FORZA
1.È grande la forza dell'abitudine. Cicerone 106 a.C. – 43 a.C.
2.Niente è più forte dell'abitudine. Ovidio 43 a.C. – 18 d.C.
17.La rassegnazione, modalità dell'abitudine, permette a certe forze di accrescersi indefinitamente. Marcel Proust 1871 – 1922
18.Poiché (l'abitudine) affievolisce tutto, quel che meglio ci ricorda una persona è proprio ciò che avevamo dimenticato (perché era insignificante, e così gli avevamo lasciato tutta la sua forza). Marcel Proust 1871 – 1922
13.Le grandi opere non si realizzano con la forza, ma con la perseveranza. Samuel Johnson 1709-1784
16.Non con le forze, non con la prestezza e l'agilità del corpo si fanno le grandi cose, ma col senno, con l'autorità, col pensiero.
Cicerone 106 a.C. – 43 a.C
3.La forza senza intelligenza rovina sotto il suo stesso peso. Orazio 65 a.C. – 8 a.C
4.Non puoi sconfiggere i fiumi, se nuoti contro l'impeto dell'onda. Ovidio 43 a.C. – 18 d.C.
5.Ogni terra è patria per il forte. Ovidio 43 a.C. – 18 d.C.
6.tutto ciò che non mi uccide senz'altro mi rende più forte. Nietzche 1844 – 1900
7.Il giusto altro non è che l'utile del più forte. Trasimaco 460 a.C. circa – dopo il 413 a.C
8.ogni uomo è lupo per l'altro uomo. Hobbes 1588 – 1679
9.Gli dei sono dalla parte dei più forti. Tacito 55 – 120
10.Sbaglia il genere umano a lamentare, della propria natura, il fatto che essa, debole e di breve durata, sia governata dal caso più che dalla virtù. Infatti, se ben rifletti, non troverai altro né di più grande né di superiore; alla natura umana, più che la forza o il tempo, manca la volontà di agire. Sallustio 86 a.C. – 34 a.C.
11.Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte. Fëdor Dostoevskij 1821 – 1881
12.I fatti e le nostre intenzioni sono paragonabili per lo più a due forze che tirano in due direzioni diverse e la loro diagonale è il corso della nostra vita. Arthur Schopenhauer 1778-1860
14.Tutto è determinato da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Vale per l'insetto come per gli astri. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile. Albert Einstein 1879 – 1955
15.Non c'è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione. Ma che un re o un popolo sovrano non lascino ridurre al silenzio la classe dei filosofi, ma la lascino pubblicamente parlare, è indispensabile agli uni e agli altri per avere luce sui loro affari. Immanuel Kant 1724-1804
18.Poiché (l'abitudine) affievolisce tutto, quel che meglio ci ricorda una persona è proprio ciò che avevamo dimenticato (perché era insignificante, e così gli avevamo lasciato tutta la sua forza). Marcel Proust 1871 – 1922
19.Chi conosce gli altri è sapiente, | chi conosce sé stesso è illuminato. | Chi vince gli altri è potente, | chi vince sé stesso è forte.
Lao Tzu 500 a.C. circa
20.Per questo l'uomo dabbene in mezzo a' malvagi rovina sempre; e noi siam soliti ad associarci al più forte, a calpestare chi giace, e a giudicar dall'evento. Ugo Foscolo 1778 – 1827
21.Il principio del dominio dell'uomo sulla natura è divenuto l'idolo al quale si sacrifica tutto. Max Horkheimer 1895-1973
22.Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza. Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno 1903-1969
23.Alla nascita l'uomo è molle e debole, | alla morte è duro e forte. | Tutte le creature, l'erbe e le piante | quando vivono son molli e tenere | quando muoiono son aride e secche. | Durezza e forza sono compagne della morte, | mollezza e debolezza sono compagne della vita. | Per questo | chi si fa forte con le armi non vince, | L'albero che è forte viene abbattuto. | Quel che è forte e robusto sta in basso, | quel che è molle e debole sta in alto. Lao Tzu 500 a.C. circa
24.Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, | chi sta a gambe larghe non cammina, | chi da sé vede non è illuminato, | chi da sé s'approva non splende, | chi da sé si gloria non ha merito, | chi da sé s'esalta non dura a lungo. Lao Tzu 500 a.C. circa
25.Sono la forza e la libertà a fare gli uomini eccellenti. Debolezza e schiavitù hanno creato solo uomini malvagi.
Jean-Jacques Rousseau 1712 – 1778
27.In ogni attività spontanea l'individuo abbraccia il mondo. Non solo il suo io individuale resta intatto, ma si rafforza e si consolida. Infatti l'io è tanto forte quanto attivo. Eric Fromm 1900 – 1980
28.Si accusano tanto gli uomini di ignorare le loro debolezze, tuttavia pochi forse sono consapevoli della loro forza. Avviene per gli uomini come per i terreni, ove talvolta si cela un filone d'oro di cui il proprietario non conosce l'esistenza. Jonathan Swift 1667 – 1745
40.la maggior parte degli uomini ha ,come le piante; delle proprietà nascoste che si scoprono per caso. La Rochefoucauld 1613-1680
29.Quanti coccodrilli, che fingono di lamentarsi per divorare chi si lascia commuovere dal loro lamento! Quanti animali che si lasciano sottomettere perché non conoscono la loro forza! François de La Rochefoucauld 1613 – 1680
x. Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, erano venuti allo stesso ruscello.Il lupo stava più in alto e, un po' più lontano, in basso, l'agnello.
Allora il malvagio, incitato dalla gola insaziabile, cercò una causa di litigio.
"Perché - disse - mi hai fatto diventare torbida l'acqua che sto bevendo?
E l'agnello, tremando:
"Come posso - chiedo - fare quello di cui ti sei lamentato, o lupo? L'acqua scorre da te alle mie sorsate!"
Quello, respinto dalla forza della verità:
"Sei mesi fa - aggiunse - hai parlato male di me!"
Rispose l'agnello:
"Ma veramente... non ero ancora nato!"
"Per Ercole! Tuo padre - disse il lupo - ha parlato male di me!"
E così, afferratolo, lo uccide dandogli una morte ingiusta.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti. Fedro 20 a.C. – 50
x.Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. vangelo di Matteo 10,16-23
26.Quanto maggiore è l'integrazione della personalità dell'individuo, e quanto maggiore è quindi la limpidezza verso se stesso, tanto più grande è la sua forza. Il «conosci te stesso» resta uno dei comandamenti fondamentali, che mirano a creare la base della forza e della felicità dell'uomo. Eric Fromm 1900 – 1980