DELITTO
1.Se tutti coloro che abbiamo ucciso col pensiero scomparissero davvero, la terra non avrebbe più abitanti. Emil Cioran 1911 – 1995
2.La notte era gravida di minacce e stava per sfociare nel delitto.
Tacito 55 – 120
x.Via, maledetta macchia! Via, dico… Ma chi avrebbe mai pensato, che quel vecchio avesse dentro tanto sangue? Macbeth
William Shakespeare 1564 – 1616
3.Ci sono dei crimini che diventano innocenti e persino gloriosi per il loro splendore, il loro numero e la loro grandezza spropositata: perciò i furti pubblici sono astuzie e l'iniquo appropriarsi di province si chiama conquista. François de La Rochefoucauld 1613-1680
38.Si possono fondare imperi gloriosi sul delitto, e nobili religioni sull'impostura. Baudelaire 1821 – 1867
4.Le colpe dello scassinatore sono le virtù del finanziere. George Bernard Shaw 1856-1950
5.La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti. Pur se ti reputi bastevolmente fortunato e crudele per aspirare a questa gloria, pensi tu che i tempi te ne porgano i mezzi? Ugo Foscolo 1778 – 1827
6.Così, in molti casi, i più grandi delitti appaiono compatibili con la pietà e con la devozione superstiziosa. Così pure appare scorretto trarre qualsiasi netta conclusione a favore della moralità di un uomo dal fervore o dalla assiduità delle sue pratiche religiose, anche se è in buona fede. Anzi, i delitti più terribili alimentano i terrori superstiziosi e il fanatismo religioso. David Hume 1711 – 1776
7.Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore. ( cui prodest scelus, is fecit ) Seneca 4 a.C. – 65
8.Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Seneca 4 a.C. – 65
9.Mafia tempora currunt. Marcello Marchesi 1912 – 1978
10.Mala tempora currunt sed peiora parantur. Stiamo vivendo brutti tempi , ma si preparano tempi peggiori. Cicerone
11.L'assassinio è la forma estrema di censura. George Bernard Shaw 1856-1950
12.Le colpe dello scassinatore sono le virtù del finanziere. George Bernard Shaw 1856-1950
13.Credo che non esista niente – neppure il crimine – maggiormente contrario alla poesia, alla filosofia e alla vita stessa che questa incessante smania per il business. Henry David Thoreau 1817 – 1862
14.Nessun delitto può trovare un motivo scusante. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
15.Nessun delitto è volgare, ma tutte le volgarità sono un delitto. La volgarità è la condotta degli altri. Oscar Wilde 1854 – 1900
16.Ci sono persone stranamente congegnate. criminali, per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto. William Somerset Maugham 1874 – 1965
17.La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto. Karl Raimund Popper 1902-1994
18.Se la gandhiana strategia della resistenza non violenta, così potente ed efficace, si fosse scontrata con un diverso avversario – la Russia di Stalin , la Germania di Hitler, oppure il Giappone di prima della guerra, anziché l'Inghilterra – il risultato non sarebbe stato la decolonizzazione, ma il massacro e la sottomissione. Hannah Arendt 1906 – 1975
19.Il sapone e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali. Mark Twain 1835 – 1910
20.Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti; giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l'onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. Ugo Foscolo 1778 – 1827
21.Al momento del confronto il cadavere non ha saputo riconoscere il proprio assassino. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
22.I roghi non illuminano le tenebre. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
23.Il gambero arrossisce dopo la morte. Che finezza esemplare, in una vittima! Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
24.Quando Caino uccise Abele, e quest'ultimo non reagì, si ebbe il primo precedente. "La vittima morta non presenta appello." Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
25.Che cos'è la guerra? un omicidio collettivo, di gruppo, una forma di brigantaggio tanto più infame quanto più estesa. Erasmo da Rotterdam 1466/1469 – 1536
26.Il più grande dei crimini, almeno il più distruttivo e di conseguenza il più contrario al fine della natura, è la guerra; ma non vi è alcun aggressore che non colori questo misfatto con il pretesto della giustizia. Voltaire 1694-1778
27.I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell'assassinio. Voltaire 1694-1778
28. Cosa ha prodotto dunque il sangue di tanti milioni di uomini, il saccheggio di tante città? Nulla di grande, nulla di considerevole (...) quasi tutta la Storia non è che una lunga sequenza di inutili atrocità. Voltaire 1694-1778
29.Permettendo l'uomo, la natura ha commesso molto più che un errore di calcolo: ha commesso un attentato contro se stessa. Emil Cioran 1911 – 1995
30.Nulla di più triste di una bassezza che non ha dato i suoi frutti.
Karl Kraus 1874 – 1936
31.L'uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose in fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo. Eric Fromm 1900 – 1980
x. La spada è un delitto, come la pena di morte è un abuso, come la conquista è una ingiuria. Facciamo nostri i frutti della terra dove nascemmo, per farne libero scambio con altri. Facciamo della guerra un anacronismo, e del lavoro un inno allo Eterno. Quando le campane e i cannoni saranno divenuti macchine produttrici, il dispotismo disarmato tornerà nell'ombra donde uscì, per la disperazione degli uomini, e l'alba della felicità biancheggerà l'orizzonte, per irradiar quindi l'orbe universo.
32.Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri? Voltaire 1694-1778
33.Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle. Voltaire 1694-1778
34.(Sulla caccia alle streghe) (...) verso la fine del XVI secolo, Flade, rettore dell'università di Treviri, nonché supremo giudice della corte elettorale, dopo aver condannato un numero indefinito di streghe, iniziò a pensare che forse le loro confessioni fossero dovute al desiderio di evitare la tortura della ruota, e di conseguenza si dimostrò restio a condannarle. Fu accusato di essersi venduto a Satana e sottoposto alle stesse torture che aveva inflitto in precedenza alle sue vittime. Come loro, confessò la propria colpa, e nel 1589 fu prima strangolato e poi bruciato. Bertrand Russell 1872 – 1970
35.le streghe furono persone realmente esistenti condannate dalla gerarchia ecclesiastica che si sentiva minacciata dal loro potere. Infatti potere è una parola chiave per capire perché furono scelte per questo orribile fato certe donne e non altre. Gli autori del Malleus Maleficarum asserirono che, tra le donne, le levatrici sorpassavano in malvagità tutte le altre. Come evidenzia Michelet, c'è ragione di credere che le levatrici e le guaritrici fossero grandemente temute dalla Chiesa perché il loro potere minacciava la supremazia del clero.Mary Daly 1928 – 2010
36.Quando la giustizia penale condanna un innocente è un assassinio giuridico e il più orribile di tutti. Quando si punisce con la morte un crimine che nelle altre nazioni prevede castighi più leggeri la giustizia penale è crudele e non politica. (...) è altrettanto assurdo e crudele punire le violazioni degli usi acquisiti in un paese, i delitti commessi contro l’opinione comune e coloro che non hanno fatto alcun male fisico con lo stesso supplizio col quale si puniscono i parricidi e gli avvelenatori. Voltaire 1694-1778
37.Se un cannibale quando mangia si serve del coltello e della forchetta, si tratta d'un progresso? Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
39.Trent'anni fa ho visto a Parigi decapitare un uomo con la ghigliottina, in presenza di migliaia di spettatori. Sapevo che si trattava di un pericoloso malfattore; conoscevo tutti i ragionamenti che gli uomini hanno messo per iscritto nel corso di tanti secoli per giustificare azioni di questo genere; sapevo che tutto veniva compiuto consapevolmente, razionalmente; ma nel momento in cui la testa e il corpo si separarono e caddero diedi un grido e compresi, non con la mente, non con il cuore, ma con tutto il mio essere, che quelle razionalizzazioni che avevo sentito a proposito della pena di morte erano solo funesti spropositi e che, per quanto grande possa essere il numero delle persone riunite per commettere un assassinio e qualsiasi nome esse si diano, l'assassinio è il peccato più grave del mondo, e che davanti ai miei occhi veniva compiuto proprio questo peccato. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
x....la truffa è una trasformazione evolutiva, civile, se si vuole, del delitto, che ha perduto tutta la crudeltà, la durezza dell'uomo primitivo di cui il reo-nato è l'immagine, sostituendovi quell'avidità, quell'abito della menzogna, che vanno sventuratamente diventando un costume, una tendenza generale, salvo che in costoro è più concentrata e con intenti più dannosi (...) Invero se passiamo dalle vallate remote alle città e dalle città piccole alle capitali, vediamo, dal più piccolo al più grande, farsi sempre più gigante la menzogna commerciale, la truffa, insomma, in piccola scala; e nelle società più elevate, sotto forma di Banche per azioni, la truffa vera, gigantesca, è in permanenza alle spalle dei gonzi, garantita coi nomi più altisonanti e più venerati se non venerabili. Cesare Lombroso 1835 – 1909
2.La notte era gravida di minacce e stava per sfociare nel delitto.
Tacito 55 – 120
x.Via, maledetta macchia! Via, dico… Ma chi avrebbe mai pensato, che quel vecchio avesse dentro tanto sangue? Macbeth
William Shakespeare 1564 – 1616
3.Ci sono dei crimini che diventano innocenti e persino gloriosi per il loro splendore, il loro numero e la loro grandezza spropositata: perciò i furti pubblici sono astuzie e l'iniquo appropriarsi di province si chiama conquista. François de La Rochefoucauld 1613-1680
38.Si possono fondare imperi gloriosi sul delitto, e nobili religioni sull'impostura. Baudelaire 1821 – 1867
4.Le colpe dello scassinatore sono le virtù del finanziere. George Bernard Shaw 1856-1950
5.La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti. Pur se ti reputi bastevolmente fortunato e crudele per aspirare a questa gloria, pensi tu che i tempi te ne porgano i mezzi? Ugo Foscolo 1778 – 1827
6.Così, in molti casi, i più grandi delitti appaiono compatibili con la pietà e con la devozione superstiziosa. Così pure appare scorretto trarre qualsiasi netta conclusione a favore della moralità di un uomo dal fervore o dalla assiduità delle sue pratiche religiose, anche se è in buona fede. Anzi, i delitti più terribili alimentano i terrori superstiziosi e il fanatismo religioso. David Hume 1711 – 1776
7.Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore. ( cui prodest scelus, is fecit ) Seneca 4 a.C. – 65
8.Il delitto coronato dal successo prende il nome di virtù.
Seneca 4 a.C. – 65
9.Mafia tempora currunt. Marcello Marchesi 1912 – 1978
10.Mala tempora currunt sed peiora parantur. Stiamo vivendo brutti tempi , ma si preparano tempi peggiori. Cicerone
11.L'assassinio è la forma estrema di censura. George Bernard Shaw 1856-1950
12.Le colpe dello scassinatore sono le virtù del finanziere. George Bernard Shaw 1856-1950
13.Credo che non esista niente – neppure il crimine – maggiormente contrario alla poesia, alla filosofia e alla vita stessa che questa incessante smania per il business. Henry David Thoreau 1817 – 1862
14.Nessun delitto può trovare un motivo scusante. Tito Livio 59 a.C. – 17 d.C.
15.Nessun delitto è volgare, ma tutte le volgarità sono un delitto. La volgarità è la condotta degli altri. Oscar Wilde 1854 – 1900
16.Ci sono persone stranamente congegnate. criminali, per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto. William Somerset Maugham 1874 – 1965
17.La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto. Karl Raimund Popper 1902-1994
18.Se la gandhiana strategia della resistenza non violenta, così potente ed efficace, si fosse scontrata con un diverso avversario – la Russia di Stalin , la Germania di Hitler, oppure il Giappone di prima della guerra, anziché l'Inghilterra – il risultato non sarebbe stato la decolonizzazione, ma il massacro e la sottomissione. Hannah Arendt 1906 – 1975
19.Il sapone e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali. Mark Twain 1835 – 1910
20.Gli amori della moltitudine sono brevi ed infausti; giudica, più che dall'intento, dalla fortuna; chiama virtù il delitto utile, e scelleraggine l'onestà che le pare dannosa; e per avere i suoi plausi conviene o atterrirla, o ingrassarla, e ingannarla sempre. Ugo Foscolo 1778 – 1827
21.Al momento del confronto il cadavere non ha saputo riconoscere il proprio assassino. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
22.I roghi non illuminano le tenebre. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
23.Il gambero arrossisce dopo la morte. Che finezza esemplare, in una vittima! Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
24.Quando Caino uccise Abele, e quest'ultimo non reagì, si ebbe il primo precedente. "La vittima morta non presenta appello." Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
25.Che cos'è la guerra? un omicidio collettivo, di gruppo, una forma di brigantaggio tanto più infame quanto più estesa. Erasmo da Rotterdam 1466/1469 – 1536
26.Il più grande dei crimini, almeno il più distruttivo e di conseguenza il più contrario al fine della natura, è la guerra; ma non vi è alcun aggressore che non colori questo misfatto con il pretesto della giustizia. Voltaire 1694-1778
27.I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell'assassinio. Voltaire 1694-1778
28. Cosa ha prodotto dunque il sangue di tanti milioni di uomini, il saccheggio di tante città? Nulla di grande, nulla di considerevole (...) quasi tutta la Storia non è che una lunga sequenza di inutili atrocità. Voltaire 1694-1778
29.Permettendo l'uomo, la natura ha commesso molto più che un errore di calcolo: ha commesso un attentato contro se stessa. Emil Cioran 1911 – 1995
30.Nulla di più triste di una bassezza che non ha dato i suoi frutti.
Karl Kraus 1874 – 1936
31.L'uomo moderno crede di perdere qualcosa – il tempo – quando non fa le cose in fretta; eppure non sa che cosa fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo. Eric Fromm 1900 – 1980
x. La spada è un delitto, come la pena di morte è un abuso, come la conquista è una ingiuria. Facciamo nostri i frutti della terra dove nascemmo, per farne libero scambio con altri. Facciamo della guerra un anacronismo, e del lavoro un inno allo Eterno. Quando le campane e i cannoni saranno divenuti macchine produttrici, il dispotismo disarmato tornerà nell'ombra donde uscì, per la disperazione degli uomini, e l'alba della felicità biancheggerà l'orizzonte, per irradiar quindi l'orbe universo.
32.Del resto, noi cessiamo presto di commuoverci per la morte spaventosa degli animali riservati alla nostra tavola. I bambini, che piangono la morte del primo pollo che vedono sgozzare, la seconda volta ridono. Infine, è fin troppo certo che quella spaventosa carneficina messa senza posa in mostra nelle nostre beccherie e nelle nostre cucine non ci sembra un male: anzi, consideriamo quell'orrore, spesso pestilenziale, come una benedizione del Signore; e possediamo ancor oggi preghiere in cui lo si ringrazia di quegli assassinii. Eppure, c'è forse qualcosa di più abominevole del nutrirsi continuamente di cadaveri? Voltaire 1694-1778
33.Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle. Voltaire 1694-1778
34.(Sulla caccia alle streghe) (...) verso la fine del XVI secolo, Flade, rettore dell'università di Treviri, nonché supremo giudice della corte elettorale, dopo aver condannato un numero indefinito di streghe, iniziò a pensare che forse le loro confessioni fossero dovute al desiderio di evitare la tortura della ruota, e di conseguenza si dimostrò restio a condannarle. Fu accusato di essersi venduto a Satana e sottoposto alle stesse torture che aveva inflitto in precedenza alle sue vittime. Come loro, confessò la propria colpa, e nel 1589 fu prima strangolato e poi bruciato. Bertrand Russell 1872 – 1970
35.le streghe furono persone realmente esistenti condannate dalla gerarchia ecclesiastica che si sentiva minacciata dal loro potere. Infatti potere è una parola chiave per capire perché furono scelte per questo orribile fato certe donne e non altre. Gli autori del Malleus Maleficarum asserirono che, tra le donne, le levatrici sorpassavano in malvagità tutte le altre. Come evidenzia Michelet, c'è ragione di credere che le levatrici e le guaritrici fossero grandemente temute dalla Chiesa perché il loro potere minacciava la supremazia del clero.Mary Daly 1928 – 2010
36.Quando la giustizia penale condanna un innocente è un assassinio giuridico e il più orribile di tutti. Quando si punisce con la morte un crimine che nelle altre nazioni prevede castighi più leggeri la giustizia penale è crudele e non politica. (...) è altrettanto assurdo e crudele punire le violazioni degli usi acquisiti in un paese, i delitti commessi contro l’opinione comune e coloro che non hanno fatto alcun male fisico con lo stesso supplizio col quale si puniscono i parricidi e gli avvelenatori. Voltaire 1694-1778
37.Se un cannibale quando mangia si serve del coltello e della forchetta, si tratta d'un progresso? Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
39.Trent'anni fa ho visto a Parigi decapitare un uomo con la ghigliottina, in presenza di migliaia di spettatori. Sapevo che si trattava di un pericoloso malfattore; conoscevo tutti i ragionamenti che gli uomini hanno messo per iscritto nel corso di tanti secoli per giustificare azioni di questo genere; sapevo che tutto veniva compiuto consapevolmente, razionalmente; ma nel momento in cui la testa e il corpo si separarono e caddero diedi un grido e compresi, non con la mente, non con il cuore, ma con tutto il mio essere, che quelle razionalizzazioni che avevo sentito a proposito della pena di morte erano solo funesti spropositi e che, per quanto grande possa essere il numero delle persone riunite per commettere un assassinio e qualsiasi nome esse si diano, l'assassinio è il peccato più grave del mondo, e che davanti ai miei occhi veniva compiuto proprio questo peccato. Lev Nikolàevič Tolstòj 1828 – 1910
x....la truffa è una trasformazione evolutiva, civile, se si vuole, del delitto, che ha perduto tutta la crudeltà, la durezza dell'uomo primitivo di cui il reo-nato è l'immagine, sostituendovi quell'avidità, quell'abito della menzogna, che vanno sventuratamente diventando un costume, una tendenza generale, salvo che in costoro è più concentrata e con intenti più dannosi (...) Invero se passiamo dalle vallate remote alle città e dalle città piccole alle capitali, vediamo, dal più piccolo al più grande, farsi sempre più gigante la menzogna commerciale, la truffa, insomma, in piccola scala; e nelle società più elevate, sotto forma di Banche per azioni, la truffa vera, gigantesca, è in permanenza alle spalle dei gonzi, garantita coi nomi più altisonanti e più venerati se non venerabili. Cesare Lombroso 1835 – 1909