PAROLA
x.Non sa parlare chi non sa tacere. Pittaco di Mitilene 650 a.C.
x.Certamente l’esistenza umana sarebbe molto più felice se negli uomini la capacità di tacere fosse pari a quella di parlare. Ma l’esperienza insegna fin troppo bene che gli uomini non governano nulla con maggior difficoltà che la lingua. Benedetto Spinoza 1632-1677
x.La diversa interpretazione delle medesime parole da parte di esseri di mentalità dissimile è stata una causa frequente di lotte storiche. Gustave Le Bon 1841 – 1931
15.Tutti i libri dei cristiani, si legga l'Antico o il Nuovo Testamento, non proclamano altro che la pace e l'unità degli animi:e invece tutta la vita dei cristiani non è in altro occupata se non nella guerra. Erasmo 1466-1536
x.In molti uomini la parola precede il pensiero. Essi sanno solamente quel che pensano dopo aver sentito ciò che dicono. Gustave Le Bon 1841 – 1931
1.Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la vita ideale. Mark Twain 1835 – 1910
x.Unico spiraglio di luce in tanta tristezza erano i miei libri; fui fedele a loro com'essi eran rimasti fedeli a me e li rilessi da cima a fondo non so quante volte. Charles Dickens 1812 – 1870
x.Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza di mente fu quella di colui che s’immaginò di trovar modo di comunicare i suoi piú reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? parlare con quelli che son nell’Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno se non di qua a mille e dieci mila anni? e con qual facilità? con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta. Galileo Galilei 1564 – 1642
x.La parola è l'ombra dell'azione. Democrito 460 a.C. – 360 a.C
x.Il pensiero è il fiore, il linguaggio il boccio, l'azione il frutto. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x...le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre. Carlo Levi 1902 – 1975
x.La materia dei libri par cosa di poco momento perché tutta di parole; ma da quelle parole vengono le opinioni del mondo, che causano le parzialità, le sedizioni e finalmente le guerre. Sono parole, sì, ma che in conseguenza tirano seco eserciti armati. Paolo Sarpi 1552 – 1623
x.Harriet Elizabeth Beecher Stowe 1811 – 1896 è l' autrice del romanzo "La capanna dello zio Tom". Suo figlio scrisse che quando Abramo Lincoln incontrò la signora Stowe all'inizio della guerra civile, dichiarò:" Allora questa è la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra".
x.Klemens von Metternich, 1773 – 1859, dichiarò che il libro "Le mie prigioni" di Silvio Pellico" recò più danno all'Austria che una battaglia perduta o cento mazziniani frenetici".
x.Anche un cretino può scrivere un saggio e non viceversa. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Io Puskin ho scritto "Le lettere". Voi signori professori, critici, editori siete i postini, soltanto i postini. Aleksandr Sergeevic Puškin 1799 – 1837
x.L'educazione dovrebbe inculcare l'idea che l'umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione. Bertrand Russell 1872 – 1970
x.Le parole sono per i pensieri quel che è l'oro per i diamanti: necessario per metterli in opera, ma ce ne vuol poco. voltaire
1.Tutto ciò che può essere detto, può essere detto chiaramente. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
x.la vera eloquenza consiste nel dire il necessario e soltanto il necessario. François de La Rochefoucauld 1613 – 1680
x.La vera eloquenza si prende gioco dell'eloquenza; la vera morale si prende gioco della morale. Blaise Pascal 1623 – 1662
x.Fra due parole bisogna scegliere la minore. Paul Valéry 1871 – 1945
xx.Al saggio basta una parola sola. Tito Maccio Plauto 255 a.C. – 184 a.C.
x. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. Gesù (Matteo5,37)
x.La brevita' e' l'anima del senno, e il parlar troppo un fronzolo esteriore. William Shakespeare
x.Molte parole non indicano mai molta sapienza. Talete di Mileto 640 a.C./625 a.C. circa – 548 a.C./545 a.C. circa
x.L'estremo piacere che proviamo nel parlare di noi stessi deve farci temere di non darne affatto a chi ci ascolta. François de La Rochefoucauld 1613 – 1680
x.x.Non gesticolare mentre parli, altrimenti sembri un matto. Chilone di Sparta VI sec a.C.
x.Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà. Epitteto 50 d.C. – 130 d.C.
x.Guardati bene dal dire tutto quel che tu sai. Solone di Atene 640 a.C. - 559 a.C.
x.Ascolta molto e parla poco. Cleobulo da Lindo 600 a.C.
x.La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno. Zenone di Cizio 333 a.C. – 264 a.C.
x.Quello che la gente dice, quello che la gente fa e ciò che la gente dice di fare sono cose completamente diverse. Margaret Mead 1901 – 1978
x.Il parlar che io preferisco è quello semplice e schietto, sia che io scriva sia che io parli. Michel de Montaigne 1533 – 1592
xx. Trastulli di bimbi le opinioni umane . Eraclito 535 a.C. – 475 a.C.
x.Un nuovo vocabolo è come un seme fresco gettato nel terreno della discussione. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
xx.Non vorrei, con questo mio scritto, risparmiare ad altri la fatica di pensare. Ma, se fosse possibile, stimolare qualcuno a pensare da sé. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
x.Io credo che un libro debba essere davvero una ferita, che debba cambiare in qualche modo la vita del lettore. Il mio intento, quando scrivo un libro, è di svegliare qualcuno, di fustigarlo. Poiché i libri che ho scritto sono nati dai miei malesseri, per non dire dalle mie sofferenze, è proprio questo che devono trasmettere in qualche maniera al lettore. No, non mi piacciono i libri che si leggono come si legge un giornale: un libro deve sconvolgere tutto, rimettere tutto in discussione. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Non mi interessa scrivere per diletto ciò che altri per diletto leggerà. Mio obiettivo sono la vita e i problemi umani con tutti i loro inconvenienti e le loro difficoltà. Francis Bacon 1561 – 1626
x.I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
x. Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domani. Don Lorenzo Milani 1923 – 1967
x.Ho sempre rimpianto di aver interrotto la mia educazione in quinta elementare. È piuttosto dura quando ti trovi lì nel gran mondo e cerchi di affettare un atteggiamento sofisticato. La padrona di casa potrebbe snocciolare teorie di Schopenhauer e Kafka. Tu al massimo potresti spingerti alla tabellina del sette. Groucho Marx 1890 – 1977
x.Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione − compresi i segni del contesto interpersonale − influenza il comportamento. Paul Watzlawick 1921 − 2007
x.Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale. Longanesi 1905 – 1957
7.Non credete alle favole! Erano vere. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
3.Sotto nome diverso la favola di te parla. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
x.Favola(s.f.): una piccola bugia per illustrare qualche importante verità.
Ambrose Bierce 1842 – 1914
4.Mi sforzo di essere conciso e divento oscuro. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
x.Vorrei essere uno di quegli uomini che avevano poche cose da dire e che le hanno dette in poche parole. Jules Renard 1864 – 1910
x.Solo i grandi maestri di stile sanno essere oscuri. Oscar Wilde 1854 – 1900
5.Se volete scrivere, scegliete un argomento pari alle vostre forze. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
x.La mia letteratura è come una serie di lettere indirizzate a me stesso, che io vi permetto di leggere. Jules Renard 1864 – 1910
x.Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico. Oscar Wilde 1854 – 1900
x.Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti. Jules Renard 1864 – 1910
x.La mano che scrive deve cercare di ignorare sempre l'occhio che legge. Jules Renard 1864 – 1910
x.Accade invece che, quando ci si trovi in disaccordo su qualche punto, e quando l'uno non riconosca che l'altro parli bene e con chiarezza, ci si infuria, e ciascuno pensa che l'altro parli per invidia nei propri confronti, facendo a gara per avere la meglio e rinunciando alla ricerca sull'argomento proposto nella discussione.Socrate 470 a.C. – 399 a.C.
x.Non si può guarire del mal dello scrivere se non ammalandosi veramente, mortalmente, e morendo. Jules Renard 1864 – 1910
6.Il buon senso è il principio e la fonte dello scrivere. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
7.Ottiene la generale approvazione chi unisce l'utile al dolce, dilettando e istruendo al tempo stesso il lettore. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
8.Sfogliate di notte e di giorno gli esemplari greci. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
9.Qualche volta s'addormenta anche il buon Omero. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
10.La parola detta non sa tornare indietro. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
11.Fuggi le chiacchiere, per non essere reputato un loro fomentatore: a nessuno nuoce aver taciuto, nuoce aver parlato. Catone il censore 234 a.C. – 149 a.C.
12.Se padroneggi l'argomento, le parole seguiranno. Rem tene, verba sequentur. Catone il censore 234 a.C. – 149 a.C.
x.Per quanti uomini la lettura d'un libro è stata l'inizio d'una nuova era nella loro vita! Henry David Thoreau 1817 – 1862
x.I libri ci offrono un godimento molto profondo, ci parlano, ci danno consigli e ci si congiungono, vorrei dire, di una loro viva e penetrante familiarità. Francesco Petrarca 1304 – 1374
x.I libri fecero diventare dotti alcuni, altri pazzi. Francesco Petrarca 1304 – 1374
x.(I libri)Ora questi, ora quelli io interrogo, ed essi mi rispondono, e per me cantano e parlano; e chi mi svela i segreti della natura, chi mi dà ottimi consigli per la vita e per la morte, chi narra le sue e le altrui chiare imprese, richiamandomi alla mente le antiche età. E v'è chi con festose parole allontana da me la tristezza e scherzando riconduce il riso sulle mie labbra; altri m'insegnano a sopportar tutto, a non desiderar nulla, a conoscer me stesso, maestri di pace, di guerra, d'agricoltura, d'eloquenza, di navigazione; essi mi sollevano quando sono abbattuto dalla sventura, mi frenano quando insuperbisco nella felicità, e mi ricordano che tutto ha un fine, che i giorni corron veloci e che la vita fugge. E di tanti doni, piccolo è il premio che mi chiedono: di aver libero accesso alla mia casa e di viver con me, dacché la nemica fortuna ha lasciato loro nel mondo rari rifugi e pochi e pavidi amici. Francesco Petrarca 1304 – 1374
13.Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa. Cioran 1911 – 1995
x.Non ho niente da dire, ma lo devo dire. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Occorre prendere per il collo l'idea che viene a tiro e schiacciarla subito sulla carta. Jules Renard 1864 – 1910
x. Ho scritto queste storie perché sono storie vere e perché mi piacevano. Ma le sentine della letteratura hanno considerato i miei personaggi con la stupidità delle duchesse che si divertono coi contadini e li compiangono. Queste storie sono pubblicate ed io non le posso più riprendere, ma non sottometterò più al contatto degradante della gente perbene questi bravi esseri fatti di allegria e di bontà, di cortesia ben superiore a tutte le smancerie. Se ho causato loro dei torti raccontando qualcosa delle loro storie, me ne dispiace. Ciò non avverrà più. Adios, monte! John Steinbeck 1902 – 1968
14.Le parole possono essere paragonate ai raggi X; se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano. Aldous Huxley 1894 – 1963
x.Io credo che un libro debba essere davvero una ferita, che debba cambiare in qualche modo la vita del lettore. Il mio intento, quando scrivo un libro, è di svegliare qualcuno, di fustigarlo. Poiché i libri che ho scritto sono nati dai miei malesseri, per non dire dalle mie sofferenze, è proprio questo che devono trasmettere in qualche maniera al lettore. No, non mi piacciono i libri che si leggono come si legge un giornale: un libro deve sconvolgere tutto, rimettere tutto in discussione. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi. Franz Kafka 1883 − 1924
x.Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra ricchezza rispetto all'analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime. Ricordiamo, insieme ai nostri giochi d'infanzia, quelli di Proust, abbiamo spasimato per il nostro amore ma anche per quello di Piramo e Tisbe, abbiamo assimilato qualcosa della saggezza di Solone, abbiamo rabbrividito per certe notti di vento a Sant'Elena e ci ripetiamo, insieme alla fiaba che ci ha raccontato la nonna, quella che aveva raccontato Sheherazade. Umberto Eco 1932 – 2016
28.Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. ray bradbury 1920 – 1992
x.Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza d'essere ancora felice. Jules Renard 1864 – 1910
x.Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che lo cita. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x.Immortalità. Ho notato che non appena uno scrittore si avvicina a questo tema, inizia subito a citare. Odio le citazioni. Dimmi ciò che sai tu.
Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x.I libri sono riserve di grano da ammassare per l'inverno dello spirito. M. Yourcenair
x.Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe il cerchio degli uomini la cui compagnia è gradita. Ludwig Feuerbach 1804 – 1872
x.La cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell'avversa. Aristotele 384/3 a.C. – 322 a.C.
x.La conoscenza è sintomo di benessere, l'ignoranza è sintomo di povertà. (Ali ibn Abi-Talib)
16.Lo scrittore che accetta, in tutto o in parte, di seguire la disciplina di un partito politico è posto prima o dopo davanti all'alternativa: sottomettersi o tacere. George Orwell 1903 – 1950
17.Ma, che lo ammetta o no, qualsiasi scrittore, e in primo luogo qualsiasi romanziere, ha un suo «messaggio» che ne influenza l'intera opera fin nei minimi particolari. Tutta l'arte è propaganda. George Orwell 1903 – 1950
18.Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare "lui" perché ti costringe a pensare. George Orwell 1903 – 1950
19.Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire. George Orwell 1903 – 1950
20.Chiunque comprenda il ruolo centrale che la letteratura svolge nello sviluppo della storia umana, deve anche comprendere che la resistenza al totalitarismo, sia esso imposto dall'esterno o dall'interno, è questione di vita o di morte. George Orwell 1903 – 1950
21.Quanto più uno è ignorante tanto più è audace e pronto a scrivere. Spinoza 1632-1677
22.Il più mediocre libertino ha sognato sultane; ogni notaio si porta dentro le macerie di un poeta. Gustave Flaubert 1821 – 1880
23.La parola umana è come una caldaia incrinata su cui battiamo musica per far ballare gli orsi, quando vorremmo commuovere le stelle. Gustave Flaubert 1821 – 1880
x.Benedetto è l'uomo che, non avendo nulla da dire, si astiene dal dimostrare con le parole l'evidenza del fatto. George Eliot
x.La parola più vera, la parola più esatta, quella più densa di significato è la parola «nulla». Jules Renard 1864 – 1910
x.Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere. Mark Twain 1835 – 1910
x.Non ho mai approvato né gli errori del suo libro, né le verità banali che afferma con enfasi. Però ho preso fortemente le sue difese, quando uomini assurdi lo hanno condannato. Voltaire
24.Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos'altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita. ray bradbury 1920 – 1992
25.«Non sono i libri che vi mancano, ma alcune delle cose che un tempo erano nei libri. Le stesse cose potrebbero essere diffuse e proiettate da radio e televisori. Ma ciò non avviene. No, no, non sono affatto i libri le cose che andate cercando. Prendetele dove ancora potete trovarle, in vecchi dischi, in vecchi film e nei vecchi amici; cercatele nella natura e cercatele soprattutto in voi stesso.» ray bradbury 1920 – 1992
79.Gloria e merito di alcuni è scrivere bene; e di altri non scrivere affatto. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
26.I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano. ray bradbury 1920 – 1992
27.Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l'arma. Castriamo la mente dell'uomo. ray bradbury 1920 – 1992
x.Ogni libro (...) dato alle fiamme illumina il mondo. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
35.Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere. Ennio Flaiano 1910-1972
33.Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni. Ennio Flaiano 1910-1972
x.La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. Arthur Schopenhauer 1778-1860
38.Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo. Emil Cioran 1911 – 1995
x.Per necessità, per naturale propensione, per il piacere di farlo, tutti noi citiamo. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x.E poi, a poco a poco, i romanzi cederanno il passo ai diari, alle autobiografie: libri avvincenti, purché chi li scrive sappia scegliere, fra ciò che egli chiama le sue esperienze, quella che davvero è esperienza, e il modo per raccontare veramente la verità. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x.Il pensiero è il fiore, il linguaggio il boccio, l'azione il frutto. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
x.La lingua è la veste del pensiero. Samuel Johnson
x.Quando gli occhi dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
1.Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. Ray Bradbury 1920 – 1992
29.«Più sport per ognuno, spirito di gruppo, divertimento, svago, distrazioni, e tu così non pensi, no? Organizzare, riorganizzare, superorganizzare super-super-sport! Più vignette umoristiche, più fumetti nei libri! Più illustrazioni, ovunque! La gente assimila sempre meno. Tutti sono sempre più impazienti, più agitati e irrequieti. Le autostrade e le altre strade d'ogni genere sono affollate di gente che va un po' da per tutto, ovunque, ed è come se non andasse in nessun posto. I profughi della benzina, gli erranti del motore a scoppio. Ray Bradbury 1920 – 1992
x.Sogno che un giorno nessuno farà più goal in tutto il mondo. Eugenio Montale 1896 – 1981
30.Risparmia le parole. Ognuna potrebbe essere la tua ultima. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
31.Quando, dopo aver letta qualche opera di autore sconosciuto, la troviamo interessante e degna di osservazione, siamo tosto spinti dalla curiosità a ricercarne lo scrittore. Avendone rilevato il carattere dall'opera stessa, bramiamo avere un nome a cui applicarlo. Ci duole d'ignorar quello di una persona che c'interessa, e di dover lodare e stimare un Essere anonimo e sconosciuto. Giacomo Leopardi 1798-1837
32.I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri. È quasi impossibile pensare senza parlare. (...) Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono. George Orwell 1903 – 1950
34.Era addetto a leggere articoli e racconti in un giornale letterario. Ricevette una lettera d'amore: non gli piacque ma, con qualche taglio e rifacendo la fine, poteva andare. Ennio Flaiano 1910-1972
116.Persino nel suo silenzio c'erano errori linguistici. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
37.Forse non ci sono giorni della nostra fanciullezza che abbiamo vissuto più pienamente di quelli che crediamo invece di aver trascorso senza viverli: cioè quelli trascorsi con un buon libro. Marcel Proust 1871 – 1922
Emil Cioran 1911 – 1995
42.Gli storici sono persone che scrivono troppo male per poter scrivere su un quotidiano. karl kraus 1874 – 1936
x.quando uno non riesce in nessun'altra cosa, di solito si mette a scrivere. William Somerset Maugham 1874 – 1965
40.Quando non si sa scrivere, un romanzo riesce più facile di un aforisma. Karl Kraus 1874 – 1936
43.Ciò che entra con facilità nell'orecchio ne esce con facilità. Ciò che entra con difficoltà nell'orecchio, ne esce con difficoltà. Questo vale per lo scrivere ancor più che per il fare musica. Karl Kraus 1874 – 1936
45.L'aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezzo. Karl Kraus 1874 – 1936
x.Lo scrivere è un ozio affaccendato. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832
4.Troppo stanco per lavorare, scrivevo libri. George Bernard Shaw 1856-1950
x.Nei giornali tutto ciò che è ufficiale è affrettato, il resto piatto. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832
47.Non avere un pensiero e saperlo esprimere – è questo che fa di uno un giornalista. Karl Kraus 1874 – 1936
41.Se osserviamo l'immagine del mondo in quello specchio che è il giornale, vedremo che il progresso in realtà è il metodo più rapido per farci apprendere tutte le arretratezze che vanno avanti nel nostro vasto mondo. Karl Kraus 1874 – 1936
48.I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono. Karl Kraus 1874 – 1936
x.Prima raccogli i fatti, così in seguito potrai distorcerli come ti pare. Mark Twain 1835 – 1910
2.Come viene governato il mondo e com'è che viene condotto in guerra? Dei diplomatici ingannano dei giornalisti e ci credono quando poi leggono il giornale. Karl Kraus 1874 – 1936
x.Nessuno invoca la libertà di stampa se non chi vuole abusarne. Johann Wolfgang von Goethe 1749 – 1832
44.I giornali hanno con la vita all'incirca lo stesso rapporto che hanno le cartomanti con la metafisica. Karl Kraus 1874 – 1936
49.Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo. Karl Kraus 1874 – 1936
105.Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima.
Karl Kraus 1874 – 1936
x.Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa. Leo Longanesi
x.Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso. Mark Twain 1835 – 1910
65.Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". Schopenhauer 1778-1860
66.Tutti i giornalisti sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. Schopenhauer 1778-1860
x. Esprimi il tuo pensiero in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito, in modo pittoresco perché sia ricordato e, soprattutto, in modo esatto perché i lettori siano guidati dalla sua luce. Joseph Pulitzer 1847 – 1911
177.Per raccogliere i beni inestimabili prodotti dalla libertà di stampa, bisogna sapersi sottomettere ai mali inevitabili che essa fa nascere. Alexis de Tocqueville 1805 – 1859
x.Parigi è un artificio perfetto, una scena stupenda, popolata da quattro milioni di figurine... Mi è sempre parso che i nostri concittadini avessero due frenesie: le idee e la fornicazione... Per l’uomo moderno, basterà una frase: fornicava e leggeva giornali. Albert Camus 1913 – 1960
178.La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà. Alexis de Tocqueville 1805 – 1859
179.Confesso di non sentire per la libertà di stampa quell'amore completo e istantaneo che si prova per le cose sovranamente buone per natura. Io l'amo assai più in considerazione dei mali che essa impedisce che dei beni che produce. Alexis de Tocqueville 1805 – 1859
x.Se non state attenti, i giornali vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono. Malcolm X 1925 – 1965
x.Reputo la televisione, il cinema, la stampa il giornalismo i grandi mezzi moderni di avvilimento e rimbecillimento delle masse. E’ per questo che, aristocraticamente, adoro servirmene. Più imbecilli corrono dietro a Dalì e più sale il prezzo dei miei quadri. Salvador Dalí 1904 – 1989
x.Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza a leggere un libro. Groucho Marx 1890 – 1977
x.All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo. Dentro il cane è troppo scuro per leggere. Groucho Marx 1890 – 1977
50.Uno che sa scrivere aforismi non dovrebbe disperdersi a fare dei saggi. Karl Kraus 1874 – 1936
51.Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere. Wittgenstein 1889-1951
x.E' una piccola virtù il saper mantenere il silenzio sulle cose. Ma è invece una grave colpa il parlare di quelle che devono essere taciute. Ovidio
52.Tutto ciò che è stato scritto dagli uomini sulle donne deve essere ritenuto sospetto dal momento che essi sono ad un tempo giudici e parti in causa. Kant
x.Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione − compresi i segni del contesto interpersonale − influenza il comportamento.” Paul Watzlawick 1921 − 2007
x.Un grande classico è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto. Gilbert Keith Chesterton 1874 – 1936
x. Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto ma che nessuno vuole leggere. Mark Twain 1835 – 1910
104.Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l’altro, che potrete vantarvi di averlo letto. Bertrand Russell 1872-1970
x.Ciò che rende tale un classico non è il fatto che venga acclamato dai critici, analizzato dai professori, studiato nei corsi universitari, ma che i lettori, una generazione dopo l'altra, vi traggano piacere e giovamento spirituale. William Somerset Maugham 1874 – 1965
x.Se uno ti viene a dire che un tale parla male di te, non cercare di difenderti, ma rispondi: "Senz'altro costui ignora gli altri miei difetti, altrimenti non avrebbe parlato solo di questi". Epitteto 50 – 125 d.C.
x.Se quelli che dicono male di me sapessero quel che penso di loro, direbbero peggio. Sacha Guitry 1885 – 1957
56.Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; et in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango, et di loto, et mi metto panni reali et curiali; et rivestito condecentemente entro nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, et che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per 4 hore di tempo alcuna noia, sdimenticho ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte; tucto mi transferisco in loro. Machiavelli 1469 – 1527
57.Ma quella lingua si chiama d'una patria, la quale convertisce i vocaboli ch'ella ha accattati da altri nell'uso suo, ed è sì potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro; perché quello ch'ella reca da altri, lo tira a sé in modo che par suo. Machiavelli 1469 – 1527
58.Tutto è stato detto, e si giunge troppo tardi, dopo più di settemila anni che gli uomini esistono e pensano. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
59.Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
Jean de La Bruyère 1645 – 1696
61.Ogni volta che leggo nel mio Plutarco le storie dei grandi uomini, questo secolo di imbrattacarte mi ripugna. Schiller 1759 – 1805
62.Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro. Schopenhauer 1778-1860
63.Discorsi o idee intelligenti si possono esporre soltanto a una società intelligente; nella comune invece riescono odiosi poiché per piacere a questa è assolutamente necessario essere superficiali e di cervello limitato. Schopenhauer 1778-1860
64.In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità. Schopenhauer 1778-1860
67.L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato.
Schopenhauer 1778-1860
36.Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto. Ennio Flaiano 1910-1972
46.Ma dove mai troverò il tempo per non leggere tante cose? karl kraus 1874 – 1936
143.Sarebbe bene comprare libri, se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. Schopenhauer 1778-1860
68.Leggere significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. Schopenhauer 1778-1860
69.La pubblicità è il rumore di un bastone in un secchio di rifiuti. George Orwell 1903 – 1950
x.La pubblicità è il commercio dell'anima. Marcello Marchesi 1912 – 1978
x."La pubblicità è necessaria" dice F.M., pontefice dell'advertising. "La gallina, quando ha fatto l'uovo, canta; l'anatra no. Nei negozi tutti chiedono uova di gallina, ma nessuno chiede uova di anatra. Chiaro?" Marcello Marchesi 1912 – 1978
x.Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina. Henry Ford
x.La pubblicità è vecchia come il mondo. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta. Cesare Marchi
x.Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare il tempo. Henry Ford
x.Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità. Samuel Johnson 1709-1784
x.La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno. Noam Chomsky 1928
70.I commentatori politici o militari, come gli astrologi, sopravvivono a quasi ogni errore poiché i più fedeli seguaci non si rivolgono a loro per una valutazione dei fatti ma per il rinfocolamento della dedizione nazionalistica. george orwell 1903 – 1950
74.Ciò che oggi scriviamo sulla lavagna, domani lo cancelleremo. Bertolt Brecht 1898 – 1956
75.E c'è ancora qualcosa che rende pensierosi | sullo scopo della propaganda: quanto più propaganda c'è nel nostro paese, | tanto meno c'è di tutto il resto. Bertolt Brecht 1898 – 1956
71.Le parodie e le caricature sono le critiche più acute. aldous huxley 1894 – 1963
54.Acquisire un’immunità all’eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia. Bertrand Russell 1872-1970
72.Pronunciate da un buon attore – ed ogni grande predicatore, ogni avvocato o politico di successo è, tra le altre cose, un attore consumato – le parole possono esercitare un potere quasi magico sugli ascoltatori. A causa dell'essenziale irrazionalità di questo potere, l'oratore pubblico anche meglio intenzionato, probabilmente fa piú male che bene. Quando un oratore, con la sola magia delle parole e di una voce d'oro, persuade il suo pubblico della giustizia di una causa falsa, ne rimaniamo terribilmente impressionati. Dovremmo provare la stessa costernazione ogni qual volta osserviamo gli stessi inopportuni artifici usati per persuadere la gente della giustizia di una buona causa. La convinzione inculcata può essere desiderabile, ma queste basi sono intrinsecamente false, e coloro che usano gli stratagemmi oratorii per istillare convinzioni anche giuste sono colpevoli di favorire gli elementi meno apprezzabili della natura umana. Esercitando il disastroso dono della parola, essi approfondiscono il trance quasi ipnotico in cui vivono la maggioranza degli esseri umani e da cui è scopo e fine di ogni vera filosofia, di ogni religione genuinamente spirituale, di liberarli. Non solo, ma non vi può essere effettiva oratoria senza supersemplificazione. E non si può supersemplificare senza deformare i fatti. Anche quando fa del suo meglio per dire la verità, l'oratore di successo è ipso facto un bugiardo. E la maggioranza degli oratori di successo, è appena necessario aggiungerlo, non cercano neppure di dire la verità; essi cercano di suscitare simpatia per i loro amici e antipatia per gli opponenti. Aldous Huxley 1894 – 1963
73.La predicazione è un'arte, ed in questa, come in tutte le altre arti, i cattivi esecutori superano di gran lunga quelli buoni.
aldous huxley 1894 – 1963
114.Le conversazioni sul tempo diverranno interessanti ai primi segni della fine del mondo. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
x.La conversazione dovrebbe sfiorare tutto senza mai concentrarsi su niente. Oscar Wilde 1854 – 1900
90.La conversazione più felice è quella di cui non ci si ricorda nulla distintamente tranne l'effetto generale di un'impressione piacevole.
Samuel Johnson 1709-1784
2.Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c'è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. Plutarco 46 circa – 120 d.C
76.L'attitudine alla conversazione non consiste nel mostrarne molta quanto nel suscitarla negli altri. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
77.In una cosa il mestiere della parola assomiglia a quello della guerra: v'è in esso maggior rischio che in altre cose, ma più rapida è la fortuna. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
78.Fare un libro è un mestiere, come fare una pendola: occorre qualche cosa di più che un po' d'ingegno per essere autore.
Jean de La Bruyère 1645 – 1696
x.I miei libri sono come l'acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua. Mark Twain 1835 – 1910
x.Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un'ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti. Mark Twain 1835 – 1910
79.Gloria e merito di alcuni è scrivere bene; e di altri non scrivere affatto. Jean de La Bruyère 1645 – 1696
84.Il pubblico non ha l'obbligo di essere grato alle persone senza talento della fatica che fanno a scrivere. Vauvenargues 1715 – 1747
80.Le parole giuste rendono la bocca profumata. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
x.Bisogna che la tua pagina sull'autunno ti dia lo stesso piacere che ti darebbe passeggiare sulle foglie morte. Jules Renard 1864 – 1910
81.C'è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che di ingegno. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
82.C'è sempre tempo per lanciare una parola, ma non sempre per riprenderla. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
83.I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni. Baltasar Gracián y Morales 1601 – 1658
85.Criticare uno scrittore è facile. Il difficile è apprezzarlo. Vauvenargues 1715 – 1747
86.È più facile dire cose nuove che mettere d'accordo quelle che sono state già dette. Vauvenargues 1715 – 1747
87.Finisce col dire poche cose importanti, chi cerca di dirne sempre di importantissime. Vauvenargues 1715 – 1747
88.È un grande segno di mediocrità lodare sempre moderatamente. Vauvenargues 1715 – 1747
89.I consigli ritenuti più saggi sono sempre quelli meno adatti alla nostra situazione. Vauvenargues 1715 – 1747
90.Se non si scrive perché si pensa, è inutile pensare per scrivere. Vauvenargues 1715 – 1747
91.La maggior parte di coloro che raccolgono versi o frasi spiritose assomiglia ai mangiatori di ciliegie o di ostriche, che incominciano a scegliere le migliori e poi finiscono per mangiare tutto. Chamfort 1741 – 1794
92.Le opere che uno scrittore fa con piacere sono spesso le migliori, come i figli dell'amore sono i più belli. Chamfort 1741 – 1794
93.Ci sono parole che dovrebbero servire una volta sola. Chateaubriand 1768 – 1848
94.Lasciateci soli, senza libri, e ci confonderemo subito, ci smarriremo: non sapremo dove far capo, a che cosa attenerci; che cosa amare e che cosa odiare, che cosa rispettare e che cosa disprezzare. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
x.Noi siamo qui con i nostri quadri, le nostre musiche, le nostre poesie, i nostri libri alla ricerca di una parvenza di immortalità. Eugen Ionescu 1912 – 1994
x.Se esiste un tratto che permette di caratterizzare l’uomo, questo è certamente costituito dalla sua capacità di produrre segni, capacità che si è sviluppata nel corso dell’evoluzione, sovrapponendosi al perfezionarsi delle tecniche. Si tratta anzitutto dei segni della lingua… E’ sulla base di (essa) che si edificano le credenze, le religioni e le ideologie così come i vari tipi di sapere, a partire dai più antichi, trasmessi sia oralmente sia con altri mezzi (alfabeto, immagine, scrittura), sicché si può dire che non esiste cultura priva di segni. Umberto Eco
95.Forse non ci sono giorni della nostra fanciullezza che abbiamo vissuto più pienamente di quelli che crediamo invece di aver trascorso senza viverli: cioè quelli trascorsi con un buon libro. Marcel Proust 1871 – 1922
96.Quel che chiamiamo realtà è un certo rapporto tra quelle sensazioni e quei ricordi che ci circondano simultaneamente — rapporto che sopprime una semplice visione cinematografica, la quale perciò si allontana tanto più dal vero quanto più pretende di limitarsi ad esso — rapporto unico che lo scrittore deve ritrovare onde incatenarne per sempre nella sua frase i due termini distinti. Marcel Proust 1871 – 1922
97.La vera vita, la vita finalmente messa a nudo e chiarita, di conseguenza la sola vita pienamente vissuta, è la letteratura.
Marcel Proust 1871 – 1922
98.Gli esseri sciocchi, con i loro gesti, i loro discorsi, i loro sentimenti involontariamente espressi, manifestano leggi di cui non si avvedono, ma che l'artista sorprende in loro. A causa di questo genere di osservazioni l'uomo della strada giudica perfido lo scrittore, e lo giudica a torto, giacché, in un lato ridicolo, l'artista vede una bella generalità, non lo imputa a danno della persona osservata più di quanto un chirurgo non la disistimerebbe perché è affetta da un disturbo di circolazione abbastanza frequente; sicché lui, meno di chiunque altro, si burla delle ridicolaggini altrui. Marcel Proust 1871 – 1922
99.In realtà, ogni lettore, quando legge, è il lettore di se stesso. L'opera dello scrittore è solo una specie di strumento ottico offerto al lettore per consentirgli di discernere ciò che forse, senza quel libro, non avrebbe potuto intravedere in se stesso. Il riconoscere in sé, da parte del lettore, quanto il libro dice, è la prova della verità di quest'ultimo, e viceversa, almeno in una certa misura, la differenza tra i due testi potendo spesso essere imputata, non all'autore, ma al lettore.
Marcel Proust 1871 – 1922
100.Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore. Marcel Proust 1871 – 1922
101.I nostri pensieri non sempre s'accordano con le nostre parole. Marcel Proust 1871 – 1922
x.In nome della religione, si tortura, si perseguita, si costruiscono pire. Sotto il manto delle ideologie, si massacra, si tortura e si uccide. In nome della giustizia si punisce. In nome dell'amore per il proprio Paese o per la propria razza si odiano altri Paesi, li si disprezza, li si massacra. EUGÈNE IONESCO
102. sente assai poco la propria passione, o lieta o trista che sia, chi sa troppo minutamente descriverla. Ugo Foscolo 1778 – 1827
103.Gli scrittori amano i gatti perché sono creature tranquille, amabili e sagge, e i gatti amano gli scrittori per le stesse ragioni. Robertson Davies
106.I nostri pensieri non sempre s'accordano con le nostre parole. Marcel Proust 1871 – 1922
107.sente assai poco la propria passione, o lieta o trista che sia, chi sa troppo minutamente descriverla. Ugo Foscolo 1778 – 1827
x.Il silenzio è l'araldo più perfetto della gioia: sarei ben poco felice se fossi capace di dire quanto. William Shakespeare 1564 – 1616 149. In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente. Wittgenstein 1889-1951
x.Tutto ciò che è inutile nel dipinto è per ciò stesso dannoso. Matisse
x.La parola più vera, la parola più esatta, quella più densa di significato è la parola «nulla». Jules Renard 1864 – 1910
150.Su ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve tacere. wittgenstein 1889-1951
152. Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni, dell'amore (anche nei momenti dolci) dell'ira, della meraviglia, del timore ec. leopardi 1798-1837
108.Il linguaggio è il medium in cui gli interlocutori si comprendono e in cui si verifica l'intesa sulla cosa. Hans-Georg Gadamer 1900 – 2002
x.È reale ciò che viene definito tale da un numero sufficientemente alto di essere umani. In questa occasione estrema la realtà è una convenzione interpersonale, proprio come l'uso di una lingua si basa sull'accordo tacito e per lo più assolutamente inconscio che determinati suoni e segni abbiano un ben preciso significato. La realtà di una banconota, per esempio, non consiste tanto nel fatto di essere un pezzo di carta stampato a vari colori, bensì nell'accordo interpersonale secondo cui tale oggetto rappresenta un valore specifico. Paul Watzlawick 1921 − 2007
x.L'efficacia di una metafora, come quella di un atto linguistico, dipende da convenzioni sociali condivise e forse soprattutto dall'autorità attribuita per convenzione a coloro che ne usano.(..) Consideriamo per esempio i modi in cui è stato raffigurato il processo di fecondazione biologica. Vent'anni fa, questo processo poteva venir descritto in modo efficace e accettabile in termini che evocavano il mito della Bella addormentata (per esempio penetrazione, conquista o risveglio dell'uovo da parte dello spermatozoo), appunto per gli stereotipi sessuali prevalenti. Oggi sembra esser diventata più utile e chiaramente più accettabile un'altra metafora: nei manuali contemporanei , la fecondazione è spesso presentata nel linguaggio delle pari opportunità definita, per esempio, come “il processo attraverso cui l'uovo e lo spermatozoo s'incontrano e si fondono". Evelyn Fox Keller 1936 - vivente
119.La comunicazione, legge universale della convenzione, annuncia che non è più possibile alcuna comunicazione.
Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
109.Chi ha linguaggio, "ha" il mondo.Hans-Georg Gadamer 1900 – 2002
110.L'essere che può venir compreso è linguaggio . Hans-Georg Gadamer 1900 – 2002
111.Capita di dover tacere per essere ascoltati. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
112.Anche quando viene chiusa la bocca, la domanda resta aperta. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
113.I pettegolezzi, quando invecchiano, diventano miti. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
114.Le conversazioni sul tempo diverranno interessanti ai primi segni della fine del mondo. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
115.Non credete alle favole! Erano vere. Stanisław Jerzy Lec 1909 – 1966
117.Mi è parso il caso, infatti, di imitare anche in questo gli oratori contemporanei, che si credono degli dei se sembrano bilingui come le sanguisughe, e considerano un vero capolavoro inserire nel tessuto delle orazioni latine alcune parolette greche come tessere di un mosaico, anche se inopportune in quel dato momento. Se poi mancano termini esotici, tirano fuori dal libro polveroso quattro o cinque parole arcaiche per rendere oscuro il testo, certo perché così chi capisce diventa sempre più pieno di sé e chi non capisce quanto meno capisce più ammira. Erasmo da Rotterdam 1466/1469 – 1536
118.Non c'è correzione per quanto marginale o insignificante che non valga la pena di effettuare. Di cento correzioni ognuna può sembrare meschina o pedante; insieme, possono determinare un nuovo livello del testo. Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
120.Uno dei motivi principali per cui scrivo è senza dubbio per ritrovare il meraviglioso della mia infanzia, al di là del quotidiano, la gioia al di là del dramma, la freschezza al di là della durezza. Eugen Ionescu 1912 – 1994
121.Tutti i miei libri, tutte le mie opere di teatro, sono un appello, l'espressione di una nostalgia, io cerco un tesoro caduto nell'oceano, perduto nella tragedia della storia. Eugen Ionescu 1912 – 1994
122.Scrivo nella notte e nell'angoscia, con l'illuminazione dell'umorismo di tanto in tanto. Eugen Ionescu 1912 – 1994
125.I veri libri non devono essere figli della piena luce della conversazione, ma dell'oscurità e del silenzio. Marcel Proust 1871 – 1922
128.Gli anni felici sono perduti, si aspetta la sofferenza per lavorare. Marcel Proust 1871 – 1922
123.Ogni scrittore, ogni artista, ogni poeta, non vuole forse imitare Dio, non vuole anch'egli essere un piccolo Dio che vuole creare gratuitamente, senza ragione, per gioco, per Libertà e in piena libertà? Eugen Ionescu 1912 – 1994
124.Io sono un costruttore di letteratura che è sempre stato un cercatore di spiritualità. Eugen Ionescu 1912 – 1994
126.Lo scrittore invidia il pittore, vorrebbe prendere schizzi, appunti, ma se lo fa, è perduto. Marcel Proust 1871 – 1922
x.È uno scrittore in stato interessante. Aspetta un romanzo. Marcello Marchesi 1912 – 1978
127.Un libro è un grande cimitero dove, sulla maggior parte delle tombe non si possono più leggere i nomi ormai cancellati; talvolta al contrario ricordiamo benissimo il nome, ma non sappiamo se dell'essere che lo portava sopravvive qualcosa nelle nostre pagine. Marcel Proust 1871 – 1922
130.Scrivo ancora. Nei primi quattro mesi di quest'anno ho scritto duecentocinquanta poesie. Sento ancora la follia scorrermi dentro, ma ancora non ho scritto le parole che avrei voluto, la tigre mi è rimasta sulla schiena. Morirò con addosso quella figlia di puttana, ma almeno le avrò dato battaglia. E se fra voi c'è qualcuno che si sente abbastanza matto da voler diventare scrittore, gli consiglio va' avanti, sputa in un occhio al sole, schiaccia quei tasti, è la migliore pazzia che possa esserci, i secoli chiedono aiuto, la specie aspira spasmodicamente alla luce, e all'azzardo, e alle risate. Regalateglieli. Ci sono abbastanza parole per noi tutti. Charles Bukowski 1920 – 1994
131.Non è una gara. Non ho mai desiderato la fama o i soldi. Desideravo buttar giù le parole come volevo io, tutto qua. E dovevo buttarle giù, se no mi prendeva qualcosa che era peggio della morte. Le parole non come qualcosa di prezioso, ma come qualcosa di necessario. Charles Bukowski 1920 – 1994
132.Per essere uno scrittore istintivamente fai ciò che nutre te e le parole, che ti protegge contro la morte in vita. Per ognuno è una cosa diversa. E per ognuno è una cosa che cambia. Per me una volta significava bere tantissimo, bere fino a uscire pazzo. Mi affilava le parole, le portava fuori. E avevo bisogno di pericolo. Avevo bisogno di mettermi in situazioni pericolose. Con gli uomini. Con le donne. Con le automobili. Con il gioco. Con la fame. Con qualsiasi cosa. Nutriva le parole. Per decenni è stato così. Ora è cambiato. Ora ho bisogno di qualcosa di più sottile, di più invisibile. È una sensazione nell'aria. Parole dette, parole sentite. Cose viste. Qualche bicchiere mi serve sempre. Ma ora cerco le sfumature e le ombre. Le parole mi vengono da cose di cui sono quasi inconsapevole. Va bene. Ora scrivo porcherie di genere diverso. Qualcuno se n'è accorto. Charles Bukowski 1920 – 1994
133.Il mondo vivrebbe molto più facilmente senza libri che senza fogne. E ci sono posti sulla terra dove ce ne sono pochi degli uni e poche delle altre. Io naturalmente preferirei vivere senza fogne, ma io sono malato. Eppure mi alzo e mi sento un guscio vuoto. Charles Bukowski 1920 – 1994
129.L'autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano. Alexander Pope 1688 – 1744
134.Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice. Charles Bukowski 1920 – 1994
x.Se non lo sai spiegare in modo semplice, non l’hai capito abbastanza bene Albert Einstein 1879 – 1955
1.Tutto ciò che può essere detto, può essere detto chiaramente. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
x.Comunque, è sempre infinitamente più difficile essere semplici che essere complicati. Giovannino Guareschi 1908 – 1968
166. Se uno non riesce a spiegare una cosa in maniera così chiara che anche un dodicenne intelligente possa capirla, allora dovrebbe restare tra le mura chiuse dell’università e del laboratorio fino a quando non riesce ad avere una miglior padronanza della propria materia. Margaret Mead 1901 – 1978
167.Se un lettore coscienzioso trova che un passaggio è oscuro, questo deve essere riscritto. Karl Raimund Popper 1902-1994
168.“La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto. Karl Raimund Popper 1902-1994
x.Verso il lettore non si è debitori che di una sola cosa: la chiarezza. Occorre che il lettore accetti l'originalità, l'ironia, la violenza, anche se gli dispiacciono. Non ha diritto di giudicare. Si potrebbe dire che la faccenda non lo riguarda. Jules Renard 1864 – 1910
xTutto stanca. anche l'immagine, che è di così grande aiuto, finisce per stancare. Uno stile senza immagini sarebbe uno stile superiore, ma ci si arriva solamente dopo lunghi giri e dopo molti eccessi. Jules Renard 1864 – 1910
x.Si dovrebbe scrivere come si respira. Un respiro armonioso, con le sue lentezze e i suoi ritmi all'improvviso affrettati, un respiro naturale, ecco, il simbolo del bello stile. Jules Renard 1864 – 1910
x.Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. Isaac Asimov 1920 – 1992
138.Parlare in modo complicato, utilizzare parole difficili sta a segnalare che si fa parte dei privilegiati, si viene invitati ai convegni, coperti di onori. Ma bisogna chiedersi se tutti quei discorsi hanno un contenuto, se non si riesce a dire la stessa cosa con parole semplici. È quasi sempre possibile. Noam Chomsky 1928
x.Regola per l'aggettivo: quando siete in dubbio, cancellatelo. Mark Twain 1835 – 1910
135.Voglio dire, potrei essere chiunque, che importanza ha? Che cosa c'è in un nome? Bukowski 1920 – 1994
x.Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo. William Shakespeare 1564 – 1616
136."Che differenza c'è fra poesia e prosa?" "La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'. Charles Bukowski 1920 – 1994
137.Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve. Charles Bukowski 1920 – 1994
139.La rapidità con cui una notizia viene fornita dà l'illusione di vivere al centro degli avvenimenti, ma significa soltanto che siamo sottoposti a una propaganda ancora più intensa. Quando gli avvenimenti sono istantanei e appassionanti, ci lasciamo trascinare dal loro flusso. Secondo me la superficialità, non la rapidità, incide sulla percezione del presente. Ma si fa di tutto per cancellare ogni memoria. Noam Chomsky 1928
140.Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro. Arthur Schopenhauer 1778-1860
141.In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità. Arthur Schopenhauer 1778-1860
142.Leggere significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. Arthur Schopenhauer 1778-1860
144.E poi, a poco a poco, i romanzi cederanno il passo ai diari, alle autobiografie: libri avvincenti, purché chi li scrive sappia scegliere, fra ciò che egli chiama le sue esperienze, quella che davvero è esperienza, e il modo per raccontare veramente la verità. Ralph Waldo Emerson 1803 − 1882
146.Da un essere umano, che cosa ci si può attendere? Lo si colmi di tutti i beni di questo mondo, lo si sprofondi fino alla radice dei capelli nella felicità, e anche oltre, fin sopra la testa, tanto che alla superficie della felicità salgano solo bollicine, come sul pelo dell'acqua; gli si dia di che vivere, al punto che non gli rimanga altro da fare che dormire, divorare dolci e pensare alla sopravvivenza dell'umanità; ebbene, in questo stesso istante, proprio lo stesso essere umano vi giocherà un brutto tiro, per pura ingratitudine, solo per insultare. Egli metterà in gioco persino i dolci e si augurerà la più nociva assurdità, la più dispendiosa sciocchezza, soltanto per aggiungere a questa positiva razionalità un proprio funesto e fantastico elemento. Egli vorrà conservare le sue stravaganti idee, la sua banale stupidità..." Queste parole uscirono dalla penna dell'uomo che Friedrich Nietzsche considerava il più grande psicologo di tutti i tempi: Fëdor Mikhailovič Dostoevskij. E tuttavia esse esprimono, anche se in forma piacevole e convincente, ciò che la saggezza popolare conosce da sempre: nulla è più difficile da sopportare di una serie di giorni felici. Paul Watzlawick 1921 − 2007
147.Per quanti uomini la lettura d'un libro è stata l'inizio d'una nuova era nella loro vita! Henry David Thoreau 1817 – 1862
148.(Sugli Epigrammi) Ce ne sono dei buoni, alcuni sono mediocri, ma i più sono cattivi. Marco Valerio Marziale 38 – 104
x.Libri e prostitute si possono portare a letto. Walter Benjamin 1892 – 1940
151. Ho osato dire, nel corso di diversi convegni missionari, a inglesi e americani che, se si fossero astenuti dal «parlare» all'India di Cristo e si fossero accontentati di vivere la vita prescritta dal Sermone della Montagna, l'India invece di diffidare di loro ne avrebbe apprezzato la loro presenza tra i suoi figli e ne avrebbe tratto giovamento. Poiché resto fedele a questa convinzione non posso «parlare» dell'Induismo «per ricambiare» gli amici americani. Non credo a chi parla agli altri della propria fede, soprattutto con l'intento di convertire. La fede non ammette di essere raccontata. Deve essere vissuta e allora si propaga da sé. Gandhi 1869 – 1948
153. Ripetono tutto giorno i francesi che Bossuet ha soggiogato la sua lingua al suo genio. Io dico che il suo genio è stato soggiogato dalla lingua costumi gusti del suo paese. Giacomo Leopardi 1798-1837
154. Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
155. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capacità di riconoscere le stronzate ed evitare di farsi fregare. Così il fenomeno non ha attirato molto interesse, né ha suscitato indagini approfondite. Di conseguenza, non abbiamo una chiara consapevolezza di cosa sono le stronzate, del perché ce ne siano così tante in giro. henry frankfurt
x.Perché la verità è la verità, sempre la stessa, fino all'infinito. William Shakespeare 1564 – 1616
156.
RIASSUNTO: da v sul libro:bugiardo fa deliberatamente un'affermazione falsa (quindi, conoscendo egli stesso la verità), colui che dice una stronzata ("bullshitter", in inglese) è semplicemente disinteressato alla verità stessa.henry frankfurt
157.L'ambizione è la morte del pensiero. Ludwig Wittgenstein 1889-1951
4.La vera vita, la vita finalmente messa a nudo e chiarita, di conseguenza la sola vita pienamente vissuta, è la letteratura.
proust 1871 – 1922
5.Un libro è fecondo e durevole solo se è suscettibile di più interpretazioni diverse. Le opere che si possono definire sono essenzialmente effimere. Un'opera vive grazie ai malintesi che provoca. Emil Cioran 1911 – 1995
159. I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri. È quasi impossibile pensare senza parlare. (...) Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono. George Orwell 1903 – 1950
x.Come pretendere che un altro mantenga il nostro segreto se non possiamo mantenerlo noi stessi? François de La Rochefoucauld 1613 – 1680
x.Colui al quale confidate il vostro segreto, diventa il padrone della vostra libertà. François de La Rochefoucauld 1613 – 1680
82.Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte. Benjamin Franklin 1706 – 1790
x.Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita. Sigmund Freud 1856 – 1939
x.Non permettere alla tua lingua di correre avanti al tuo pensiero. Chilone di Sparta VI sec a.C.
161.Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comincità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati. George Orwell 1903 – 1950
162.Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire . George Orwell 1903 – 1950
163.Ma, che lo ammetta o no, qualsiasi scrittore, e in primo luogo qualsiasi romanziere, ha un suo «messaggio» che ne influenza l'intera opera fin nei minimi particolari. Tutta l'arte è propaganda. George Orwell 1903 – 1950
164.Lo scrittore che accetta, in tutto o in parte, di seguire la disciplina di un partito politico è posto prima o dopo davanti all'alternativa: sottomettersi o tacere. George Orwell 1903 – 1950
165. Tutti i miei libri, tutte le mie opere di teatro, sono un appello, l'espressione di una nostalgia, io cerco un tesoro caduto nell'oceano, perduto nella tragedia della storia. Eugen Ionescu 1912 – 1994
172.La poesia, il cui materiale è il linguaggio, è forse la più umana e la meno frivola delle arti, quella in cui il prodotto finale resta più vicino al pensiero che l'ha ispirata. Hannah Arendt 1906 – 1975
173.La vera creatività comincia spesso dove termina il linguaggio. ARTHUR KOESTLER 1905-1983
174.Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche. Jean-Paul Sartre 1905-1980
175.Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera. Jorge Luis Borges 1899-1986
176. Pensare contro il proprio tempo, è eroismo. Ma dirlo, è follia. Eugen Ionescu 1912 – 1994
180.La pluralità umana, condizione fondamentale sia del discorso sia dell'azione, ha il duplice carattere dell'eguaglianza e della distinzione. Se gli uomini non fossero uguali, non potrebbero né comprendersi fra loro, né comprendere i propri predecessori, né fare progetti per il futuro e prevedere le necessità dei loro successori. Se gli uomini non fossero diversi, e ogni essere umano distinto da ogni altro che è, fu o mai sarà, non avrebbero bisogno né del discorso né dell'azione per comprendersi a vicenda. Sarebbero soltanto sufficienti segni e suoni per comunicare desideri e necessità immediati e identici. Hannah Arendt 1906 – 1975
181.Vi è una fondamentale spietatezza dietro il suo stile traboccante di sentimentalismo.Franz Kafka a proposito di Charles Dickens
182.Libro dei Proverbi della Bibbia: «Anche lo stolto, se tace, passa per saggio | e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.» Mark Twain 1835 – 1910
183.La vera gloria consiste nel fare ciò che merita di essere scritto e nello scrivere ciò che merita di essere letto. Plinio il Vecchio
184.Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili, possono cambiare il mondo. Budda
x.(...) credo che i proverbii siano il buon senso de' popoli condensato: e se tutti si potessero ricogliere, e sotto certi capi ordinare i proverbii italiani, i proverbii delle nazioni tutte, quello, dopo la Bibbia, sarebbe il più filosofico, il più poetico, il più sublime de' libri. Niccolò Tommaseo 1802 – 1874
Jourdain: Sono innamorato di una dama dell’aristocrazia, e… desidererei che mi aiutaste a scriverle qualcosa in un bigliettino che le lascerò cadere ai piedi.
Maestro di filosofia: Benissimo.
Jourdain: Qualcosa di galante, naturalmente.
Maestro di filosofia: Certo. Volete scriverle qualche verso?
Jourdain: No, no; niente versi.
Maestro di filosofia: Soltanto prosa?
Jourdain: No, non voglio né prosa né versi.
Maestro di filosofia: Bisogna pur che sia in uno dei due modi.
Jourdain: Perché?
Maestro di filosofia: Per il motivo, signore, che per esprimerci possediamo soltanto la prosa o i versi.
Jourdain: Soltanto la prosa e i versi?
Maestro di filosofia: Proprio così: tutto ciò che non è in prosa è in versi; e tutto ciò che non è in versi è in prosa.
Jourdain: E quando si parla, che cosa è?
Maestro di filosofia: Prosa.
Jourdain: Come? quando dico: «Nicoletta, portami le pantofole, e dammi il berretto da notte», è prosa?
Maestro di filosofia: Sì, signore.
Jourdain: Per tutti i diavoli! Sono più di quarant’anni che parlo in prosa. Vi sono molto grato di avermi informato.
Molière 1622-1673