, aprì la bocca, estrasse la lingua che aveva parlato contro il marito e la trafisse con lo spillone che usava per raccogliere i capelli. x. l'Areopago, incriminò Demostene accusato da Iperide di essere stato corrotto da Arpalo, tesoriere di Alessandro Magno,rifugiatosi ad Atene portando con sé una rilevante somma di danaro nel 324 a.C. Demostene fu condannato al pagamento di una pesante multa, per evitare la quale, fuggì a Calauria anche se fu presto richiamato in città. x.Archia(detto il "cacciatore degli esuli" è stato un attore tragico greco antico e un generale al servizio di Antipatro) venne, poi, a sapere che Demostene si trovava a Calauria, supplice del tempio di Poseidone; attraversò, quindi, quel braccio di mare con piccole barche a remi e, sbarcato con lancieri traci, lo invitò ad alzarsi in piedi e a recarsi con lui da Antipatro, promettendogli che non gli avrebbe fatto nulla di male. Ma Demostene, quella notte, aveva avuto in sogno una strana visione: gli era parso di gareggiare con Archia nel rappresentare una tragedia, ma, mentre aveva la meglio ed aveva conquistato l'attenzione del pubblico, usciva sconfitto per colpa di una regia e di un allestimento scenico insufficienti. Archia era lì che parlava, parlava e lo allettava con parole piene di affetto: e Demostene, tenendo fisso lo sguardo su di lui, sempre restando seduto, gli disse: "Tu, Archia, non mi hai convinto quando recitavi e non mi convinci adesso che fai promesse". Archia, allora, andò su tutte le furie e passò alle minacce. "Ora sì che parli come ti ispira l'oracolo macedone", disse Demostene, "prima, invece, stavi solo recitando. Aspetta un attimo, che mando due righe ai miei familiari". Detto ciò, si ritirò dentro il tempio; e lì, quasi volesse scrivere davvero, prese un foglio di papiro e accostò il calamo alla bocca, come faceva abitualmente quando rifletteva su cosa scrivere. Attese così qualche tempo, poi si coprì il capo con il mantello e abbassò la testa. Le guardie, schierate davanti alle porte, si prendevano gioco di lui, accusandolo di avere paura, e lo chiamavano imberbe femminuccia. Archia, sopraggiunto nella stanza, gli ordinava di alzarsi e di nuovo ripeteva i soliti discorsi, promettendogli la riconciliazione con Antipatro. Il veleno incominciava ad avere effetto: Demostene si accorse che si stava paralizzando e si scoprì il capo; poi, con lo sguardo sempre fisso su Archia, gli disse: "Non perderai certo l'occasione di recitare la parte di Creonte in questa tragedia e di gettare via il mio corpo insepolto. Poseidone, amico mio, mi ritiro ancora vivo dal tuo tempio, che non si è conservato puro per colpa di Antipatro e dei Macedoni". Così parlò e ordinò che lo si sostenesse, mentre già tremava e non si reggeva più sulle gambe; a stento uscì dal tempio e, arrivato sull'altare, cadde: con un gemito esalò l'ultimo respiro. Plutarco 46 circa – 120 d.C. x.Cento volte, leggendo Montaigne, pagina dopo pagina, si ha la sensazione che nostra res agitur (l'assunto ci riguarda), la sensazione che in esse sia espresso, meglio e più chiaramente di quanto io possa pensare, quelle che sono le preoccupazioni più profonde della mia anima in questo tempo. Non ho con me un libro, della letteratura o della filosofia, ma un uomo a cui sono fratello, un uomo che mi consiglia, che mi consola e mi mostra amicizia, un uomo che mi capisce e che capisco. Prendo in mano i Saggi e la carta stampata scompare nella penombra della stanza. Qualcuno respira, qualcuno vive con me, un estraneo è entrato a casa mia e già non è un estraneo ma qualcuno che sento amico. Quattrocento anni svaniscono come fumo: non è il seigneur de Montaigne, il gentiluomo di camera di un dimenticato re di Francia, non il signore del castello di Périgord che mi parla: egli ha tolto la gorgiera bianca plissettata, il cappello a punta e lo spadino, si è tolto la gloriosa catena dell’Ordine di San Michele dal collo. Non è più il sindaco di Bordeaux che mi viene a visitare, non il gentiluomo e non lo scrittore. È arrivato un amico, per consigliarmi e parlarmi di sé. Stefan Zweig 1881 – 1942 x.Il dramma della Germania è di non avere avuto un Montaigne. Che fortuna, per la Francia, aver cominciato con uno scettico! Emil Cioran 1911 – 1995 x. Montaigne, un saggio, non ha avuto posterità; Rousseau, un isterico, sommuove ancora le nazioni. Apprezzo solo i pensatori che non hanno ispirato nessun tribuno. Emil Cioran 1911 – 1995